Claudia92

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la ragione deve averla secondo la legge mica per pietà sui forum . poi se c'è una situazione di conflitto tra madre e figlio c'è poco da fare.
Mi riferivo ad ab.qualcosa che nell ultima frase ha espresso un parere personale, sta di fatto che la legge italiana fa veramente schifo, non è possibile che un figlio non venga minimamente tutelato a favore di una madre che pensa a farsi la bella vita con il suo compagno.
Il compagno comunque verrà denunciato per violazione di domicilio e furto di beni. I beni che ha preso non erano solo della madre ma in parte di proprietà del mio ragazzo e alcuni di valore cospicuo.
Se ne riparlerà quando la madre sarà inferma, col pannolone, avrà debiti da ogni parte ( perchè comunque ha svenduto l appartamento a pochissimo ed è per natura spendacciona) e nessuno verrà in suo soccorso!
Scusi lo sfogo.
 

ita.user

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Esatto la legge italiana è folle e paranoica.
Ma non nel senso che vorresti tu. Perché superata la maggior età un figlio non dovrebbe più pretendere nulla per legge. E ogni forma di ulteriore mantenimento o aiuto economico dovrebbe essere lasciato alle ragioni d'affetto familiare.
Personalmente sono anche contro le eredità legittime che il nostro diritto impone.

Umanamente sono con il tuo ragazzo, perché non deve essere facile sapere di non avere una madre. Ma al suo posto metterei l'orgoglio e la dignità, non chiedendole nulla e ''aspettando il suo cadavere sulla riva del fiume''. Fare la guerra, come vorrebbe, potrebbe solo costargli inutilmente soldi in avvocati.
 

Claudia92

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Esatto la legge italiana è folle e paranoica.
Ma non nel senso che vorresti tu. Perché superata la maggior età un figlio non dovrebbe più pretendere nulla per legge. E ogni forma di ulteriore mantenimento o aiuto economico dovrebbe essere lasciato alle ragioni d'affetto familiare.
Personalmente sono anche contro le eredità legittime che il nostro diritto impone.

Umanamente sono con il tuo ragazzo, perché non deve essere facile sapere di non avere una madre. Ma al suo posto metterei l'orgoglio e la dignità, non chiedendole nulla e ''aspettando il suo cadavere sulla riva del fiume''. Fare la guerra, come vorrebbe, potrebbe solo costargli inutilmente soldi in avvocati.
I costi degli avvocati non sono un problema, dato che suo zio lo è ed è completamente dalla sua parte. Le faremo guerra stretta. Non capisco proprio il tuo punto di vista sinceramente, tra l altro spiegami che differenza c è tra un ragazzo di 17 anni e mezzo e uno di 18? Considera che a 18 anni sei ancora alle superiori.
Vorrei vedere chiunque venire sfratto a vent anni dire che la legge italiana è pazza perchè un figlio non può pretendere di vivere nella casa dove è nato. Mah. E la stessa cosa vale se per esempio in quella casa ci vivesse un anziana non autosufficiente. Io non trovo giusto che chi possiede la casa possa decidere di punto in bianco di venderla e lasciare chi ci viveva prima senza nulla.
Deduco che tu abbia più di 50 anni e sia senza figli...i tempi sono cambiati, non siamo più 40 anni fa dove per lavorare vogliono la licenza media, ormai chiedono lauree, master, dottorati, esperienza, anche per pulire le scale.
Ripeto, vorrei vedere lei al nostro posto.
Saluti.
 

Rosa1968

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Beh però qualcosa si può fare con le buone. Capire quanto dei soldini investe nell'altra casa con il compagno in modo da salvaguardare il futuro.
Qui c'è il terzo che va disciplinato e secondo me un colloquio con un avvocato lo farei per salvaguardare il danaro preso dalla vendita. Vero che in questa vicenda sono tutti grandi e vaccinati ma abbiamo già dei comportamenti precedenti che danno un quadretto non roseo.
Ora se i nonni hanno donato alla figlia un immobile e questa figlia a sua volta ha un figlio tutto ciò che andrà a fare dovrà comunque salvaguardare il figlio soprattutto se pensiamo che il compagno potrebbe avere altri figli.
Manda il tuo fidanzato dall'avvocato.
 

Claudia92

Nuovo Iscritto
Professionista
Beh però qualcosa si può fare con le buone. Capire quanto dei soldini investe nell'altra casa con il compagno in modo da salvaguardare il futuro.
Qui c'è il terzo che va disciplinato e secondo me un colloquio con un avvocato lo farei per salvaguardare il danaro preso dalla vendita. Vero che in questa vicenda sono tutti grandi e vaccinati ma abbiamo già dei comportamenti precedenti che danno un quadretto non roseo.
Ora se i nonni hanno donato alla figlia un immobile e questa figlia a sua volta ha un figlio tutto ciò che andrà a fare dovrà comunque salvaguardare il figlio soprattutto se pensiamo che il compagno potrebbe avere altri figli.
Manda il tuo fidanzato dall'avvocato.
Grazie mille per la risposta. Si stiamo già provvedendo con l avvocato, per fortuna ne ha uno in famiglia che lo aiuterà come meglio può.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Se non ci sono clausole particolari nella donazione non vedo come si possa fare qualcosa, ma non sono del mestiere sono curioso di sapere cosa ne pensa un legale.
Anche sul mantenimento per il figlio sono portato a pensare che si sia fuori range.

Se ne riparlerà quando la madre sarà inferma, col pannolone, avrà debiti da ogni parte ( perchè comunque ha svenduto l appartamento a pochissimo ed è per natura spendacciona) e nessuno verrà in suo soccorso!
Scusi lo sfogo.

E' successo qualche generazione fa nella mia famiglia.
Una madre che da giovane aveva messo i figli in collegio per fare la bella vita che poi si lamentava di essere stata messa in ospizio da vecchia.
La faccia tosta a questi individui non manca certo...
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
che poi si lamentava di essere stata messa in ospizio da vecchia.
Oggi non avrebbe lo stesso effetto.

Oggi siamo quasi tutti destinati a finire i nostri giorni in una casa per anziani: e le tariffe sono tutt'altro che trascurabili; per ironia della sorte i figli e parenti prossimi saranno pure chiamati a contribuire alle spese nel caso il ricoverato non avesse fondi sufficienti.

Quindi auguro al giovanotto che la madre almeno economicamente vada a sistemarsi, per non subire al danno anche le beffe.
 

ita.user

Membro Attivo
Professionista
Considera che a 18 anni sei ancora alle superiori.

Per la legge sei adulto.

Vorrei vedere chiunque venire sfratto a vent anni dire che la legge italiana è pazza perchè un figlio non può pretendere di vivere nella casa dove è nato.

È solo una pretesa.

Io non trovo giusto che chi possiede la casa possa decidere di punto in bianco di venderla e lasciare chi ci viveva prima senza nulla.

Quindi essere proprietari secondo te non conta nulla. Un giorno potresti trovarti al lato opposto.

Deduco che tu abbia più di 50 anni e sia senza figli...i tempi sono cambiati, non siamo più 40 anni fa dove per lavorare vogliono la licenza media, ormai chiedono lauree, master, dottorati, esperienza, anche per pulire le scale.

Deduci male. E tutto quello che hai riportato non serve per trovare un lavoro qualunque, basta il diploma.

Ho la mia idea su questa vicenda e penso che madre e figlio per arrivare a tanto siano degni l'uno dell'altra. Teste cocciute disposte ad odiarsi. Andate pure avanti con gli avvocati e con ciò che, forse, ne ricaverete. Buona giornata.
 

Avv Luigi Polidoro

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Concordo con @ab.qualcosa con un'unica precisazione: a 26 anni il figlio potrebbe ancora chiedere alla madre di essere mantenuta (e qualora il Giudice non ravvisasse alcun profilo di colpa del figlio nella mancata autosufficienza, la madre sarà tenuta a mantenerlo anche se priva di reddito).
In alternativa, il figlio potrebbe richiedere gli alimenti (dimostrando il proprio stato di bisogno, ma in questo caso le condizioni economiche della madre sono rilevanti e potrebbero far escludere l'obbligo nei confronti del figlio).
Si tratta di due istituti diversi:
1) il mantenimento consegue ad uno dei doveri principali connessi alla genitorialità, quindi deve essere assolto sempre e comunque dalla madre e dal padre senza alcuna possibile esimente. Presuppone la non autosufficienza del figlio e l'assenza di colpa in tale dipendenza economica.
2) Gli alimenti vengono invece pagati quando uno dei più stretti familiari dimostra di versare in caso di bisogno. Se la madre è priva di reddito, il giudice non potrà condannarla al versamento perché lei stessa potrebbe richiederli al figlio.
 

ita.user

Membro Attivo
Professionista
1) il mantenimento consegue ad uno dei doveri principali connessi alla genitorialità, quindi deve essere assolto sempre e comunque dalla madre e dal padre senza alcuna possibile esimente. Presuppone la non autosufficienza del figlio e l'assenza di colpa in tale dipendenza economica.

Esulando da questo caso specifico, mi viene da ridere quando si parla di diritto italiano e dei suoi contorsionismi. Cosa vuol dire "assenza di colpa in tale dipendenza economica" ? Tutto può essere assenza di colpa. Anche restare all'università 10 anni, oppure fare colloqui in modo diciamo "hobbystico", oppure "inseguire i propri sogni"... Quindi? Bisogna tenersi in casa anche il quarantenne in cerca di sogni, di realizzazione professionale e mantenerlo? o ci sono dei paletti all'interpretazione di questa assenza di colpa?
 

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