MatteoC79

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Privato Cittadino
Buongiorno a tutti,
mi trovo in una situazione che mi sembra surreale, dalla quale non riesco ad uscire e per questo chiedo a voi se qualcuno si fosse mai trovato in questa situazione.
In breve:
Sono proprietario di un appartamento in bifamiliare senza amministratore ne regolamento condominiale.
Ho messo in vendita questo appartamento, ma trovato l'acquirente, risulta un ampliamento di 20 cm fra il progetto iniziale e l'attuale disegno catastale sia per la porzione privata (che posso regolarizzare autonomamente) che per quel che riguarda una parte comune (Vano scale) per un complessivo di 0,50 mq.
In fase di presentazione in sanatoria grazie all'articolo 17 bis, essendo una palazzina costruita prima del 1977, "i condomini", proprietari dell'altro appartamento mi dicono che non sono disposti a firmare la regolarizzazione a meno che non lo venda a loro il mio appartamento per una cifra notevolmente inferiore al valore di mercato.

Ora mi chiedo: Possibile che debba subire questo ricatto? Dal momento che l'immobile è irregolare, esiste una possibilità per sanare la situazione anche senza consenso degli altri condòmini (vano scala) ?

Grazie a chi vorrà rispondermi perchè mi sto facendo il sangue amaro....
 

PyerSilvio

Membro Storico
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Buongiorno a tutti,
mi trovo in una situazione che mi sembra surreale, dalla quale non riesco ad uscire e per questo chiedo a voi se qualcuno si fosse mai trovato in questa situazione.
In breve:
Sono proprietario di un appartamento in bifamiliare senza amministratore ne regolamento condominiale.
Ho messo in vendita questo appartamento, ma trovato l'acquirente, risulta un ampliamento di 20 cm fra il progetto iniziale e l'attuale disegno catastale sia per la porzione privata (che posso regolarizzare autonomamente) che per quel che riguarda una parte comune (Vano scale) per un complessivo di 0,50 mq.
In fase di presentazione in sanatoria grazie all'articolo 17 bis, essendo una palazzina costruita prima del 1977, "i condomini", proprietari dell'altro appartamento mi dicono che non sono disposti a firmare la regolarizzazione a meno che non lo venda a loro il mio appartamento per una cifra notevolmente inferiore al valore di mercato.

Ora mi chiedo: Possibile che debba subire questo ricatto? Dal momento che l'immobile è irregolare, esiste una possibilità per sanare la situazione anche senza consenso degli altri condòmini (vano scala) ?

Grazie a chi vorrà rispondermi perchè mi sto facendo il sangue amaro....

Se quella parte dove bisogna intervenire e' indivisa e di uso comune tra voi due, di norma l'unico vincolo che devi o dovete rispettare, e' quella che ne vieta la mutazione d'uso.

All'interno di quei luoghi, se tu non puoi fare il bel tempo, neppure il tuo antagonista puo' farne il cattivo.

L'assenza dell'amministatore e del regolamento non snatura la circostanza che trattasi di un contesto condominiale.
Facente parte di due.
Dove e' il codice civile che detta le regole.

Se il tuo simpatico vicino avra' da opporsi alle procedure allora si formalizzera' il regolamento.
Che prevede il rispetto di tutte le norme.

Hai gia' incaricato un tecnico ad analizzare la questione...?
 
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MatteoC79

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Privato Cittadino
Ciao, grazie intanto della risposta.
Si sarei in fase di presentazione progetto, fatto da un tecnico con relativa misurazione di tutta la casa (quasi progetto nuovo).
Il delegato all'edilizia privata del mio comune mi dice che per la regolarizzazione è necessario avere tutte le firme per regolarizzare un ampliamento di 20 cm sulla parte comune.
Mentre prima sembrava che i "condomini" fossero daccordo, ora scatta il ricatto.
O la dai a noi ad un prezzo inferiore (di molto) o non te la facciamo vendere.
L'acquirente che aspetta da quando ci siamo resi conto di questa difformità, vedendo la sitazione non vuole comprarlo più se non è tutto a posto...
Il tecnico mi dice che senza firme non mi accetano la domanda...
Non so che fare...
Tu sei del settore ?
Metti in conto che mia madre è malata e mi servirebbero i soldi ricavati per cercare di curarla... disperazione...
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ciao, grazie intanto della risposta.
Si sarei in fase di presentazione progetto, fatto da un tecnico con relativa misurazione di tutta la casa (quasi progetto nuovo).
Il delegato all'edilizia pubblica del mio comune mi dice che per la regolarizzazione è necessario avere tutte le firme per regolarizzare un ampliamento di 20 cm sulla parte comune.
Mentre prima sembrava che i "condomini" fossero daccordo, ora scatta il ricatto.
O la dai a noi ad un prezzo inferiore (di molto) o non te la facciamo vendere.
L'acquirente che aspetta da quando ci siamo resi conto di questa difformità, vedendo la sitazione non vuole comprarlo più se non è tutto a posto...
Il tecnico mi dice che senza firme non mi accetano la domanda...
Non so che fare...
Tu sei del settore ?
Metti in conto che mia madre è malata e mi servirebbero i soldi ricavati per cercare di curarla... disperazione...

Non sono di sicuro un tecnico.

Che e' cio' che ti occorre.

20cm di cosa...sulla parte comune...?
Che e' un tettuccio...?

Mettere in pristino i fabbricati rinunciando all'ampliamento e' una delle prime logiche osservazioni.
 

MatteoC79

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Considera il vano scala che sale al piano superiore. La parete esterna di questo vano, risulta di 20 cm più "larga" rispetto al progetto di costruzione del 1969... (figurati.. io sono nato 10 anni dopo).
Sarebbe da regolarizzare questa porzione con la firma di tutti (per il resto posso farlo autonomamente). Nessun lavoro per modificare nulla. Solo una sanatoria per regolarizzare la posizione.
Il fatto è che volendo sanare una situazione "irregolare", sembra che in questo paese il coltello dalla parte del manico ce l'abbiano gli irregolari...
Secondo te rivolgermi ad un notaio potrebbe portarmi ad avere una soluzione o comunque una risposta definitiva ?
Grazie per il tempo che mi stai concedendo.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Considera il vano scala che sale al piano superiore. La parete esterna di questo vano, risulta di 20 cm più "larga" rispetto al progetto di costruzione del 1969... (figurati.. io sono nato 10 anni dopo).
Sarebbe da regolarizzare questa porzione con la firma di tutti (per il resto posso farlo autonomamente). Nessun lavoro per modificare nulla. Solo una sanatoria per regolarizzare la posizione.
Il fatto è che volendo sanare una situazione "irregolare", sembra che in questo paese il coltello dalla parte del manico ce l'abbiano gli irregolari...
Secondo te rivolgermi ad un notaio potrebbe portarmi ad avere una soluzione o comunque una risposta definitiva ?
Grazie per il tempo che mi stai concedendo.

Di norma basta un esposto.

Che puo' essere avanzato da un pinco pallino qualsiasi pure che non abita li'.

In linea di principio, si fa' notare all'ente che ha concesso le licenze, che una opera difforme insiste su un fabbricato, in barba alle norme che lo stesso comune ha imposto per la sua realizzazione ed il suo uso.

Per logica tutto cio' che e' difforme se non e' sanabile deve essere demolito.

Spettera' all'entita' condominio intervenire nei tempi sollecitati dal comune.

Se il tempo non giouca a tuo favore, la tua battaglia, sara' senza dubbio aspra.

Tuttavia se la ragione e' dalla tua parte non e' esclusa l'opportunita' di reperire un compratore piu indulgente.

Come potrebbe essere questo con cui sei in trattativa.
L'immobile che vendi non e' abusivo.
 

MatteoC79

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
E' quello che penso anche io, ma anche proponendomi di pagare io la sanatoria per tutto lo stabile (non solo per le mie proprietà), l'altro condomino non mi ha concesso la firma, e il compratore non vuole avere una proprietà dove avrebbe a che fare con questa/e persone.
Unica soluzione è chiedere la regolarizzazione senza firme di tutti i condomini ma sembra che "burocraticamente" non sia possibile ( mi sento Asterix.... ).
Se ci fosse un modo che conosci per agire unilatermalmente ti ringrazierei di farmelo sapere.
La prossima volta compro un Camper ;)
 

PyerSilvio

Membro Storico
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E' quello che penso anche io, ma anche proponendomi di pagare io la sanatoria per tutto lo stabile (non solo per le mie proprietà), l'altro condomino non mi ha concesso la firma, e il compratore non vuole avere una proprietà dove avrebbe a che fare con questa/e persone.
Unica soluzione è chiedere la regolarizzazione senza firme di tutti i condomini ma sembra che "burocraticamente" non sia possibile ( mi sento Asterix.... ).
Se ci fosse un modo che conosci per agire unilatermalmente ti ringrazierei di farmelo sapere.
La prossima volta compro un Camper ;)

Ne facevo riferimento proprio in una recente discussione.

Dove evidenziavo che nei contesti condominiali molto spesso non si raggiunge le dotazioni urbanistiche, piu' per questioni personali, rispetto a quelle economiche.

Nel tuo caso tuttavia, puoi andare cercando di vendere, con tutta la prassi e le procedure, che hai ben avviato e istruito.

Il nuovo proprietario ne sara' edotto e, digerira' la questione, subentrando al titolo in cambio di uno sconto.

Probabilmente perderai questo papabile acquirente.
Ma aggiustando il tiro potrai reperirne uno altrettanto efficace.

Frattanto organizza la tua civile rappresaglia.

Prima o poi i tuoi vicini ti capiteranno sul bacchettone.
 

ssimone75

Membro Attivo
Professionista
Ciao.
L'alternativa c'è ed è fare leva sulla denuncia.
Loro, come te, sono in difformità. Le sanatorie si presentano in genere spontaneamente ma ciò non è detto: infatti possono essere presentate anche a seguito di riscontro di violazione (o situazione di difformità) da parte dell'Ufficio Tecnico. Ora, non capita quasi mai che vengano fatti controlli d'Ufficio, ma a seguito di segnalazione l'Ufficio tecnico è obbligato a fare sopralluogo e richiedere quanto necessario per regolarizzare. Quindi è meglio che facciate una bella riunioncina collettiva... anche perchè a seguito di segnalazione e successiva richiesta di conformare lo stato dei luoghi il vicino si troverebbe nella situazione di dover pagare un Tecnico per la sua parte nonchè la sanzione. Sanzione che tra l'altro potreste spartire se presentate la sanatoria in un'unica pratica...
Strano che il tuo Tecnico non abbia valutato tale ipotesi
 

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