Scintilla

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
qui il costruttore era tenuto alla restituzione della caparra....
Ahhh quindi dovrebbe ridarmi i soldi? Insomma non sono io inadempiente che non ho rinnovato facendo sembrare così che rinnuncio all’aquisto. L’agenzia ha detto che siamo noi inadempienti nel
Momento che non abbiamo rinnovato
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ahhh quindi dovrebbe ridarmi i soldi? Insomma non sono io inadempiente che non ho rinnovato facendo sembrare così che rinnuncio all’aquisto. L’agenzia ha detto che siamo noi inadempienti nel
Momento che non abbiamo rinnovato
qui non si stanno attaccando al rinnovo secondo me ma al fatto che entro un termine avresti dovuto comunicare l'avveramento della condizione oppure, finchè non ci scrivi che tipo di clausola hai sottoscritto, il vedo lo scheletro della clausola risolutiva.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
L’immobi era pronto per essere abito.

Ciao Scintilla,

Ovviamente l'immobile era ultimato.

Diversamente la banca non avrebbe avanzato nella procedura di finanziamento.

Un pignoramento non e' la fine del mondo.

Gravano diffusamente sulle case di milioni di italiani e non solo.

Che questo, sia pervenuto nel momento di un trasferimento, e' un fatto assolutamente fisiologico.

Il pignoramento grava appunto, perche' con il suo effetto, il proprietario non possa dileguarsi con il ricavato della vendita, senza prima aver ottemperato ad un credito dovuto.

In presenza di un pignoramento , ma pure se ce ne fossero cinque, si puo' procedere con il compromesso.
Mentre al rogito, solo quando di quei gravami, se ne avra' notizia di estinzione da parte di quell'autorita' giudiziaria, che l'aveva emesso per il tramite di un soggetto creditore.

Che potrebbe anche essere un semplice fornitore ormai stufo di rinvii dlle proprie spettanze.

Le banche non si scandalizzano minimamente.
Restando pronte a finanziare i propri clienti.

Senza esitare, agendo nello stessa maniera che stai vedendo, qualora nel futuro si vedesse costretta, ad una riscossione coatta nei tuoi confronti.

Se non esistessero le procedure, ci sarebbero montagne di cadaveri di cattivi pagatori, acattastati sui bordi delle strade, da tanta che e' la gente che non puo' pagare il mutuo o piu in generale, che non riesce a far fronte ai propri impegni.

Detto questo, e' inutile barcamenarsi sulle clausole sospensive o scadenze espresse, per cercare di retrocedere dal contratto.

Se il costruttore ha ricevuto un pignoramento significa che e' insolvente.

Se si e' fatto pignorare ogni suo alloggio, per un valore di centinaia di migliia di euro, restituirti i tuoi diecimila e' l'ultimo dei suoi problemi.
Un problema talmente piccolo da non riuscire a vederlo.

Ecco che se e' inutile pensare a retrocedere, meglio faresti invece, ad attivarti per proseguire il tuo acquisto.
Ancor di piu, se l'immobile si trova finito e magari conforme, per come doveva essere trasferito.

Andando a trattare con quei creditori.

Non e' affatto escluso, che in queste circostanze, si possa pure conseguire un buon affare.

Solo alla morte non c'e' soluzione.
I crediti e debiti si estinguono.

Un debito scaduto non conta un fico secco.
 
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Scintilla

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ciao Scintilla,

Ovviamente l'immobile era ultimato.

Diversamente la banca non avrebbe avanzato nella procedura di finanziamento.

Un pignoramento non e' la fine del mondo.

Gravano diffusamente sulle case di milioni di italiani e non solo.

Che questo, sia pervenuto nel momento di un trasferimento, e' un fatto assolutamente fisiologico.

Il pignoramento grava appunto, perche' con il suo effetto, il proprietario non possa dileguarsi con il ricavato della vendita, senza prima aver ottemperato ad un credito dovuto.

In presenza di un pignoramento , ma pure se ce ne fossero cinque, si puo' procedere con il compromesso.
Mentre al rogito, solo quando di quei gravami, se ne avra' notizia di estinzione da parte di quell'autorita' giudiziaria che l'aveva emesso per il tramite di un soggetto creditore.

Le banche non si scandalizzano minimamente.
Restando pronte a finanziare i propri clienti.

Senza esitare, agendo nello stessa maniera che stai vedendo, qualora nel futuro si vedesse costretta, ad una riscossione coatta nei tuoi confronti.

Se non esistessero le procedure, ci sarebbero montagne di cadaveri di cattivi pagatori, acattastati sui bordi delle strade, da tanta che e' la gente che non puo' pagare il mutuo o piu in generale, che non riesce a far fronte ai propri impegni.

Detto questo, e' inutile barcamenarsi sulle clausole sospensive o scadenze espresse, per cercare di retrocedere dal contratto.

Se il costruttore ha ricevuto un pignoramento significa che e' insolvente.

Se si e' fatto pignorare ogni suo alloggio, per un valore di centinaia di migliia di euro, restituirti i tuoi diecimila e' l'ultimo dei suoi problemi.
Un problema talmente piccolo da non riuscire a vederlo.

Ecco che se e' inutile pensare a retrocedere meglio faresti ad attivarti per proseguire il tuo acquisto.
Andando a trattare con quei creditori.

Non e' escluso che in queste circostanze si possa pure conseguire un buon affare.

Solo alla morte non c'e' soluzione.
I crediti e debiti si estinguono.

Un debito scaduto non conta un fico secco.
Grazie.... pfff ma dopo quasi 3 anni e i cambiamenti nella mia vita, chi la vuole più quella casa. Manco sarei più in grado di farmi erogare il mutuo di nuovo. Le
Condizioni lavorare sono cambiate. Io voglio solo riprendermi i miei 10 mila e non vedere mai più quella faccia brutta. Sparire lontano da sto paese deludente.
Quindi mi date qualche speranza insomma, per lo meno legalmente perche che lui abbia tutto bloccato ora si sa.
 

angy2015

Membro Assiduo
la situazione è tale che difficilmente il costruttore renderà la caparra senza un'azione legale e per intentarla ci vorranno dei soldi che occorre valutare bene se valga la pena di sborsare sia in base al valore dei beni disponibili in rapporto ai debiti con privilegio ma anche chiarendo bene se non ci sono state mancanze da parte dell'acquirente nell'ottemperare le scadenze.
Io quando non ho ricevuto comunicazione scritta di rinuncia all'acquisto da parte dell'acquirente con sospensiva per mutuo ho fatto scrivere dall'avvocato sia a lui che all'agenzia invitando a stipulare il compromesso o notificarmi la rinuncia e finalmente mi è arrivata la lettera di rinuncia. Penso sia una cosa superflua ma non si sà mai. Nel caso in questione la situazione è un pò più complessa e ci vuole un'avvocato bravo e magari anche onesto, cosa rara.
Mi permetto di dissentire con Piersilvio sul fatto che la banca concede il mutuo anche se il costruttore ha dei pignoramenti. I pignoramenti di un costruttore non sono trattati come quelli di un privato che stà vendendo per mancanza di liquidità e ha saltato qualche rata di mutuo e Equitalia.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
. I pignoramenti di un costruttore non sono trattati come quelli di un privato

..e Perche'..?
Sono pignoramenti di una qualita' diversa..?
Sono stati emessi con procedure diverse da quelli dei privati...?

C'e' qualche differenza, tra stralciare un debito di un privato, piuttosto che quello di un costruttore.. ?
Assolutamente no.

Una procedura di pignoramento puo' essere avanzata da chiunque vanti un credito.
Privato o non.

Anche l'elettricista e o l'idraulico, incaricato dalla societa' costruttrice, che vanta un credito per delle prestazioni fatte e non ottemperate, puo' agire per il tramite di un pignoramento.
Pure se fosse socio della societa' costruttrice.
Circostanza che pure non accade di rado.

Se fosse vero quanto sostieni e cioe' che un pignoramento subito da una societa' costruttrice, non possa essere debellato, le banche non riuscirebbero a riprendersi i loro soldi, vendendo e finanziando verso clienti piu solvibili.
Solo perche' un semplice pinco pallino qualsiasi ha emesso un decreto ingiuntivo avverso al costruttore.
 
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mattew82

Membro Attivo
Privato Cittadino
In questa vicenda dove sarà davvero un'impresa quasi impossibile recuperare i soldi ci sono stati tre errori iniziali che però passano in secondo piano rispetto alle problematiche del costruttore. Il primo errore è stato da parte dell'agenzia che, in presenza di una sospensiva per il mutuo, ha consegnato l'assegno al crostruttore permettendone l'incasso, il secondo è quello appunto del costruttore che l'ha incassato e il terzo è stato il tuo che non hai comunicato prima della scadenza della proposta la non accettazione del mutuo. In tutto ciò spunta fuori il pignoramento degli immobili del costruttore che di fatto ostacola il passaggio di proprietà. Come qualcuno ha già detto inoltre se foste andati al preliminare, ai sensi del D.Lgs 122/2005 o ex L210 che dir si voglia, il costruttore doveva rilascarti una fideiussione a garanzia della restituzione degli acconti versati (caparra esclusa) qualora l'immobile non venga consegnato per grave crisi del costruttore (visto il caso in questione presumo che i fornitori chiederanno, prima o poi, il fallimento dello stesso). Comunque non sarà facile recuperare i soldi.
 

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