ex12Anaethil

Membro Attivo
Privato Cittadino
Salve, avevo avviato questa discussione in un altro topic, Proposta o asta al rialzo? Comportamento dubbio dell'Agenzia Immobiliare, sebbene abbia visto che non sono la prima che si trova in una situazione del genere... ma ogni trattativa fa storia a sé.
Ho visto una casa che mi interessa. Poiché abito lontano (immobile a Roma e io in Puglia) ho chiesto all'agenzia di poter avere la documentazione per farla visionare al mio notaio e poi salire a Roma a fare la proposta. Questa cosa l'avevo fatta già con altre due trattative purtroppo mai iniziate per vari motivi, e gli agenti non avevano mai fatto problemi. Questo agente però ci tiene molto alla privacy (?) e non vuole fornirmi l'atto di provenienza. In un primo momento in realtà la segretaria ci aveva detto che non poteva fornirci i documenti perché essendo la casa in vendita da poco non era stata ancora acquisita. Di conseguenza sono andata di persona all'agenzia dove mi hanno mostrato la piantina catastale ma NON l'atto di provenienza o altri documenti. Solo la piantina... però la casa l'avevo vista già due volte ed era quella che meno mi interessava. Dopo una chiacchierata l'agente mi ha chiesto con una certa fretta se avessi una proposta da fare e se avessi portato il blocchetto degli assegni. Io ce l'avevo, ma ero andata lì in primis per vedere la documentazione... Peraltro io volevo aprire una trattativa, invece loro mi hanno detto che avrei dovuto offrire di più, ossia il prezzo finale (fatto da loro, non da me) in modo tale che si apriva già la pratica. Siccome l'agente aveva un altro appuntamento siamo andati via senza fare in tempo a vedere la documentazione (ma ce l'avrebbe mai mostrata?). La discussione infatti si era incentrata sul fatto che io chiedevo la clausola di legare il tutto alla concessione del mutuo, mentre l'agente mi voleva dissuadere perché, a detta sua, 9 volte su 10 non viene messa e quando viene messa è perché non si è avuto dalla banca parere positivo. Ora, io non andrei ad affrontare viaggi se non avessi una ragionevole certezza che il mutuo lo posso avere visto che sono già stata in banca diverse volte per accertarmi che può venirmi concesso; però non ho la certezza assoluta, il parere positivo non significa che alla fine me lo erogheranno davvero. E di certo al proprietario un mese di tempo non fa la differenza, a me perdere dei soldi sì... Peraltro ha parlato di dare 5.000 euro subito e poi dare un altro acconto di 35.000, ora questo non so se sia prassi. Per avere la clausola sospensiva sul mutuo avrei dovuto accettare che loro fanno visionare la casa come se non fosse in trattativa e se arriva qualcuno che la compra prima di me, la vendono. Però io mi domando che me ne faccio, a quel punto, di un mutuo nel caso molto probabile che venga erogato.
Inoltre da quel che ho visto mi è sembrato che l'atto di provenienza io non lo vedrò fino a quando non avrò staccato l'assegno... E come faccio a darlo al mio notaio? Devo firmare prima, a scatola chiusa? Sinceramente non me la sento... Perché l'onestà purtroppo è merce rara. Ancora: non hanno saputo (o voluto) dirmi chi è l'amministratore di condominio; ho chiesto se c'era il certificato che attesta che il rifacimento dell'impianto elettrico è a norma, e mi hanno detto che non c'è perché quando è stato rifatto non era obbligatorio. Poi si scopre che la ristrutturazione è stata fatta 5 anni fa... non era ancora obbligatorio 5 anni fa?
Siccome fare un altro viaggio per vedere dei documenti che non ho visto per loro mancanza, non per mia, mi pesa, ho chiesto se potevano inviare questi documenti via e-mail ma si sono categoricamente rifiutati per la privacy. Ora dovrò rifare un viaggio per fare ciò che avrei dovuto fare ieri; il mio notaio non potrà vedere gli atti a meno che non venga anche lui a Roma.
Il proprietario, inoltre, ha 95 anni e la moglie è morta da poco. Non hanno eredi, ma come faccio a verificarlo? Dicono che la moglie abbia venduto la sua quota al marito... ma come faccio a sapere se è vero? Inoltre data l'età avanzata della persona, mi è stato consigliato dal notaio di approfondire se ha capacità di intendere e volere. Peraltro lui vive molto lontano ormai (in Puglia anche lui, ma ancora più lontano), e non so come farebbe ad affrontare un lungo viaggio. Avrà forse nominato l'AI come suo rappresentante con delega?
E' normale questo atteggiamento così misterioso? Vogliono il 4% più IVA solo per aver aperto due volte la porta della casa... Senza possibilità di sconto... E anche i margini di trattativa sull'immobile sono strettissimi ma io onestamente non penso siano disposizioni di un proprietario che sta a un passo dalla fossa (anche se gli auguriamo di vivere altri 20 anni come minimo!).
Come mi devo comportare? Capite bene che in questa situazione ho avuto più di un dubbio a firmare un assegno di 5.000 euro senza vincolo alcuno. Non solo per la questione del mutuo, ma perché tutta la situazione mi sembra piuttosto nebulosa, e io non ho visto uno straccio di documento. Sono andata via senza dare l'assegno per riflettere anche sul prezzo, perché come spiegavo ero lì per aprire una trattativa con proposta di acquisto (per inciso: la mia proposta, un ribasso del 20%, non l'hanno nemmeno voluta presentare al proprietario) ma non per fare il prezzo finale. Volevo capire che cosa ne pensava il proprietario. Oggi, dopo tanta insistenza via telefono, mi hanno inviato via mail la piantina, cancellando i dati catastali. Che ne pensate? Grazie a chi aveva già risposto sul thread originario.
 

alfonso81

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Gli atti sono pubblici, li puoi verificare anche tu in conservatoria, non ha moto senso la questione della privacy, se non ti fidi dell'agente prima della proposta fatti dare un modulo e verifica cosa andrai a firmare, magari chiedendo un parere ad un esperto.
In bocca al lupo
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Salve, avevo avviato questa discussione in un altro topic, Proposta o asta al rialzo? Comportamento dubbio dell'Agenzia Immobiliare, sebbene abbia visto che non sono la prima che si trova in una situazione del genere... ma ogni trattativa fa storia a sé.
Ho visto una casa che mi interessa. Poiché abito lontano (immobile a Roma e io in Puglia) ho chiesto all'agenzia di poter avere la documentazione per farla visionare al mio notaio e poi salire a Roma a fare la proposta. Questa cosa l'avevo fatta già con altre due trattative purtroppo mai iniziate per vari motivi, e gli agenti non avevano mai fatto problemi. Questo agente però ci tiene molto alla privacy (?) e non vuole fornirmi l'atto di provenienza. In un primo momento in realtà la segretaria ci aveva detto che non poteva fornirci i documenti perché essendo la casa in vendita da poco non era stata ancora acquisita. Di conseguenza sono andata di persona all'agenzia dove mi hanno mostrato la piantina catastale ma NON l'atto di provenienza o altri documenti. Solo la piantina... però la casa l'avevo vista già due volte ed era quella che meno mi interessava. Dopo una chiacchierata l'agente mi ha chiesto con una certa fretta se avessi una proposta da fare e se avessi portato il blocchetto degli assegni. Io ce l'avevo, ma ero andata lì in primis per vedere la documentazione... Peraltro io volevo aprire una trattativa, invece loro mi hanno detto che avrei dovuto offrire di più, ossia il prezzo finale (fatto da loro, non da me) in modo tale che si apriva già la pratica. Siccome l'agente aveva un altro appuntamento siamo andati via senza fare in tempo a vedere la documentazione (ma ce l'avrebbe mai mostrata?). La discussione infatti si era incentrata sul fatto che io chiedevo la clausola di legare il tutto alla concessione del mutuo, mentre l'agente mi voleva dissuadere perché, a detta sua, 9 volte su 10 non viene messa e quando viene messa è perché non si è avuto dalla banca parere positivo. Ora, io non andrei ad affrontare viaggi se non avessi una ragionevole certezza che il mutuo lo posso avere visto che sono già stata in banca diverse volte per accertarmi che può venirmi concesso; però non ho la certezza assoluta, il parere positivo non significa che alla fine me lo erogheranno davvero. E di certo al proprietario un mese di tempo non fa la differenza, a me perdere dei soldi sì... Peraltro ha parlato di dare 5.000 euro subito e poi dare un altro acconto di 35.000, ora questo non so se sia prassi. Per avere la clausola sospensiva sul mutuo avrei dovuto accettare che loro fanno visionare la casa come se non fosse in trattativa e se arriva qualcuno che la compra prima di me, la vendono. Però io mi domando che me ne faccio, a quel punto, di un mutuo nel caso molto probabile che venga erogato.
Inoltre da quel che ho visto mi è sembrato che l'atto di provenienza io non lo vedrò fino a quando non avrò staccato l'assegno... E come faccio a darlo al mio notaio? Devo firmare prima, a scatola chiusa? Sinceramente non me la sento... Perché l'onestà purtroppo è merce rara. Ancora: non hanno saputo (o voluto) dirmi chi è l'amministratore di condominio; ho chiesto se c'era il certificato che attesta che il rifacimento dell'impianto elettrico è a norma, e mi hanno detto che non c'è perché quando è stato rifatto non era obbligatorio. Poi si scopre che la ristrutturazione è stata fatta 5 anni fa... non era ancora obbligatorio 5 anni fa?
Siccome fare un altro viaggio per vedere dei documenti che non ho visto per loro mancanza, non per mia, mi pesa, ho chiesto se potevano inviare questi documenti via e-mail ma si sono categoricamente rifiutati per la privacy. Ora dovrò rifare un viaggio per fare ciò che avrei dovuto fare ieri; il mio notaio non potrà vedere gli atti a meno che non venga anche lui a Roma.
Il proprietario, inoltre, ha 95 anni e la moglie è morta da poco. Non hanno eredi, ma come faccio a verificarlo? Dicono che la moglie abbia venduto la sua quota al marito... ma come faccio a sapere se è vero? Inoltre data l'età avanzata della persona, mi è stato consigliato dal notaio di approfondire se ha capacità di intendere e volere. Peraltro lui vive molto lontano ormai (in Puglia anche lui, ma ancora più lontano), e non so come farebbe ad affrontare un lungo viaggio. Avrà forse nominato l'AI come suo rappresentante con delega?
E' normale questo atteggiamento così misterioso? Vogliono il 4% più IVA solo per aver aperto due volte la porta della casa... Senza possibilità di sconto... E anche i margini di trattativa sull'immobile sono strettissimi ma io onestamente non penso siano disposizioni di un proprietario che sta a un passo dalla fossa (anche se gli auguriamo di vivere altri 20 anni come minimo!).
Come mi devo comportare? Capite bene che in questa situazione ho avuto più di un dubbio a firmare un assegno di 5.000 euro senza vincolo alcuno. Non solo per la questione del mutuo, ma perché tutta la situazione mi sembra piuttosto nebulosa, e io non ho visto uno straccio di documento. Sono andata via senza dare l'assegno per riflettere anche sul prezzo, perché come spiegavo ero lì per aprire una trattativa con proposta di acquisto (per inciso: la mia proposta, un ribasso del 20%, non l'hanno nemmeno voluta presentare al proprietario) ma non per fare il prezzo finale. Volevo capire che cosa ne pensava il proprietario. Oggi, dopo tanta insistenza via telefono, mi hanno inviato via mail la piantina, cancellando i dati catastali. Che ne pensate? Grazie a chi aveva già risposto sul thread originario.
La legge difende la privacy anche per i documenti pubblici, se questi vengono diffusi senza ragione (se pubblico un rogito su facebook per intenderci), quindi la motivazione privacy nel tuo caso è insensata. Oltre tutto un gente immobiliare che non abbia copia di tutti i documenti in ufficio, non li abbia letti e capiti, non dovrebbe neppure iniziare a promuovere l'immobile, perché rischia di lavorare a vuoto, scoprendo problemi troppo tardi, quindi: pessimo agente, mi spiace. Prendi un consulente di parte, sempre agente immobiliare è meglio, che procuri la documentazione a pagamento, che l'agenzia dovrebbe fornire gratis.
 

ex12Anaethil

Membro Attivo
Privato Cittadino
La documentazione incompleta penso fosse una scusa per non fornirmela. Adesso dice che loro hanno tutto. Purtroppo non posso risalire ai documenti perché non mi viene fornito il nome del proprietario... E temo che fino a quando non firmo l'assegno non me lo farà vedere :/ e poi io ero andata per vedere le carte, è stata una loro mancanza non farmele vedere per tempo. Quindi rifare un viaggio per vedere degli atti pubblici... Inoltre capisco che si debba tutelare il venditore per quanto atti pubblici, ma una persona che fa ogni volta 800 km mi pare tutt'altro che disinteressata o che vuol vedere i documenti per sport e poi cambiare idea (salvo caso di magagne nascoste che verrebbero fuori). Non mi può mettere sullo stesso piano di un semplice curioso. Ma non so come uscirne. Pagare un altro agente per fare quel che dovrebbe fare lui è un'idea, ma vorrei comprare casa, non strozzarmi coi debiti...
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Il comportamento dell'agente.

Però, anche tu devi essere un pò più ferma: se l'agente aveva un appuntamento e ti ha liquidato, potevi dirgli: "Non ho fatto 800 Km per niente. Quindi la aspetto finchè non ha finito e non mi fa vedere quello che le ho chiesto.
Io sono un'acquirente seria.
Se la casa la vuole vendere mi dia la possibilità di acquistarla."
 

ex12Anaethil

Membro Attivo
Privato Cittadino
Hai ragione, ma presa dalle chiacchiere e da quella cosa che voleva già concludere l'affare, nel prendermi tempo per riflettere e parlarne in famiglia non ci ho più pensato. Come non ho pensato a non vedere i dati sulla piantina. Ma non mi aspettavo tanta ritrosia... Poi eravamo d'intesa di rivederci dopo due ore, ma io avevo il bus del ritorno e non mi è stato possibile restare. Non vorrei che "non voglia venderla" data l'età del signore. Altra cosa: inizialmente la casa era in vendita anche con unicredit, per i primi dieci giorni.
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
La privacy è diventata una scusa buona per tutte le stagioni quando non si vuole agire in trasparenza. Nel tuo caso come dice @Giuseppe Di Massa i documenti sono pubblici e tu hai diritto di vederli, rifiutarsi di mostrarteli significa non agire in trasparenza.
Per quanto concerne la sospensiva sull'erogazione del mutuo, dici bene: fino a che non hai la delibera non puoi essere sicura che te lo erogheranno: a parte la tua situazione reddituale, il valore di perizia della casa deve essere congruo, se no il mutuo non te lo danno per quanto alto possa essere il tuo reddito.
Se l'agente vuole far vedere l'immobile ad altri può anche in presenza della proposta con clausola sospensiva, ma se lo vende e poi tu ti presenti col mutuo lui ti deve ridare l'assegno dato come caparra, più una cifra uguale a titolo di danni.

Tornando al discorso trasparenza, personalmente sono convinto che le persone agiscono sempre, e non solo in affari, esclusivamente in base ai propri valori personali. Se uno non agisce con trasparenza con te in un affare, è segno che la trasparenza (che è sicuramente un valore) e il tornaconto economico (che lo è pure lui) sono in conflitto. E questo rende la cosa estremamente sospetta.
Esprimendo questo concetto con altre parole: in questo affare ci sono cose che non vuole che tu veda, perché se tu le vedi lui ci rimette, mentre se non le vedi lui ci guadagna e in tal caso, presumibilmente, chi ci rimette sei tu.
Io avrei lasciato perdere da tempo. Ma se l'immobile ti interessa,
tu devi essere un pò più ferma
questo è il consiglio chiave. Hai bisogno di vedere i documenti, quindi fatteli mandare prima per e-mail. Hai bisogno di un mutuo, quindi metti la clausola sospensiva. Inoltre accertati che abbia la licenza per operare come agente immobiliare: non si sa mai... e se non ce l'ha, non mettergli in mano nemmeno un centesimo. E chiarisci, per iscritto, che la clausola sospensiva sospende la proposta, ma se poi la clausola si avvera, la proposta diventa pienamente efficace e l'immobile DEVE essere disponibile per perfezionare la compravendita. Se non lo è, chi è inadempiente deve pagare.
 

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