valexxx

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Privato Cittadino
Buongiorno,
vi scrivo poichè ho un problema veramente grosso.
Ho richiesto tramite un geometra una CILA, poichè a seguito di acquisto di un immobile, intendevo ristrutturarlo, tramite l'aiuto di mio padre, muratore e pavimentatore in pensione.
Nel dettaglio abbiamo chiuso la porta della cucina ed effettuato un apertura tra cucina e salotto, ovviamente su un tramezzo.
Abbiamo rifatto il bagno e la cucina pavimenti e rivestimenti e l'impianto elettrico! Nota dolente!
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Per l'impianto elettrico ci siamo affidati ad un elettricista esperto, ma che è sempre stato dipendente e che era allo stato disoccupato.
L'accordo era che lui ci avrebbe fatto l'impianto e il suo ex datore di lavoro verificava il lavoro e rilasciava la certificazione di conformità, dietro compenso.
Alla fine dei lavori il datore di lavoro "certificante" ci ha rilasciato una certificazione per sostituzione quadro elettrico indicando nuovo impianto e priva di progetto, dicendoci che doveva ritornare a portarlo per poi sparire e non essere più rintracciabile.
Ad oggi mi ritrovo a chiudere i lavori senza una certificazione valida, avendo effettuato cartongesso e faretti connessi ed avendo già comunicato la variazione del cartongesso al Comune.
Come posso sanare la cosa?
Il mio geometra non si pone il problema certificazioni, secondo lui posso chiude tranquillamente i lavori.
Si tratta di un appartamento all'interno di un condominio che abbiamo acquistato con l'agibilità ovviamente dell'epoca di costruzione 1980.
Dovrei farmi rilasciare anche la certificazione dall'idraulico secondo voi?
Vi ringrazio anticipatamente per la Vs. attenzione e a chiunque mi voglia rispondere.
Ciao,
Valentina
 

Manovale

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Privato Cittadino
U sparagnu no fu mai guadagnu (detto di Cosenza)
Cosa c' era scritto nella CILA ?
Il tuo Geometra se la sente di chiudere così, saprà come girano le cose a Prato
L' elettricista cosa dice?
Non è il verso ma se tutto fila quello che hai potrebbe bastare.
 

valexxx

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie per la tua risposta Manovale...
L'elettricista così come il datore di lavoro "certificante" si sono dati alla macchia come si suol dire...
Quando dice quello che hai potrebbe bastare cosa intendi? La dichiarazione rilasciatami senza progetto e sopratutto senza fattura.
Ho interpellato un altro elettricista, che poi mi ha redatto una dichiarazione di rispondenza, almeno per essere sicura che l'impianto fosse correttamente funzionante e comunque che sia senza difetti, il quale mi ha detto che controllano più che altro che ci sia la fattura in relazione ai lavori effettuati.
Sulla Cila c'è scritto manutenzione straordinaria per diversa distribuzione degli spazi.
Ti ringrazio ancora per la tua risposta.
Ciao,
Valentina
 

ssimone75

Membro Attivo
Professionista
Gli impianti modificati post L. 37/2008 devono avere una Dichiarazione di Conformità. Punto.
Le dichiarazioni di rispondenza si possono fare e sono valide solo per gli impianti ante-2008
Il tuo geometra farebbe bene a porseli questi problemi, dato che il direttore lavori è presumibilmente lui... e che non solo non ha recuperato le certificazioni, ma ha anche permesso che nel suo cantiere (per piccolo che sia) ci fosse manod'opera "di dubbia provenienza"

Ho interpellato un altro elettricista.... il quale mi ha detto che controllano più che altro che ci sia la fattura in relazione ai lavori effettuati.

Forse l'Agenzia delle Entrate e la Finanza...

A livello di conformità è un'emerita str.....

Soluzione
Contatta un elettricista che ti verifichi tutto l'impianto e te lo certifichi: alla fine pagherai di più ma è quello che succede quando si fa fare i lavori agli "amici-pensionati"
 

Manovale

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Privato Cittadino
Ma chi ha presentato la CILA come pensa di chiuderla? o si è dato alla macchia.
Se nella CILA non si parla di impianti, si continua a non parlare di impianti,
E' quello che intendevo con il periodo " Non è il verso ....
Più che la certificazione è importante che l' impianto funzioni in sicurezza.
 

valexxx

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Vi aggiorno.
Ieri sera ho avuto un incontro con un elettricista che mi prospettato come sanare la situazione e vi chiedo consiglio.
Lui mi detto di mettere l'spd, previo progetto di un'ingegnere, poiché non è stato inserito mentre la legge lo prevede a maggior ragione per il fatto che siamo in un condominio.
Questo dispositivo, a me sconosciuto, dice che serve per isolare il mio appartamento dal resto del Condominio per evitare in caso di corto a qualche elettrodomestico di fare danni anche agli altri.
Poi lui mi redige la certificazione di conformità alla quale allegare poi le fatture del materiale da noi acquistato.
E così si sana il tutto al costo di 500-600+IVA.
Secondo voi mi sta fregando i soldi e comunque posso sanare con questa modalità?
Grazie a tutti e buona serata.

Valexxx
0 2
Messaggi: 6
Iscritto il: 28 feb 2017, 16:04
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Le dichiarazioni di rispondenza si possono fare e sono valide solo per gli impianti ante-2008
Sicuro? Uno può anche aver perso la DICO: la legge mi pare preveda la DIRE anche per questi casi. Comunque la DICO era già prevista con la L 46/90, senza aspettare il DM 37/2008.

Secondo voi mi sta fregando i soldi e comunque posso sanare con questa modalità?
Non so se ti stia fregando i soldi, ma direi che non ha detto cose vere (a mio umile parere):
se ho capito bene stai parlando di impianto residenziale domestico. Ora:
Lui mi detto di mettere l'spd, previo progetto di un'ingegnere, poiché non è stato inserito mentre la legge lo prevede a maggior ragione per il fatto che siamo in un condominio.
a me risulta che il progetto di un tecnico iscritto all'albo è richiesto solo se si superano le usuali potenze domestiche e per impianti non residenziali.
Nel tuo caso l'elettricista, che deve essere abilitato, iscritto alla CCIAA ed avere i requisiti per lavorare e certificare, deve solo fornire una rappresentazione logica-schematica dell'impianto realizzato, con l'elenco della componentistica impiegata: non conosco cosa sia in sigla l'SPD, salvo intenda il solito interruttore differenziale.

da ultimo scrivi che:
Ho interpellato un altro elettricista, che poi mi ha redatto una dichiarazione di rispondenza,
Se hai in mano la DIRE, secondo me non ti serve (molto) altro: per la chiusura dei lavori è certamente improprio non avere una DICO, ma forse basta che completi la DIRE con la lista materiali e fornisca lo scema concettuale d'impianto; in poche parole farebbe diventare la DIRE una DICO.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Vedo che SPD è uno scaricatore di protezione alle sovratensioni: ora non so quale legge lo abbia previsto, ma non vedo la relazione tra il tuo impianto e il condominio. No credo tu stia parlando di servizi elettrici sulle parti comuni, ma di impianto privato ad uso esclusivo: non vedo quindi che relazione ci sia e quale criterio imponga a te una protezione, che non riguarda un impianto condominiale;

sarei portato a pensare che abbia trovato una scusa per giustificare la richiesta di soldi per redigere la DICO.

FOrse sarebbe stato più comprensibile ti avesse detto: per assumermi la responsabilità di un lavoro fatto da altri, io devo fare delle verifiche e chiedo questa parcella.
 

ssimone75

Membro Attivo
Professionista
Sicuro? Uno può anche aver perso la DICO: la legge mi pare preveda la DIRE anche per questi casi. Comunque la DICO era già prevista con la L 46/90, senza aspettare il DM 37/2008.

Non sicuro: sicurissimo.
Certo che la DiCo era già prevista! solo che se l'hai persa ante 2008 puoi fare una DiRi, se l'hai persa ieri ti attacchi al tram (o meglio uno che ti rifaccia una Di.Co. ...rischia di costarti un occhio della testa)

ti allego il primo link che trovo...
Certificare l'impianto, si fa presto a dire ... - Elettro
ma ne trovi a migliaia...
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Hai scritto bene quando dici: trovi uno che ti faccia la DI.CO.
Se poi quell'uno ha già dimostrato di essere disposto a fare la DiRi. sia pur impropriamente, non credo avrà difficoltà, a prezzi ragionevoli, a tradurla in una DiCo.

Se poi uno si deve attaccare al tram se l'impianto era stato appena fatto, concluderei che c'è un vuoto normativo: il che non escluderebbe che sia sufficiente una "dichiarazione di responsabilità" da parte di un medesimo soggetto abilitato a rilasciare una DiCo: chiamala come vuoi.

Dovrebbe valere la sostanza, non la forma.
 
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