Mancata conformità urbanistico catastale prima del rogito

Salve a tutti,
dopo mesi e mesi di tribolazioni sono giunta finalmente al momento del rogito. C'è solo un' ultima questione: la conformità urbanistico/catastale. Allora, mentre la piantina originale del catasto, risalente all'anno di 'nascita' 1962, rispecchia in maniera verosimile la realtà (a quei tempi non erano precisi al millimetro nelle progettazioni), quella del comune presenta un muro ad archetto rettangolare (gemello mai nato di un altro muro che separa ingresso da altro spazio) che in realtà i costruttori non hanno mai creato. Dunque, siccome gli acquirenti ne sono a conoscenza da subito, sia loro che il notaio che hanno scelto dicono non sia rilevante dato procederanno comunque con la ristrutturazione e dovranno cambiare tutto rispetto a quanto presente al Comune. Ovviamente a me farebbe comodo risparmiare 280 euro oltre che tempo prezioso, ma ho paura che se dovesse succedere qualcosa in futuro potrebbero richiedermi i soldi indietro pur essendo sempre stati perfettamente a conoscenza di questa piccola irregolarità che modifica solo l'ingresso.
Consigli?

Richiederti i soldi indietro per un archetto mancante? Va bene essere intimoriti dalle norme, ma così si esagera!
...rogita e stai tranquilla (e se proprio tranquilla non riesci a stare, fatti fare 2 righe di scrittura privata, tra te e loro senza coinvolgere il notaio, dichiarando che erano a conoscenza della cosa).

A febbraio impiegato del comune dice che si può sanare ma spendendo parecchi soldi. Altra opzione sarebbe ripristino di quel muro ad archetto tramite catasto per conformarlo all'originale. Ovviamente la seconda opzione sarebbe ideale, ma è davvero necessaria?

Irene G ha scritto:

ma è davvero necessaria?

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no

Non vorrei che comportasse la nullità dell'atto in futuro (in cui avrei già finito i soldi da secoli). Loro dovranno ristrutturate tutto da capo.

jos611 ha scritto:

no

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Se è vero - com'è senz'altro vero - che la burocrazia italiana tiene in ostaggio i cittadini italiani imprigionandoli nella sua inestricabile ragnatela normativa, il tuo approccio ricorda molto la Sindrome di Stoccolma

Vabbè ma per dormire tranquilla farò questo sacrificio altrimenti chi vive più col pensiero che possono aggrapparsi alla burocrazia che non ho onorato pedissequamente?

C.V.D.

Il problema l'avresti se volessero tutto in regola per il rogito,ma non è il tuo caso e una volta rogitato non hai niente da temere,visto che devono ristrutturare.
Mi sembra proprio una questione da poco, e da come hai scritto anche il notaio è consapevole della piccola differenza.
Io,che normalmente mi preoccupo che tutto sia in regola,nel tuo caso dormirei tranquilla,senza fare altro.

francesca63 ha scritto:

Il problema l'avresti se volessero tutto in regola per il rogito,ma non è il tuo caso e una volta rogitato non hai niente da temere,visto che devono ristrutturare.
Mi sembra proprio una questione da poco, e da come hai scritto anche il notaio è consapevole della piccola differenza.
Io,che normalmente mi preoccupo che tutto sia in regola,nel tuo caso dormirei tranquilla,senza fare altro.

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Ti ringrazio per la risposta! Mi chiedo come mai, però, i due tecnici contattato mi abbiano entrambi messo in guardia perché così facendo - lasciare lo status quo - potrei dar agli acquirenti un giorno la possibilità di rivalersi contro di me dichiarando nullo l'atto. Mi hanno terrorizzato e, nonostante attualmente abbia serie difficoltà economiche, non vorrei trovarmi in problemi seri per un sacrificio temporaneo. Ovviamente io non ne capisco in base alle due planimetrie, però il comune potrebbe contestar loro la mancata conformità quando andranno a presentare la documentazione per la ristrutturazione straordinaria?