ValeSpiga

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti, vi scrivo per chiedervi un chiarimento, certa che in questo forum ne sappiate certamente più di me. Mio marito ed io nelle scorse settimane abbiamo valutato l'acquisto di un determinato immobile, mercoledì di questa settimana siamo andati in agenzia per verificare nel dettaglio tutti i costi e - dopo essere stati informati che l'agente sarebbe stato in ferie da giovedì mattina a sabato sera e che quindi tutto sarebbe rimasto "fermo" - siamo rimasti d'accordo di aggiornarci alla volta di lunedì. Data la forte propensione all'acquisto, ho scritto oggi (domenica) all'agenzia per anticipare la richiesta di un appuntamento per domani per chiarire un paio di ultimi dettagli ed eventualmente fare la nostra proposta. L'agenzia mi ha risposto però che sabato ha ricevuto una mail di un'altra coppia che ha preso appuntamento per lunedì per fare la loro proposta e che quindi ora dovremo attendere l'esito di questa contrattazione. Ora io mi chiedo: dato che l'altra proposta non è ancora stata ufficialmente fatta/depositata, perché non possiamo fare anche noi la nostra e giocarcela quindi ad "armi pari" (ovviamente senza conoscere gli uni i dettagli degli altri)? Il venditore non preferirebbe comunque poter scegliere contemporaneamente tra due proposte? Grazie per tutto il supporto che vorrete darci.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Non è certamente la situazione ideale per trattare perchè ti troveresti in competizione con un terzo soggetto e rischi di dover partecipare ad una sorta di asta, tuttavia ciò che proponi direi che è fattibile e ragionevole.

Perchè non anticipi l'AI e l'altro proponente, inviando una mail all'agente, dove indichi a grandi linee il contenuto economico della tua offerta e ti dichiari disponible a sottoscrivere una proposta dettagliata in tal senso?
Attenzione però che tale mossa potrebbe essere utilizzata dall'AI per strappare una migliore proposta dall'altro proponente (a tuo discapito).

Valuta tu.
 

Gugly

Membro Attivo
Agente Immobiliare
A me risulta che il codice di autodisciplina degli agenti immobiliari (collegio FIMAA di Milano) prevedesse proprio ,per rispetto di deontologia professionale , l'obbligo di non raccogliere altre proposte in presenza di offerta scritta che fosse conforme agli accordi di incarico ricevuto. Ora non so se la piazza di svolgimento di questa trattativa nel comprensorio milanese (od hinterland) . Tuttavia ,per parte mia anche se non opero il Lombardia ,bensì in Liguria ,quando tratto con u cliente seriamente interessato ad un acquisto , sospendo temporaneamente la vendita (inclusa promozione commerciale) fino al suo esito.
 

jacopoge

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Credo che "conforme agli accordi di incarico ricevuto" sia il fulcro. Difficilmente un'offerta rispecchia in toto quanto previsto nel mandato, in primis il prezzo.
Sinceramente mi sono sempre uniformato a questa prassi quando ero agente, pur trovandola assolutamente penalizzante per il venditore, ovvio, ed anche per i potenziali compratori. Se fossi disposto a pagare l'immobile al prezzo richiesto, ma arrivassi tardi dovrei sperare nel rifiuto di una proposta al ribasso arrivata prima della mia. Se venisse accettata il venditore perderebbe dei soldi ed il potenziale acquirente escluso si sentirebbe "fregato". La strada giusta da percorrere è la maggiore trasparenza.
Per rispondere al quesito iniziale di ValeSpiga, consiglierei di formalizzare una proposta da inviare comunque all'agente immobiliare. Alla peggio verrà rifiutata.
 

Gugly

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Come diceva un mio caro amico (Cesare) : non si può contentare tutti !
La domanda é precisa e desidera risposta precisa : leggendola mi sento di dire che il corretto atteggiamento del mediatore con incarico scritto in esclusiva é solo uno. Sospendere le trattative in presenza della prima proposta (non indecente altrimenti nemmeno andrebbe raccolta) presentata. Non vedo cosa possa nuocere al venditore che ha convenuto , dopo apposita e corretta stima , il prezzo di vendita del proprio immobile con il suo agente fiduciario : semmai é il contrario ! Attraverso questa procedura si evita appunto di innescare una dissennata corsa al rialzo (nei tempi favorevoli ai rialzi naturalmente...) che finisce per scontentare un'altra parte , quella acquirente . Proprio quella ,tra l'altro ,che diverrà potenzialmente , il nuovo cliente del futuro !! Pertanto ,per parte mia rispondo all'utente ValeSpiga che ,se ci teneva tanto ,doveva muoversi anch'essa subito
E se si tratta di un "bluff" dell'astuto agente immobiliare non ha che da attenderne l'esito : si rivelerà presto ...
Cordialmente
 

jacopoge

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Attraverso questa procedura si evita appunto di innescare una dissennata corsa al rialzo (nei tempi favorevoli ai rialzi naturalmente...) che finisce per scontentare un'altra parte , quella acquirente .

Scontenteresti l'acquirente che offre di meno, facendo felice venditore ed acquirente con l'offerta migliore.
Potenziale cliente nel futuro sarà anche il venditore che incassa. E potrebbe anche esserlo l'acquirente che offre meno, basterebbe trovargli un altro immobile.

Ora che mi trovo dalla parte di chi vende e si avvale degli agenti, taglierei immediatamente ogni rapporto con un agente che mi faccia accettare una proposta sapendo di avere qualcuno disponibile ad avanzarne una migliore.

L'evoluzione non può essere nel servitore di due padroni, ma nel fare il serio professionista che tutela gli interessi del proprio cliente
il suo agente fiduciario
: quello che gli fa perdere una proposta migliore perché un acquirente ha magari trovato parcheggio prima dell'altro nell'andare in agenzia? suvvia, non offendiamo la logica per giustificare una prassi, che per quanto diffusa e condivisa, non ha in realtà nessuna logica se non quella di rendere più facile la vita all'intermediario.
 

ennio brumini

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Partendo dal presupposto che la prima proposta di acquisto ricevuta non sia a prezzo pieno e che non sia ancora stata accettata dalla proprietà, ritengo che un’eventuale proposta a condizioni migliori (per prezzo o condizioni di pagamento), debba essere sottoposta al venditore in quanto pervenuta all'Agente prima dell’accettazione da parte del venditore stesso.
Non si tratta di un gioco al rialzo ma di avvicinarsi quanto più possibile al prezzo di vendita. Mi sembra evidente che l’AI debba fare ottenere al venditore (entro i limiti del prezzo richiesto) il migliore prezzo realizzabile. Non ritengo giustificabile, nei confronti della proprietà, tenere nascosta una proposta migliorativa.
 

Triple

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti, vi scrivo per chiedervi un chiarimento, certa che in questo forum ne sappiate certamente più di me. Mio marito ed io nelle scorse settimane abbiamo valutato l'acquisto di un determinato immobile, mercoledì di questa settimana siamo andati in agenzia per verificare nel dettaglio tutti i costi e - dopo essere stati informati che l'agente sarebbe stato in ferie da giovedì mattina a sabato sera e che quindi tutto sarebbe rimasto "fermo" - siamo rimasti d'accordo di aggiornarci alla volta di lunedì. Data la forte propensione all'acquisto, ho scritto oggi (domenica) all'agenzia per anticipare la richiesta di un appuntamento per domani per chiarire un paio di ultimi dettagli ed eventualmente fare la nostra proposta. L'agenzia mi ha risposto però che sabato ha ricevuto una mail di un'altra coppia che ha preso appuntamento per lunedì per fare la loro proposta e che quindi ora dovremo attendere l'esito di questa contrattazione. Ora io mi chiedo: dato che l'altra proposta non è ancora stata ufficialmente fatta/depositata, perché non possiamo fare anche noi la nostra e giocarcela quindi ad "armi pari" (ovviamente senza conoscere gli uni i dettagli degli altri)? Il venditore non preferirebbe comunque poter scegliere contemporaneamente tra due proposte? Grazie per tutto il supporto che vorrete darci.
Al venditore probabilmente piacerebbe sciegliere tra due proposte,ma potrebbe essere che all'ai piaccia maggiormente l'offerta dell'altra coppia.
Se proprio siete interessati a quella casa e non ne esiste un altra che potrebbe piacervi allo stesso modo,prova a portare l'ai dalla tua parte.
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Non ritengo giustificabile, nei confronti della proprietà, tenere nascosta una proposta migliorativa.
Quoto anch'io al 100%
Mi sono imbattuto più volte in questa situazione che, da una parte porta gioia per noi ai, dall'altra crea qualche imbarazzo.
(qualche collega commercialmente più spietato ci sguazzerebbe per tirare fuori il maggior profitto per se)

Analizzando per logica e dando per scontata la correttezza dell'agente immobiliare credo che questi non possa nascondere alla proprietà un altro interessato all'acquisto, raccogliere due proposte credo che non rappresenti nessuna scorrettezza

Parlando di deontologia
(diverso se prendo una proposta e continuo a proporre l'immobile ad altri continuando le visite).
Qui si presume invece che entrambi gli aspiranti acquirenti hanno visto l'immobile prima di ipotetiche trattative.

La vendita di un immobile non vede solo come requisito essenziale il prezzo, ma anche le modalità dei pagamenti rivestono un importanza determinante,
io proprietario potrei accettare un prezzo più basso a fronte di un pagamento immediato,

oppure qualora avessi necessità di mantenere la disponibilità dell'immobile per il tempo più lungo possibile, potrei essere invogliato ad accettare la proposta più bassa ... etc etc gli esempi possono essere molteplici
(da non sottovalutare per la sicurezza dell'operazione se e in quale misura uno degli acquirenti necessita di un mutuo).

Morale
Noi non possiamo sostituirci alla proprietà ma ci dobbiamo limitare a mantenere un comportamento più lineare possibile e corretto, correttezza che non intravedo nel tenere nascosto al venditore un alternativa alla prima proposta.
 

Gugly

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Forse no mi sono spiegato bene ... o forse qualcuno non si é mai trovato a gestire una analoga situazione...
Non si tratta di danneggiare nessuno : il presupposto del mio intervento risiede nell adempiere correttamente ad un incarico conferito in esclusiva al corretto prezzo di mercato (per chi é in grado di stimarlo ,altrimenti come indica lo stess Codice deontologico FIMAA ,é meglio che ...desista).
Cosa che , di questi tempi indica un ben stretto margine"migliorativo" tra la ragionevole offerta raccolta (altrimenti non si raccoglie...a meno che non si sia dei pagliacci e non dei consulenti immobiliari come mi sembra si voglia apparire) ed il ragionevole ,probabile giusto prezzo convenuto con il venditore.
Se invece si assumono incarichi ove il prezzo "lo deve fare l'acquirente" per l'agente immobiliare incapace di stimare allora certo che la "forbice" si allarga e ,lì ,ci sta tutto... Diversamente si tratta di gestire differenze sensibili pari ,più o meno ,all'ammontare della provvigione o pco più
Non capisco questo atteggiamento da " bravi scolaretti"garanti di tutto e del niente (quando la situazione lo esige) . O peggio quello" schopenaueriano " del parcheggio .Fare delle scelte e prendere delle posizioni é anche una delle responsabilità che l'Ag.Imm.re si assume proprio nell'interese delle parti valutando ogni caso ed ogni cosa (attendibilità del cliente. garanzie che può offrire ,pagamenti et cetera et cetera)
Inoltre penso di aver risposto al richiedente ,consigliandolo, fra le righe , la prossima volta di farsi avanti senza esitazione ,se l'acquisto lo convince e lo interessa : troppi sono ancor oggi i compratori dalla filosofia del "tanto calerà o capiterà di meglio...". Ma , sia dopo il 1979-80 che nel 1990 ed anche con l'introduzione dell'euro queste convinzioni sono state spazzate via dal rialzo !
E allora ,forse é l'ora di muoversi ...non trovate ?
 

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