PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
A me piacerebbe sapere quali rogne e quali problemi possono saltare fuori quando la sospensiva è scritta bene. Forse che se l'acquirente non è ben tutelato non se la può svignare e la provvigione salta. Ma questi sono problemi dell'agente immobiliare, che vuol tenere saldamente fermi i contraenti in modo che la provvigione maturi. Scrivere delle clausole generiche in modo che acquirente e venditore non siano ben tutelati non mi pare molto corretto. L'agente è pagato per dare un servizio di qualità a acquirente e venditore. Se scrive un contratto in cui ad essere tutelato è solo il diritto alla sua provvigione, capisco quelli che scrivono su questo forum lamentandosi dell'agente.

Per me una sspensiva scritta bebe è la seguente:

La validità e l'efficacia della presente proposta sono subordinate all'erogazione del mutuo per un importo non inferiore a euro ... a tassi correnti di mercato da parte dell'istituto di credito scelto dalla parte acquirente.
L'erogazione del mutuo dovrà essere comunicata alla parte venditrice entro la data del... in mancanza di tale comunicazione la condizione sospensiva si intende non avverata e la proposta nulla.
L'assegno dato a titolo di caparra rimane nelle mani del mediatore e verrà consegnato al venditore non prima della cessazione della clausola sospensiva (ottenimento del mutuo).
L'assegno dato a titolo di provvigione viene consegnato al mediatore e verrà incassato non prima della cessazione della clausola sospensiva e comunque solo dopo che la presente proposta è accettata per iscritto dal venditore.

Una visione distorta, se non addirittura contraria, delle dinamiche di una compravendita.

Posto che sofisticare, inserendo clausole complesse ed ambigue o, ancora peggio di inopportune, come quelle che hai citato, e' il miglior modo perche' succedano pasticci.

Importo minimo e tassi di interesse dell'acquirente poi, non sono certo imputabili al venditore, che neppure e' tenuto, ad accogliere una sospensiva.
Semplice o complessa che sia.

La provvigione matura al buon esito dell'affare.

Mentre la proposta di acquisto, ha la sua natura squisita, di bloccare il prezzo.
Bloccando insieme l'azione del venditore, per quel tempo necessario, perche' frattanto non vada a ricercare un altro acquirente.

Tutelato questo interesse, CHISSEneFrega dell'acquirente, un intermediario non deve avere alcun interesse a trattenerlo, a costringerlo all'acquisto o a pretendere compensi non dovuti.

Se non gli danno il mutuo, gli si restituisce l'assegno senza troppe menate di clausole e clausolette e si libera alla svelta il venditore, per proseguire nell'azione di vendita.

Se non acquista quel cliente, se ne reperira' un altro, più' solvibile.

Da questo principio, che si evidenzia quanto sia fondamentale e assai più rilevante, avere rapporti saldi col venditore, piuttosto che con gli acquirenti.

Un compratore potrebbe saltare fuori, come uno qualsiasi, tra cento pinco pallini.
Mentre di venditore, per quell'oggetto, ce ne uno solo.

Cio' dimostra che se la fase di vendita vale uno, quella dell'acquisizione, vale cinque e chi non lo comprende, pensa e lavora al contrario.
 
Ultima modifica:

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
la proposta di acquisto, ha la sua natura squisita, di bloccare il prezzo.
Mi sembra che stai minimizzando. La proposta di acquisto, se irrevocabile e accettata, impegna il venditore il quale poi è obbligato a comprare o a perdere la caparra.
Importo minimo e tassi di interesse dell'acquirente poi, non sono certo imputabili al venditore
No, ma interessano l'acquirente, il quale, per poco che conti per te, è pur sempre uno dei contraenti.
Se non gli danno il mutuo, gli si restituisce l'assegno senza troppe menate
CHISSEneFrega dell'acquirente, un intermediario non deve avere alcun interesse a trattenerlo
Evidentemente tu sei assolutamente corretto. Ma in questo forum leggo che alcuni AI dissuadono l'acquirente dall'inserire la sospensiva, insomma si comportano come se volessero vincolarlo, proprio il contrario di quello che tu dici. Quindi se l'acquirente (che ha meno esperienza di te perché di compravendite ne fa una o due nella vita) si insospettisce, non vuoi ammettere che ne ha ben d'onde?

Da questo principio, che si evidenzia quanto sia fondamentale e assai più rilevante, avere rapporti saldi col venditore, piuttosto che con gli acquirenti.
Su questo e sugli altri contenuti che citi sono d'accordo. Anche far capire al cliente che per te lui e i suoi bisogni non hanno molta importanza, e che se non riesce a comprare chissenefrega, è pur sempre una strategia di impresa, non mi sembra un gran che come stile ma posso capirlo.

Da questo principio, che si evidenzia quanto sia fondamentale e assai più rilevante, avere rapporti saldi col venditore, piuttosto che con gli acquirenti.

Un compratore potrebbe saltare fuori, come uno qualsiasi, tra cento pinco pallini.
Mentre di venditore, per quell'oggetto, ce ne uno solo.

Sì, ma allora mi piacerebbe sapere perché l'agenzia mi chiede il 3% di mediazione sia quando compro che quando vendo. Se il compratore è un pinco pallino qualsiasi e il venditore va tenuto stretto, allora chiedimi il 1% per vendere, e il resto fattelo dare dagli acquirenti che tanto se li fai scappare chissenefrega.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Mi sembra che stai minimizzando. La proposta di acquisto, se irrevocabile e accettata, impegna il venditore il quale poi è obbligato a comprare o a perdere la caparra.

No, ma interessano l'acquirente, il quale, per poco che conti per te, è pur sempre uno dei contraenti.


Evidentemente tu sei assolutamente corretto. Ma in questo forum leggo che alcuni AI dissuadono l'acquirente dall'inserire la sospensiva, insomma si comportano come se volessero vincolarlo, proprio il contrario di quello che tu dici. Quindi se l'acquirente (che ha meno esperienza di te perché di compravendite ne fa una o due nella vita) si insospettisce, non vuoi ammettere che ne ha ben d'onde?


Su questo e sugli altri contenuti che citi sono d'accordo. Anche far capire al cliente che per te lui e i suoi bisogni non hanno molta importanza, e che se non riesce a comprare chissenefrega, è pur sempre una strategia di impresa, non mi sembra un gran che come stile ma posso capirlo.



Sì, ma allora mi piacerebbe sapere perché l'agenzia mi chiede il 3% di mediazione sia quando compro che quando vendo. Se il compratore è un pinco pallino qualsiasi e il venditore va tenuto stretto, allora chiedimi il 1% per vendere, e il resto fattelo dare dagli acquirenti che tanto se li fai scappare chissenefrega.


Discorso qualunquista.

Farcito di illazioni e inesatezze.

Una delle cose che proprio non sopporto poi, è questa questione sostenuta da più fronti da parte acquirente, nel temere che la proposta venga accettata, la caparra persa e che corra l'obbligo, di andare a comperare.

Come se un'azione di acquisto non dovesse avere proprio questo fine.

Fare una proposta bassa, con minimo acconto, mette al sicuro l'acquirente su ognuna di queste questioni, atteso che l'obbiettivo preposto si presume, sia la conclusione dell'affare.

Pensare che un venditore si precipiti a sottoscrivere una proposta di acquisto o che lo faccia, non tenendo conto di quali siano le condizioni, sopratutto riferite al saldo prezzo, ancor prima di valutare gli altri termini proposti, è inverosimile.

La verità amico mio, è che la compravendita e le sue leggi di gravità, hanno una storia millenaria, mentre le clausolette e le sospensive del mutuo, siano semplici o complesse, si utilizzano da qualche dozzina di anni.

Anche far capire al cliente che per te lui e i suoi bisogni non hanno molta importanza, e che se non riesce a comprare chissenefrega, è pur sempre una strategia di impresa, non mi sembra un gran che come stile ma posso capirl

La Fiat, la Volkswaghen, la Ferrari, Gucci, Prada, Galbani, Coca cola o la San Pellegrino, producono e confezionano i loro prodotti, indipendentemente da chi se li compra.

Se li vuoi comprare li compri.
Se non li vuoi comprare acquisti altro.

Non mi pare che nessuno, come fai tu, si metta a sindacare sul loro stile o sulle loro strategie di vendita.
Che sono le stesse di qualsiasi altro gruppo imprenditoriale.
Piccolo o grande che sia.

La casa è un prodotto come gli altri.

Sì, ma allora mi piacerebbe sapere perché l'agenzia mi chiede il 3% di mediazione sia quando compro

Perchè ti ha reperito la casa e, si desume, ti abbia assistito a concludere al prezzo che desideravi.

Se il compratore è un pinco pallino qualsiasi e il venditore va tenuto stretto, allora chiedimi il 1% per vendere

Paghi il tre perchè l'effetto determinate del mediatore ti consente di vendere e di incassare i soldi.

Quello che succede tra le parti, che si relazionano con il mediatore, siano acquirenti o venditori, esula quelle parti stesse, da dover sindacare sui rapporti contrattuali, che sono in essere.
 
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davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Sì ammetto di avere lanciato parecchie provocazioni, anche se di inesattezze non mi pare di averne scritte. Comunque mi hai fatto capire molto della logica che sta dietro il lavoro dell'AI. In particolare ho capito (da te ma anche da @ab.qualcosa ), che per voi AI costa più fatica acquisire l'immobile ossia il venditore che non l'acquirente. Il significato della mia osservazione, provocatoria lo ammetto, è che allora io, da venditore, ho un potere negoziale maggiore quando si tratta di discutere la provvigione.

Su una cosa però non sono del tutto d'accordo.
La Fiat, la Volkswaghen, la Ferrari, Gucci, Prada, Galbani, Coca cola o la San Pellegrino, producono e confezionano i loro prodotti, indipendentemente da chi se li compra.
nel mondo che citi si fanno analisi di mercato e si confezionano i prodotti per una specifica clientela tipo. E' una precisazione che non aggiunge molto al discorso, vale per quello che vale.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Sì ammetto di avere lanciato parecchie provocazioni, anche se di inesattezze non mi pare di averne scritte. Comunque mi hai fatto capire molto della logica che sta dietro il lavoro dell'AI. In particolare ho capito (da te ma anche da @ab.qualcosa ), che per voi AI costa più fatica acquisire l'immobile ossia il venditore che non l'acquirente. Il significato della mia osservazione, provocatoria lo ammetto, è che allora io, da venditore, ho un potere negoziale maggiore quando si tratta di discutere la provvigione.

Su una cosa però non sono del tutto d'accordo.

nel mondo che citi si fanno analisi di mercato e si confezionano i prodotti per una specifica clientela tipo. E' una precisazione che non aggiunge molto al discorso, vale per quello che vale.

Ovvio che un venditore, abbia un potere maggiore, se non addirittura smisurato, confronto all'acquirente.

Di fatto il venditore CONcede in vendita.

Il significato della definizione stessa e' a dirla lunga.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Tutelato questo interesse, CHISSEneFrega dell'acquirente, un intermediario non deve avere alcun interesse a trattenerlo, a costringerlo all'acquisto o a pretendere compensi non dovuti.

Se non gli danno il mutuo, gli si restituisce l'assegno senza troppe menate di clausole e clausolette e si libera alla svelta il venditore, per proseguire nell'azione di vendita.

Se non acquista quel cliente, se ne reperira' un altro, più' solvibile.
Parole sante queste...
da qualche dozzina di anni.
Esagerato, facciamo una!:^^:
la Volkswaghen
:emoji_astonished::shock:
 

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