Maurizio22

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Buongiorno e salve a tutti.
Volevo avere delle informazioni o degli aiuti su l'acquisto di una casa con un contratto di donazione dietro.
Spiego la mia situazione:
Siamo arrivati ad una settimana dal rogito e abbiamo tutte le carte per portarlo al termine, solamente venerdì la banca mi avverte che precisamente 11 anni fa è stato fatto un atto di donazione di un fratello all'altro (quello che attualmente mi sta vendendo l'immobile) e quest'ultimo fratello si è fatto prete ed è in missione in Africa. Mi dicono posso stare tranquillo sull'acquisto della casa perché, essendo prete ed essendo passati già 11 anni, rischio di eredi non ce ne sono.
Però io acquistando la casa non sono sicuro al 100% che sia mia.
Cosa mi consigliate? Cosa potrei fare per tutelarmi? Ad una settimana dal rogito mi posso rifiutare di andare avanti e usare la clausa della mancata erogazione del mutuo?
Grazie in anticipo
Maurizio
 

francesca63

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Purtroppo non puoi stare molto tranquillo,poiché entro i 20 anni dalla donazione o i 10 anni dalla morte del donante,sono possibili azioni da parte degli eredi del donante.Il fatto che sia prete non esclude la possibilità di eredi futuri,ovviamente.
Se poi ci sono altri fratelli o genitori viventi ,anche loro sono eredi,i cui diritti successori potrebbero essere lesi dall'avvenuta donazione.
Certo ci sono situazioni molto più rischiose,ma la tranquillità totale non esiste neanche in questo caso.

Alcuni notai suggeriscono di far fare al donatario una sorta di "donazione al contrario",per riportare la situazione come prima,e poi comprare da chi era il proprietario iniziale ,ritornato di nuovo proprietario.Altri suggeriscono di far firmare una fideiussione personale dagli eredi noti del donante,ma soluzioni ineccepibili per azzerare i rischi non sono del tutto chiare.
Io di case frutto di donazione ne ho vendute alcune,ma ogni situazione è un caso a se,che va valutato attentamente con l'aiuto del notaio di fiducia.

Questo per quanto riguarda i rischi.
Per quanto riguarda il mutuo,se la banca te lo eroga ugualmente,nonostante la donazione,se non compri sei inadempiente,con le conseguenze del caso.
Se invece nel contratto preliminare sottoscritto c'è una clausola sospensiva per l'erogazione del mutuo e la banca non eroga,il contratto non diventa efficace,non compri e non devi versare la caparra ne le provvigioni.
Ma non avevate letto gli atti di provenienza dell'immobile?
Ma c'è un'agenzia? Se si,cosa dicono?

In ogni caso fatti consigliare dal notaio di fiducia,scelto da te.
 

gardabusiness

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Vi è una nuova soluzione, abbastanza economica ed efficace: la polizza: io ho usato "donazione facile" recentemente: si fa tutto online. Meno di 1000 euro e scappa la paura
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Vi è una nuova soluzione, abbastanza economica ed efficace: la polizza: io ho usato "donazione facile" recentemente: si fa tutto online. Meno di 1000 euro e scappa la paura

sono d'accordo,ma si fa la polizza (come dici prodotto nuovo e per ora poco conosciuto) proprio perché c'è un rischio.
Se la banca dice "non c'è rischio perché il proprietario è un prete e quindi rischi di eredi non ci sono" ,in effetti non si dorme proprio tranquilli.

Per curiosità,1000 euro per quale valore di casa ?
e a quanti anni dal raggiungimento dei venti dalla donazione?
 

gardabusiness

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La polizza funzione bene: durata fino alla cessazione del rischio. quindi fino alla scadenza dei 20 anni dalla donazione o 10 dalla morte del donante: risarcimento di quanto il giudice dovesse assegnare all'eventuale erede circa la sua lesione di legittima. Il costo è precisamente di 800 euro fino a 250.000 di valore dell'immobile donato. pio sale ma non so dirvi come. Il notaio che fa l'atto redige una piccola certificazione della storia dell'immobile per la compagnia e a parte casi particolari l'assicurazione concede volentieri la polizza perchè il rischio che corre di pagare è molto remoto, rispetto ai premi che incassa: questo perchè il rischio è molto basso. Ovviamente per un acquirente singolo, pur rimanendo il rischio bassissimo, in caso di evenienza, vorrebbe dire, avere grossissimi problemi finanziari, cioè tirar fuori tanti soldini.
 

gardabusiness

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E' bene ricordare che in caso di mutuo il beneficiario della polizza è, ovviamente, la banca. Giusto per saperlo.
La polizza segue l'immobile, quindi la può già far emettere il donatario al momento della donazione. Nel mio caso è stata emessa poco prima della vendita con contraente l'acquirente stesso e beneficiario lui stesso, ma poteva essere fatta dal donatario che avrebbe nominato beneficiario l'acquirente: in caso di futura ulteriore vendita basterà cambiare il beneficiario. Quindi penso che possa essere vincolata anche a nome della banca in caso di mutuo che diventa quindi beneficiaria. Quello che conta è che è la polizza paga l'eventuale erede leso nella sua quota, poco conta chi sia i beneficiario: se la deve vedere la compagnia con l'erede lasciando indenne il proprietario della casa: non è una causa tra l' assicurato e il danneggiato che chiede un danno a lui e lui deve difendersi, l'assicurato è terzo, non è in lite con nessuno: l'erede deve fare una causa al donatario e avere una sentenza che gli attribuisca una somma: se il donatario non è solvibile allora l'erede leso potrebbe rivalersi sul terzo acquirente in buona fede (il beneficiario della polizza) e quindi interviene l'assicurazione che paga senza se e senza ma: quindi c'è poco da litigare.
 

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