ita.user

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Probabilmente la zona non è il massimo, e quindi la casa è valutata come prezzo più di quanto un acquirente oggi pagherebbe. Dico questo perchè conosco innumerevoli esempi di case in classe A,B,C edificate una decina di anni fa in posti angoscianti (in mezzo ai capannoni; nel nulla con accanto un centro commerciale; vicino ai binari della ferrovia; in quartieri degradati; e potrei andare avanti con l'elenco). Ricordiamo che oggi gli acquirenti sono molto diversi da quelli in giro anche solo 10 anni fa, e quelli "sani" visti i prezzi bassi, non si accontentano più.

Come già detto da altri non avrei trattenuto la caparra, perchè sono azioni che possono dare via ad altre rogne. Ma puoi uscirne ridando l'esclusiva a questa agenzia, mettendo paletti più stringenti per la vendita (es caparra di almeno 10K€) e abbassando di un altro pò il prezzo per ampliare la fetta di acquirenti (che comunque saranno "non di ottima qualità" finanziaria).

PS: resto dell'idea che la gran parte dei problemi sorge perchè non c'è chiarezza nella fase di trattativa sulle provvigioni, cioè mettere nero su bianco le condizioni di pagamento e i tempi come fosse un piccolo contratto a parte, invece la quasi totalità delle volte è lasciato alle chiacchiere, al "poi ci mettiamo d'accordo", e se va bene a 2 righe sulla proposta.
 

ita.user

Membro Attivo
Professionista
2 righe sono più che sufficienti: quanto e quando!

Quanto e quando non basta, come si può evincere tutte le volte in cui insorgono problemi. Purtroppo commettete un errore legato alla vostra completa conoscenza della materia compravendita case, dimenticando che l'impiegato, l'operaio, o il medico che vi entra in agenzia ne sanno poco o addirittura zero di ciò che significa comprare un immobile.

Premesso che sono d'accordo che ognuno prima di fare qualsiasi cosa debba informarsi il giusto, siamo tutti consapevoli che nella pratica non è così.

Quello che per voi è routine per la maggior parte delle persone sarà un atto straordinario che gli capiterà una volta nella vita.
 

Slartibartfast

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Quanto e quando non basta, come si può evincere tutte le volte in cui insorgono problemi. Purtroppo commettete un errore legato alla vostra completa conoscenza della materia compravendita case, dimenticando che l'impiegato, l'operaio, o il medico che vi entra in agenzia ne sanno poco o addirittura zero di ciò che significa comprare un immobile.

Premesso che sono d'accordo che ognuno prima di fare qualsiasi cosa debba informarsi il giusto, siamo tutti consapevoli che nella pratica non è così.

Quello che per voi è routine per la maggior parte delle persone sarà un atto straordinario che gli capiterà una volta nella vita.

Spesso e volentieri lo spieghiamo anche, il cliente capisce, poi se c'è un problema o semplicemente quando si tratta di firmare l'assegno il cliente si "dimentica" quello che aveva capito benissimo...
 

ita.user

Membro Attivo
Professionista
Spesso e volentieri lo spieghiamo anche, il cliente capisce, poi se c'è un problema o semplicemente quando si tratta di firmare l'assegno il cliente si "dimentica" quello che aveva capito benissimo...

E infatti perciò dico che non basta "parlare", o "spiegare" a voce.
Vedi solo quante volte si ripete la solita domanda "quando devo pagare le provvigioni?", ma cavolo possibile che non si parli e scriva mai di provvigioni in agenzia?
 

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