Graf

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Il mercato immobiliare italiano ha tante variabili, tante situazioni instabili, alcune circostanze traballanti, ma una bella e salda certezza: i tassi dei mutui sono AI MINIMI STORICI e la tendenza alla loro piattezza è stabile.
Dovete convenire di non ricordare, a spanne di memoria, prestiti così convenienti per i clienti, per le famiglie e per le imprese.
Ma se i tassi per un motivo contingente (per esempio, la fine del quantitative easing – forse imminente - il fallimento del sistema euro – più improbabile ma sempre possibile…) dovessero aumentare in modo sensibile, cosa succederà nel nostro mercato immobiliare?
Dopotutto, il 70% delle compravendite si concludono con l’ausilio finanziario di un mutuo immobiliare…
 
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Graf

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Privato Cittadino
Se verrà meno il Q.E. (prima o poi verrà meno) aumenteranno i costi per lo Stato per finanziare il debito pubblico italiano, il differenziale italiano sui bond tedeschi entrerà in tensione ed aumenterà e ci ritroveremo come nel 2011...
L'aumento dei tassi bancari sarà una spiacevolissima ma inevitabile conseguenza...

Il nostro debito pubblico, che continua ad aumentare, è come una bomba sotto il tavolo pronta ad esplodere...prima o poi.
Spero di sbagliarmi ma, ora o più in avanti, i debiti si pagano.
 
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eldic

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perdonami, ho fatto un po' di mente locale.
il QE significa, di fatto, stampare moneta; stampare moneta implica far ripartire l'inflazione (e quindi i tassi).
i tassi sono una cosa, il debito un altro.
diciamo che, se non fossimo degli stramaledetti mona (ce la faccio a fregare la censura?) avremmo appofittato dei tassi bassi per abbattere la quota capitale...
 

CheCasa!

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Agente Immobiliare
Generalmente, la nostra Banca Centrale Europea, dalla quale dipendono i tassi di riferimento dei mutui, ha finora utilizzato le politiche di rialzo dei tassi in funzione della necessità di calmierare la crescita dell'inflazione.
Generalmente l'aumento dell'inflazione è collegato ad un aumento della domanda che, a sua volta, si rifà ad un andamento positivo dell'economia (più soldi da spendere in tasca).

L'aumento del differenziale Titoli di stato Italia/Germania d'altronde ha evidenziato in passato (2011) quanto poco sia collegato all'andamento dei tassi europei che, in risposta all'aumento del differenziale, in passato, hanno proseguito nella loro discesa.

Comunque è evidente che un eventuale aumento dei tassi d'interesse che non sia rapportato ad un equivalemente miglioramento delle condizioni economiche avrebbe come conseguenza nel mercato immobiliare quella di un'ulteriore riduzione dei prezzi o del numero delle transazioni.

Sui mutui erogati negli ultimi 3/4 anni, l'innalzamento dei tassi avrebbe conseguenze meno catastrofiche che in passato, vista la netta prevalenza del ricorso al tasso fisso rispetto che al passato.

La riflessione che vorrei condividere riguarda proprio quest'ultimo aspetto. Perchè le banche erogano mutui a tasso fisso, fino a trent'anni, al 2,5%?
O danno per scontato il loro prossimo futuro fallimento, o puntano su una stabilità dei tassi bassi anche nel lungo periodo.

Questa valutazione impone delle ulteriori considerazioni che sono tutt'altro che positive: non si ravvisa un punto di "rottura" a breve. Che, per altro, potrebbe essere anche l'occasione di una ripartenza, di un cambiamento forte.
Credo che gli analisti propendano per un lento logorante degrado che, in un processo (anche auspicabile) di livellamento globale, ci porterà piano piano ad un peggioramento complessivo delle condizioni economico-sociali.
 
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eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
mah, sul tasso fisso è perchè, immagino, ci sia sottostante un derivato a copertura del rischio tasso.
 

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