Graf

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Mi è capitato una esperienza ….visiva che mi ha permesso di capire alcune cose sulla valutazione immobiliare delle quali non avevo cognizione né comprensione.
Un mio amico, dopo la morte del padre, ha messo in vendita, tramite agenzia immobiliare, un appartamento che si trova in una zona elegante e ben trafficata di Roma. Prima che lui affidasse la casa all’agenzia, ho visitato di persona l’appartamento arredato con gusto e con mobili in stile e mi pareva in eccellente stato di conservazione e dotato di pregiate rifiniture; dopo il trasferimento dell’amico, con il relativo sgombero, lo stesso appartamento, sguarnito di ogni mobilia, mi appare, sulle foto che l’agenzia ha pubblicato sul suo sito internet, disadorno, nudo, quasi squallido e con le pareti discretamente sverniciate e scrostate .
A questo punto mi è venuto una specie di illuminazione: arredato, da profano, avrei valutato l’appartamento una cifra molto più alta di quella che avrei fissato se l’avessi visitato libero da ogni mobile.
Ho intuito che la giusta valutazione di un immobile si forma quando questo è spogliato da qualsiasi suppellettile che possa alterarne il valore. Esaminare una casa elegantemente ammobiliata può comportare il rischio di dare valore, in modo inconscio, più al gusto della composizione dell’arredo e alla peculiarità stilistica dei mobili che ai requisiti sostanziali e strutturali dell’immobile.
A questo punto mi sono rallegrato all'idea dell'esistenza degli agenti immobiliari che, nel loro ruolo di attenti e rigorosi valutatori, sono in grado di scongiurare quegli inganni psicologici ed ottici nei quali possono cadere gli ignari utenti e fornire la reale e congrua stima di mercato ad ogni abitazione.

Ma il mio ragionamento è giusto oppure ho preso anch’io un…granchio?
 
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Graf

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Con tutto il rispetto, non ho, in generale, una grande considerazione della figura dell'home stager.
Ma in questo caso, con un appartamento totalmente vuoto, non vedo in che modo tale figura avrebbe potuto operare.
L'unica soluzione sarebbe chiamare un imbianchino per riverniciare le pareti...
 

eldic

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Con tutto il rispetto, non ho, in generale, una grande considerazione della figura dell'home stager.
Ma in questo caso, con un appartamento totalmente vuoto, non vedo in che modo tale figura avrebbe potuto operare.
L'unica soluzione sarebbe chiamare un imbianchino per riverniciare le pareti...

non mi sono spiegato.
voglio dire che, in virtù dell'arredamento, pur con occhio esperto, avresti attribuito all'appartamento un valore più alto che non "da vuoto".
rimarrebbe da togliersi la curiosità di capire quanto lo avresti valutato vuoto ma rinfrescato.
(io rimango sempre della stessa opinione: ok lo guardo "così come è", ti ascolto mentre magnifichi esposizione, infissi, vicinato (?) ma poi...
"abbello! esci la piantina!"
 

Luca Andrea

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A un anno dalla morte di mia madre (anno servito a svuotare da libri, quadri e suppellettili varie i 90 m2 di appartamento ) faccio vedere l'immobile ad un agente immobiliare il quale con un certo spirito mi dice: "Non è male, è in ordine, finiture discrete, ha una bella terrazza, una buona esposizione (sesto e ultimo piano, affaccio nord/sud) ma....bisogna eliminare l'effetto "famiglia Addams"! " :fiuu:
In effetti la tappezzeria con i segni dei quadri mancanti non era proprio incoraggiante....i mobili ancora in casa (in stile e qualche pezzo di antiquariato) non disturbavano più di un tanto, la casa totalmente vuota sarebbe parsa forse più grande ma probabilmente un pò squallida...insomma due mani di bianco e in pochi giorni trovato l'acquirente...complice un prezzo "ragionevole" che permettesse al subentrante di avanzare qualche soldo per qualche aggiornamento e modifica interna da SCIA.:)
 

Graf

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Guardiamo la questione da un'altra prospettiva: una casa perfettamente ammobiliata e zeppa di suppellettili può sembrare più bella e signorile ma viene percepita anche molto più piccola del reale; un casa vuota e disadorna, invece, dimostra tutta la sua ariosa ampiezza.
Vedere un appartamento prima perfettamente arredato e poi desolatamente vuoto può creare, come è successo a me, un effetto "tristezza"; chi lo vede, per la prima volta, vuoto non ha elementi di confronti antecedenti e lo può, quindi, apprezzare, con libertà mentale, in tutta la sua reale estensione.
L'acquisto immobiliare, snodo fondamentale nella vita di una persona, impegna tutta la complessa psicologia del suo essere umano.
 
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cafelab

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No Graf, una casa arredata appare sempre più grande, le stanze vuote sembrano più piccole perchè il mobilio ti aiuta a riportare in scala le dimensioni e le potenzialità degli spazi e disponendo gli arredi a dovere si riesce a modificare la percezione suggerendo ampiezza o intimità
Anche la piantina arredata ti aiuta relativamente perchè gli arredi disegnati sembrano molto più ingombranti della realtà

Quello che dici tu è la paura che prende a tutti i propietari di casa quando si trovano con la casa vuota, i muri e i pavimenti sporchi e tutti i lavori da fare.
in effetti uno dei nostri impegni più cruciali e rassicurarvi :)
 

francesca63

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Per esperienza personale alcuni clienti riescono meglio ad apprezzare una casa già arredata ,altri invece (forse con più immaginazione o lungimiranza) ,preferirebbero vedere le case vuote,anche per non essere influenzati dallo sfruttamento altrui dello spazio esistente.
Certo una casa vuota andrebbe almeno imbiancata per eliminare " l'effetto tristezza" e può aiutare a non spaventare i potenziali acquirenti (anche se il costo dell'imbiancatura è modesto rispetto alle necessità di intervento sugli immobili usati da ristrutturare ,tipo rifare impianti e pavimenti).
 

eldic

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confermo.
la prime volte che sono andato in cantiere, dopo che era stato edificato il muro tra cucina e soggiorno sono rimasto senza parole... ero in sala o nel ripostiglio?
non mi vergogno a dirlo: per essere sicuro "6x5" l'ho fatto con la calcolatrice :basito:
 

cafelab

Moderatore
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hehehe certe volte agli operai abbiamo fatto dare una mano di bianco sul porton o ci si spaventavano i clienti :D
 

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