Testarossa123

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Salve a tutti, vi ringrazio innanzitutto per l'attenzione. Vi spiego la questione. 2 mesi fa un'agenzia ci ha proposto un appartamento che rispondeva alle nostre esigenze. L'appartamento in questione é ancora di proprietà di una ditta costruttrice e l'agenzia ci ha detto che l'atto nei confronti del futuro proprietario e eventuale futuro nostro padrone di casa sarebbe stato fatto entro il 31 ottobre. La situazione non ci convinceva molto ma L'agenzia ha insistito molto che facessimo la proposta prima che venisse fatto l'atto, convincendoci dicendo che se le clausole della proposta non sarebbero state rispettate avremmo avuto come risarcimento dal futuro padrone dell'appartamento l'ammontare della quota data in garanzia in sede di presentazione della proposta. Abbiamo dunque sottoscritto una proposta con clausola che diceva che il futuro proprietario dichiarava di fare l'atto entro il 31 ottobre. Il proprietario ha controfirmato ma ha poi aggiunto e sottoscritto una postilla in cui dichiarava che l atto sarebbe stato fatto entro il mese di novembre. Noi abbiamo aggiunto una nuova postilla(in cui dichiaravamo di voler entrare nell'appartamento 2 mesi dopo la stipula dell'atto) e controfirmato. Il proprietario non ha controfirmato tale postilla ma per noi non é un grave problema visto che l'attuale proprietaria é disponibile ad accettare un solo mese di preavviso. A questo punto siamo al 21 novembre e le notizie relative alla stipula dell'atto entro novembre non sono incoraggianti, temiamo che ci sia qualcosa sotto. Abbiamo chiamato l'agenzia per chiedere informazioni e abbiamo detto che nel caso in cui l'atto non venga fatto entro il 30 novembre vogliamo riavere indietro il nostro assegno e un pari assegno del proprietario come risarcimento. Loro hanno risposto che ciò non é possibile e che possiamo al massimo andare a strappare la proposta e riprendere il nostro assegno. Il che ci ha fatto molto arrabbiare dato che in sede di firma della proposta ci era stato detto altro. Vorrei quindi chiedervi quale é la verità, cioè possiamo pretendere dal proprietario il risarcimento se non fa l'atto entro il 30 novembre? Se si, chi deve occuparsi di richiedere al proprietario l'assegno, noi o l'agenzia? In che modo possiamo agire per far valere i nostri diritti? Vi ringrazio per la disponibilità e l'attenzione.
 

studiopci

Membro Storico
Salve, la caparra confirmatoria cioè la somma depositata da voi a titolo di buona fede per l'affare, prevede che qualora il contratto non venga rispettato venga restituita la somma versata e l'equivalente a titolo di risarcimento. Affinché ciò avvenga è necessario che la scrittura contrattuale venga redatta secondo precise forme e contenuti e che la somma all'atto del versamento venga imputata con tale forma. Senza leggere la proposta da te sottoscritta non è possibile avere un idea precisa ma, sinceramente, a naso credo che tutto sia stato fatto con molta approssimazione. Consiglio?? Vai a ritirarti l'assegno e scappa.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Stando a quel che hai scritto e mi pare di aver capito, in definitiva hai sottoscritto una proposta che come termine ultimo per sottoscrivere il contratto è il 30 Novembre prossimo, proposta che è stata accettata.
Perciò, se entro il termine del 30 Novembre il proprietario non fosse in grado o non volesse stipulare il contratto di locazione, tu avrai diritto alla restituzione della somma da te versata oltre al suo raddoppio, se detta somma è stata imputata quale caparra.

Se la somma da te versata è materialmente ancora in mano all'agente immobiliare, la prima somma ti deve essere restituita dall'agente, mentre la seconda (il raddoppio per intenderci) dovrai chiederlo tu direttamente al proprietario dell'immobile.
Potrai farlo inviandogli una formale richiesta a mezzo posta raccomandata o PEC.

Se il proprietario dell'immobile non dovesse provvedervi, dovrai farti seguire da un avvocato.
Tuttavia a meno che la somma non sia considerevole, lascierei perdere sia per il tempo che occorrerà per ottenere quanto dovuto, sia perchè si tratterebbe di un'azione che economicamente parlando non vale la pena avviare.
 

Testarossa123

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Vi ringrazio molto per le celeri risposte. La somma in questione é di 800 euro. Da quello che dite dunque non c'é nessuna tutela per il conduttore della proposta. Una cosa davvero spiacevole anche perché avevamo fatto sopra questo immobile dei progetti. Difficilmente riusciremo ad avere nuovamente fiducia di una agenzia immobiliare. Se volete posso inviarvi in privato la proposta in modo che possiate vederla. Qui non posso inviarla dato che ci sono dati sensibili. Grazie mille.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Vi ringrazio molto per le celeri risposte. La somma in questione é di 800 euro. Da quello che dite dunque non c'é nessuna tutela per il conduttore della proposta. Una cosa davvero spiacevole anche perché avevamo fatto sopra questo immobile dei progetti. Difficilmente riusciremo ad avere nuovamente fiducia di una agenzia immobiliare. Se volete posso inviarvi in privato la proposta in modo che possiate vederla. Qui non posso inviarla dato che ci sono dati sensibili. Grazie mille.

Mi dispiace per il tuo disagio e che tu sia pervenuto ad una simile conclusione.
In realtà l'agenzia c'entra ben poco.
Semmai è il proprietario dell'immbile che per difficoltà sue (ritardi per la firma de rogito magari non dipendenti dalla sua volontà) o di altro genere, probabilmente non rispetterà i patti e gli impegni assunti nei tuoi confronti.

La tutela ce l'hai in quanto hai una documentazione che ti mette dalla parte della ragione, tuttavia se il proprietario rifiuterà di raddoppiarti la caparra (se di caparra stiamo parlando), dovrai adire le vie legali.
Tuttavia escluderei l'opportunità di intentare causa per una somma simile, ti costerebbe di più la parcella dell'avvocato di quanto potresti sperare di recuperare.

Se vuoi manda in privato la copia della proposta.
 

Testarossa123

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Purtroppo non posso inviare messaggi privati dato che mi sono iscritto solo oggi sul forum. Di fatto non abbiamo nessun interesse a fare una causa legale per 800 euro, vorremmo avere solo una sorta di tutela per poter rilanciare sentendoci tutelati dato che comunque l'appartamento ci interessa molto e ci stiamo dietro da diverso tempo. Valuteremo se prendere indietro l'assegno, oppure se riformulare la proposta in modo formalmente più chiaro e magari con clausole più stringenti prorogando i tempi di stipula dell'atto. Vi ringrazio per la disponibilità dimostrata, vi terrò aggiornati.
 

studiopci

Membro Storico
Vi ringrazio molto per le celeri risposte. La somma in questione é di 800 euro. Da quello che dite dunque non c'é nessuna tutela per il conduttore della proposta. Una cosa davvero spiacevole anche perché avevamo fatto sopra questo immobile dei progetti. Difficilmente riusciremo ad avere nuovamente fiducia di una agenzia immobiliare. Se volete posso inviarvi in privato la proposta in modo che possiate vederla. Qui non posso inviarla dato che ci sono dati sensibili. Grazie mille.
Partendo dal presupposto che le tutele giuridiche, sebbene previste e presenti, sono da valersi in tribunale, non è giusto dire che non esistono tutele per il conduttore, anzi diciamo che per certi versi esiste, almeno giuridicamente, una tutela più forte per il conduttore rispetto il locatore. Il discorso è semplice, se gli atti vengono redatti in maniera errata o non prevedono tutele, la colpa non è del contratto ma risiede nella redazione errata. Sarebbe come dire: " questa pistola non è precisa, spara storta... se non sai sparare la colpa è tua, con questo non voglio assolutamente dire che hai sbagliato nel firmare quella proposta ma è probabile ( ripeto secondo quello che riporti ) che non si sia stata redatta bilanciando le garanzie. Senza ascrivere responsabilità a nessuno, altrimenti non ne usciremmo e visto che nella sostanza il locatore sembra essere poco incline all'assunzione di determinati doveri, mi sono permesso di uscire da questa situazione che in partenza è nata male.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
A me pare che l'assegno non sia stato versato.

Atteso che il futuro proprietario non ha ancora nemmeno il titolo per farlo.

Se le cose stanno cosi', come pare evidente, non si comprende quale caparra doppia si voglia pretendere.

La questione dunque, si puo' configurare, come fosse una semplice prassi prenotativa.
Diffusissima pure nell'ambito della compravendita.

Per questo fine, meglio sarebbe stato, avanzare una somma piu esigua.

Se l'alloggio interessa e non vi sono particolari urgenze meglio lasciare le cose come stanno.
In attesa che il proprietario acquisisca il titolo.
Per poi procedere col contratto.

Su questa scorta, non si rilevano particolari condotte dolose dell'intermediario, considerando che pure lui, ha tutto l'interesse che il negozio si concluda come si deve.
Cosi' da maturare il suo diritto al compenso.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
a caparra confirmatoria cioè la somma depositata da voi a titolo di buona fede per l'affare, prevede che qualora il contratto non venga rispettato venga restituita la somma versata e l'equivalente a titolo di risarcimento

Se viene incassata.

Senza avere il titolo per incassarla sara' difficile che cio' sia avvenuto.

Diversamente se aveva il titolo procedevano col contratto.
 

Testarossa123

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
A me pare che l'assegno non sia stato versato.

Atteso che il futuro proprietario non ha ancora nemmeno il titolo per farlo.

Se le cose stanno cosi', come pare evidente, non si comprende quale caparra doppia si voglia pretendere.

La questione dunque, si puo' configurare, come fosse una semplice prassi prenotativa.
Diffusissima pure nell'ambito della compravendita.

Per questo fine, meglio sarebbe stato, avanzare una somma piu esigua.

Se l'alloggio interessa e non vi sono particolari urgenze meglio lasciare le cose come stanno.
In attesa che il proprietario acquisisca il titolo.
Per poi procedere col contratto.

Su questa scorta, non si rilevano particolari condotte dolose dell'intermediario, considerando che pure lui, ha tutto l'interesse che il negozio si concluda come si deve.
Cosi' da maturare il suo diritto al compenso.
Si infatti ho scritto qui per capire come stanno davvero le cose. L'unico dolo dell'agenzia é stato il fatto di averci convinto a firmare la proposta dicendoci che in caso di inadempienza avremmo avuto diritto a questo risarcimento anche se non era vero. Ovvio c'é stata la nostra ingenuità ad avergli creduto però credo che l'intermediario serio debba essere di supporto senza dire falsità. Io nel mio lavoro non racconto fandonie per ottenere gli obiettivi....
 

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