mister65

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Grazie delle risposte sul rogito non c'è alcun riferimento a leggi particolari... e sulla vca storica non si evince nulla. Penso che non resti che reperire le convenzioni citate in atto
 

Nicestar

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Grazie delle risposte sul rogito non c'è alcun riferimento a leggi particolari... e sulla vca storica non si evince nulla. Penso che non resti che reperire le convenzioni citate in atto

beh! già mi sembra una cosa buona, comunque di sicuro se riesce a procurarsi la convenzione sarebbe l'optimum per togliersi ogni dubbio
 

Fausto 1

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Ciao a Tutti,
qualcuno sa cosa, in concreto, è accaduto durante l'incontro di lunedì scorso?

Proprio non capisco per quale motivo non deleghino le pratiche a qualche categoria professionale, come già accade per le agibilità.

Siamo in attesa da circa un anno e mezzo, tutti con i soldi in mano in attesa di poter pagare. Quanti rogiti/mese vengono stipulati? Ipotizziamo che siano sei, ovvero sessanta stipule/anno, ovvero chi presenterà domanda domani, che sarà la 2000esima domanda, stipulerà tra oltre 33 ANNI! Oppure mi sfugge qualcosa?

Anche se dovessero raddoppiare la capacità produttiva, significherebbe attendere 16 anni e mezzo invece che 33, ed è già passato un anno e mezzo.

Se dopo tutto questo tempo trascorso non c'è ancora una soluzione sostenibile, inizio a pensare che dovremo rassegnarci a vendere a prezzo calmierato.

Qualcuno è a conoscenza di quali soluzioni si stiano ipotizzando in concreto e come/quando queste, eventualmente, si tradurranno in un vantaggio per noi?

Ringrazio quanti mi risponderanno e scusate lo sconforto.
 
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giannelmo

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Ciao a Tutti,
qualcuno sa cosa, in concreto, è accaduto durante l'incontro di lunedì scorso?

Proprio non capisco per quale motivo non deleghino le pratiche a qualche categoria professionale, come già accade per le agibilità.

Siamo in attesa da circa un anno e mezzo, tutti con i soldi in mano in attesa di poter pagare. Quanti rogiti/mese vengono stipulati? Ipotizziamo che siano sei, ovvero sessanta stipule/anno, ovvero chi presenterà domanda domani, che sarà la 2000esima domanda, stipulerà tra oltre 33 ANNI! Oppure mi sfugge qualcosa?

Anche se dovessero raddoppiare la capacità produttiva, significherebbe attendere 16 anni e mezzo invece che 33, ed è già passato un anno e mezzo.

Se dopo tutto questo tempo trascorso non c'è ancora una soluzione sostenibile, inizio a pensare che dovremo rassegnarci a vendere a prezzo calmierato.

Qualcuno è a conoscenza di quali soluzioni si stiano ipotizzando in concreto e come/quando queste, eventualmente, si tradurranno in un vantaggio per noi?

Ringrazio quanti mi risponderanno e scusate lo sconforto.

Ti sfugge che l'affrancazione, così come è prevista nella delibera 40 di Tronca, presenta numerosi e gravi profili di illegittimità. In altre parole, se anche potessi affrancare domani (ad un prezzo che contravviene ad una caterva di norme e pure a sentenze del TAR), c'è un'altissima probabilità che non avresti risolto i tuoi problemi. Uno fra tutti: l'affrancazione elimina unicamente il vincolo di prezzo, ma restano tutti interi i vincoli relativi a reddito e stato patrimoniale dell'acquirente (non possedere altre abitazioni in tutto il territorio nazionale), oltre, naturalmente, al vincolo di proprietà superficiaria. Quindi se tu vendessi a prezzo di mercato ad una persona che non ha i requisiti patrimoniali richiesti, potresti un domani essere chiamato a risponderne.
 

Santi60

Membro Attivo
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Ti sfugge che l'affrancazione, così come è prevista nella delibera 40 di Tronca, presenta numerosi e gravi profili di illegittimità. In altre parole, se anche potessi affrancare domani (ad un prezzo che contravviene ad una caterva di norme e pure a sentenze del TAR), c'è un'altissima probabilità che non avresti risolto i tuoi problemi. Uno fra tutti: l'affrancazione elimina unicamente il vincolo di prezzo, ma restano tutti interi i vincoli relativi a reddito e stato patrimoniale dell'acquirente (non possedere altre abitazioni in tutto il territorio nazionale), oltre, naturalmente, al vincolo di proprietà superficiaria. Quindi se tu vendessi a prezzo di mercato ad una persona che non ha i requisiti patrimoniali richiesti, potresti un domani essere chiamato a risponderne.
Senza contare che sarebbe piuttosto difficile trovare un acquirente, con tali requisiti, che possa sperare di ottenere un mutuo da una banca per pagare l'appartamento a prezzo di mercato a causa dei vincoli reddituali! Se anche avesse i soldi in contanti per comprare senza mutuo a prezzo di mercato, sicuramente si orienterebbe verso un appartamento senza vincolo dei 99 anni!
 

Mobil

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La mia tesi riguardo la questione del tempo è che tutti questi studi e pubblicazioni non entrano nel merito per il semplice fatto che è lapalissiano che il vincolo di una convenzione a scadenza scade con la convenzione e non c'era bisogno neanche di scriverlo. Se non fosse così tutte le convenzioni in proprieta stupilate intutto il territorio nazionale, che lo specificano bene, sarebbero sbagliate, mentre sappiamo bene che il problema della malinterpretazione delle leggi è un problema tutto, o quasi esclusivamente, romano.
Riprendendo il discorso della scadenza dei vincoli alla scadenza della convenzione, a supporto della nostra tesi, vi segnalo una versione aggiornata del già citato studio pubblicato sul sito del notariato ad opera del noatio Diego Trentin, che richiama a sua volta studi e pareri di Giovanni Casu.
In questa nuova versione online, si sostiene, e più di una volta, che i vincoli hanno operativita solo nell'ambito temporale della convenzione, ossia la stessa considerazione fatta più volte nel forum, per la quale, nel caso di sostituzione della convenzione in base al comma 46 art.31 e trascorsi i 20 anni dalla convenzione originaria in diritto di superficie, i vincoli decadono automaticamente.
Ci sono poi altre obiezioni, già da me sollevate, in merito alla sentenza a SS.UU oggetto della discussione, che non terrebbe in cosiderazione le modifice apportate dal decreto sviluppo del 2011, convertito poi nella legge 106/2011, che equipara i vincoli alla alienabilità del bene tra convenzioni PEEP in proprieta e convenzioni Bucalossi.
Si fa poi un accenno al fatto che il corrispettivo di affrancazione, che secondo il comma 49bis art.31 legge 448/98 deve essere una percentuale di quello per la trasformazione, stabilita al precedente comma 48. Su questo rimangono i dubbi interpretativi derivanti dal fatto che questa percentuale non è però quantificata da altre disposizioni di legge, per cui, per assurdo potrebbe anche essere una percentuale dell 1% come del 99%.
Edilizia convenzionata
 
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skin82

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Buongiorno a tutti, qualcuno di voi ha esperienza in edilizia "agevolata" ma in zone NON PEEP?
Nello specifico, il terreno non sembra essere pervenuto tramite Convenzione... ma la Cooperativa ha usufruito di un mutuo agevolato (con contributo di Stato) e quindi nell'atto di assegnazione vengono riportati dei Requisiti Soggettivi che l'assegnatario deve avere (tra cui quelli di reddito).
Volevo capire se questi vincoli di reddito sono legati al Mutuo o all'Immobile... e se comunque dopo 28 anni possono considerarsi estinti.
Ripeto che siamo fuori da un piano di zona.
Grazie a tutti per l'aiuto
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
Buongiorno a tutti, qualcuno di voi ha esperienza in edilizia "agevolata" ma in zone NON PEEP?
Nello specifico, il terreno non sembra essere pervenuto tramite Convenzione... ma la Cooperativa ha usufruito di un mutuo agevolato (con contributo di Stato) e quindi nell'atto di assegnazione vengono riportati dei Requisiti Soggettivi che l'assegnatario deve avere (tra cui quelli di reddito).
Volevo capire se questi vincoli di reddito sono legati al Mutuo o all'Immobile... e se comunque dopo 28 anni possono considerarsi estinti.
Ripeto che siamo fuori da un piano di zona.
Grazie a tutti per l'aiuto
Dovresti sentire il notaio che ha stipulato l'atto. Comunque se nell'atto di assegnazione non sono menzionate le leggi 167/1962 e 865/1971 non ci dovrebbero essere vincoli. Se è menzionata la legge 10/1977 (Bucalossi) i vincoli c'erano ma essendo passati più di 20 anni sono caduti.

Recentissima sentenza della Cassazione ribalta sentenza ordinaria e d'appello che escludevano il diritto alla ripetizione dell'indebito nel caso di acquisto di immobile PEEP a prezzo superiore a quello massimo di cessione.
 

Allegati

  • _20170103_snciv@s20@a2017@n00021@tS.clean.pdf
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Fausto 1

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Senza contare che sarebbe piuttosto difficile trovare un acquirente, con tali requisiti, che possa sperare di ottenere un mutuo da una banca per pagare l'appartamento a prezzo di mercato a causa dei vincoli reddituali! Se anche avesse i soldi in contanti per comprare senza mutuo a prezzo di mercato, sicuramente si orienterebbe verso un appartamento senza vincolo dei 99 anni!


Ciao a Tutti, ciao Santi60,

Ti ringrazio per la risposta. Premesso che sono il secondo proprietario ed ho acquistato oltre 20 anni fa a prezzo di mercato, rilevo che al momento l'affrancazione, pur con tutti i limiti che hai sapientemente esposto, è l'unico strumento che ci permette di compravendere/locare a prezzo di mercato.

Inoltre, essendo da pochi minuti trascorsi ben 18 MESI dalla sentenza, inizio a pensare che dovremo rassegnarci tutti a compravendere/locare a prezzo massimo di cessione. A questo punto credo che anche le banche chiedano la rinegoziazione dei mutui ipotecari già in corso su questa tipologia di immobili, visto il minor capitale, appunto, ipotecato.

Se dopo 18 mesi sono accadute solo una ventina di affrancazioni, per altro costosissime ed al centro di innumerevoli dubbi, davvero non riesco ad immaginare scenari diversi dall'accettazione del prezzo massimo di cessione/locazione.

Voi come pensate che si possa risolvere CELERMENTE ed EQUAMENTE il problema? Se vi sono proposte cerchiamo di recapitarle all'Assessore, in qualche modo.

Inoltre leggo la sentenza allegata da Giannelmo e immagino che sono esposte tutte le compravendite/locazioni dei 100 ed oltre pdz di RM avvenute negli ultimi 10 anni... sarà l'apocalisse oppure ho capito male?

Inoltre: qualcuno sa se ci sono news dal Comune? Ed il ricorso del dott. Di Piero?

Ciao e grazie e scusate lo sconforto
 

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