specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Un ventenne fresco di diploma può avere l’umiltà e la buona volontà di girare per i quartieri e di scarpinare per molte ore al giorno per cercare di riempire il proprio carniere di immobili…Un dottore con laurea magistrale psicologicamente alzerà l’asticella dell'ambizione e comincerà a pensare ad un ruolo direttivo, a voler trovare un lavoro d’ufficio…

Un ventenne sarà paradossalmente sarà avvantaggiato sul laureato e, a 25 - 26 anni, potrà dire di avere assimilato i fondamentali del mestiere (acquisire, valutare, mediare tra le parti e vendere) e così armato, potrà affrontare da solo il duro mondo là fuori ….
Nessuno dice il contrario, ma non c'entra nulla con quello con cui eravamo partiti, cioè della possibilità di elevare la qualità professionale con competenze almeno in parte assimilabili a quelle del notaio. Per questo non bastano di certo la buona volontà, l'umiltà o la resistenza fisica per macinare km da un quartiere all'altro.
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ognuno, in qualsiasi lavoro fa parte della filiera che parte da un inizio ed arriva alla fine. In tutte le fasi trovi uno specialista come nella catena di montaggio ed in ogni reparto ci deve essere professionalità e procione per non interrompere la catena.

Spesso ai rogiti si ricorda che si è tutti in quella sede grazie ad un agente immobiliare.
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Io vedo l’agente immobiliare come un soggetto agile, scattante, poco burocratico ma assai responsabile che cerca di orientare l’acquirente per il meglio dal punto di vista delle sue esigenze abitative tarando su di esse la migliore proposta immobiliare esistente sul mercato.
E’ un consulente operativo con i piedi per terra che offre nel concreto, in tempi rapidi, la soluzione ottimale per l’acquirente. E’’ un soggetto la cui utile iniziativa si dispiega esclusivamente nel campo dell'accrescimento economico (vendita - acquisto di immobili).
Non vedo perché gravare il suo ruolo, anchilosandolo e complicandolo, con ponderose competenze giuridiche tipo quella di permettergli di attribuire valore probatorio di fede pubblica ad un negozio giuridico di compravendita immobiliare.
Agevolare la conclusione di un contratto, smussando con intelligenza le rivendicazioni delle due parti che si trovano a difendere opposti interessi, questo è la missione suprema dell’agente immobiliare. E’ il primo stadio della complessa procedura di una compravendita immobiliare. In questa delicata fase l’agente immobiliare domina, trascina, furoreggia.
Ottenuto l’incontro delle volontà delle parti che reciprocamente si compromettono, il suo compito vitale è terminato. La parte umana della procedura negoziale è conclusa.
Poi comincerà la parte giuridica, fiscale e amministrativa, molto più arida e brulla. Lasciatela al notaro.
 
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specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Diciamo che l'analisi sull'attività di mediazione rappresenta una visione un po' troppo idilliaca della realtà, quasi un volo pindarico.
Condivisibile invece la considerazione di lasciare la parte giuridico-amministrativa alla competenza dei notai, i quali svolgono un'attività che per quanto possa definirsi "arida" è - ricordiamolo bene - necessaria, obbligatoria e frutto di una solida base culturale, tecnica e professionale.
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
La prosa è la "ciccia" della vita, la poesia è il "sale" che insaporisce...
Non credo che un agente immobiliare si consideri una persona insapore...
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Se la prosa è la ciccia della vita, con la poesia forse abbiamo trovato un rimedio efficace contro il dilagare dell'obesità, ma se la poesia è il sale che la insaporisce sicuramente aumenteranno gli ipertesi e non so se il gioco vale la candela.
 
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sgaravagli

Membro Assiduo
Suvvia, evitiamo di essere banali o superficiali ..."leggere (o firmare) le carte" è solo un aspetto della professione - come redigere un certificato medico - che la legge, come dici tu consente, perché alla base c'è una formazione universitaria, post-universitaria e professionale che gli AI con tutto il rispetto, non possono vantare.

@specialist dalla risposta si evince che non sei del settore, che la tua visione è molto parziale, ed ancorata ad un vecchio concetto, il mondo si evolve ed anche velocemente, ho proposto una soluzione al problema sollevato ad inizio post, che può' essere efficace..... certamente la "fama" degli AI è quella di persone di un basso livello di scolarità (parzialmente condivido), mentre quella dei notai di persone quasi divine (spesso non è cosi) ma è anche vero che negli ultimi anni il legislatore ha iniziato a cambiare i requisiti per accedere alla professione, sarebbe opportuno innalzarli ulteriormente, non è cosi difficile ottenere il "titolo giusto", alcuni di noi, pensa, lo hanno già!

con la formazione giusta, con l'approccio al cliente che sorge ancor prima di porre in vendita l'immobile, con obblighi ben disciplinati dalla legge, l'utenza avrebbe un servizio davvero impeccabile!

comunque non voglio far polemica l'Italia è questa, nonostante la società cambi velocemente i propri costumi le istituzioni rimangono ancorate a figure professionali già note l tempo dei romani!
 

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