n3m3six78

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Sotto i 100000 euro i soldi sono garantiti dallo stato , nessuno può prenderli all'infuori dell'intestatario . Investire nel mattone oggi per affittare è molto rischioso e stupido. Il deprezzamento dell'immobile è certo e continuo . La casa è tassata e sarà tassata sempre di più perché è una fonte di soldi sicura per lo stato . Un eventuale prelievo forzoso sarà comunque inferiore ai rischi o alle tasse che pagherai acquistando un immobile . Il mattone non è un bene rifugio e non è più considerato un investimento (oltre alla prima casa per abitarci , forse).valuta bene e nel dubbio lascia i soldi in banca dove alla peggio ci sono conti che pagano anche lo 0.4 % lordo di interessi. Dove i soldi sono "spariti" erano investiti e non depositati sul conto corrente. Bisogna stare attenti e non essere avidi nella vita , se cerchi grossi profitti devi anche prevedere di perdere tutto.
 

Pumix

Membro Attivo
Privato Cittadino
il mio discorso è che è già prima casa ed abitazione principale, ma essendo subentrati imprevisti che mi limitano nell'utilizzo della medesima, mi trovo costretto a concederne il godimento a terzi tramite affitto o tramite vendita, salvo trasformarla in un deposito di ragnatele.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
non sono sicuro di avere capito.
se uno a un certo punto non ti paga più, l'eventuale intermediario c'entra fino a un certo punto....
terrorismo significa che con l'avvento di Monti sembrava che gli immobili fossero tutti da abbattere e stracaricati di tasse

Tutto vero, e tutto relativo.

Sul 6-7% il tuo ragionamento può tornare.
Quanto ai 400 €/mese dipende da città a città: se l'offerta è abbondante (ed in certi comuni lo è, specie se per motivi elettorali si sono concessi PdC che hanno raddoppiato i volumi abitativi in un paio d'anni), 400-450 € è il tipico canone di un alloggio di 100 mq (non incide molto che sia recentissimo o datato).
Il prezzo di acquisto si aggira attorno ai 1300 €/mq: il rendimento lordo è quindi al 4%.

Io propendo per ritenere che chi ha in carico immobili acquisiti/ereditati molti anni fa, continua ad ottenere un discreto rendimento conservando il capitale.

Acquistare oggi per mettere a reddito, richiede molta attenzione.

Gli immobili non sono liquidabili in quattro e quattrotto: chi ha comprato evidentemente non era interessato a mantenerli liquidi, e quindi propenderà per la locazione.
Probab viviamo in realtà immobiliari molto diverse. Per un 100mq da me ci vuole almeno il 50% in piu. A 400euro affitti mono/bilocali che paghi 70/80000euro.

Scusate mi spiegate dopo quanto tempo si guadagna dopo l'acquisto di un immobile?
cosa vuol dire guadagnare dopo l'acquisto di un immobile?
 

n3m3six78

Membro Assiduo
Privato Cittadino
A mestre vedo solo invenduto , costruttori falliti e tempi medi 4 mesi. Niente lavoro , niente ripresa , niente aumento dei prezzi delle case. Dovreste uscire dai forum perché fuori il mondo è molto diverso . Prezzi medi in lieve e continua discesa ed una marea di immobili ben tenuti ma invenduti da anni...
 

Pumix

Membro Attivo
Privato Cittadino
ah si? E quando di preciso?
io noto che quelli che avevano assoluta e urgente necessità di vendere (per mutui insoluti ad esempio) stanno scomparendo (o hanno venduto, o l'immobile è andato in asta ma quello è un mercato a sè).
Rimane chi vuole vendere magari per diverse esigenze organizzative, ma non è disposto a perderci tanto.
Attenzione, non dico che ci sia un'impennata al rialzo, ma una cauta stabilizzazione dei prezzi mi pare di vederla.
Gioca forse a favore di ciò il fatto che il "nuovo" ha prezzi improponibili per i più e che i costruttori non sono disposti a scontare più di tanto. Poi, io parlo per la mia zona, ogni posto è un mercato a sè.
 

Slartibartfast

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Diciamo che in generale la discesa si è fatta meno ripida. Chi non ha fretta e voglia di abbassare e quindi non vende, semplicemente non fa parte del mercato ma del "rumore".
Una caratteristica di questo momento, infatti, è che ci sono molte case che sono in vendita da anni con aggiustamenti di prezzo minimi che le tengono sempre fuori mercato.
Visto da fuori sembrerebbe un mercato stagnante e con prezzi stabili, mentre invece è un mercato anche vivace alle volte, con prezzi in discesa.
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
io noto che quelli che avevano assoluta e urgente necessità di vendere (per mutui insoluti ad esempio) stanno scomparendo (o hanno venduto, o l'immobile è andato in asta ma quello è un mercato a sè).
Rimane chi vuole vendere magari per diverse esigenze organizzative, ma non è disposto a perderci tanto.
Attenzione, non dico che ci sia un'impennata al rialzo, ma una cauta stabilizzazione dei prezzi mi pare di vederla.
Gioca forse a favore di ciò il fatto che il "nuovo" ha prezzi improponibili per i più e che i costruttori non sono disposti a scontare più di tanto. Poi, io parlo per la mia zona, ogni posto è un mercato a sè.

tu sai che, con la nuova normativa imposta da BCE, le banche avranno tutto interesse a liberarsi delle sofferenze, anche a prezzi da ultimo giorno di saldo (si parla di 7-8% del nominale).
una volta che le varie società specializzate in recupero crediti le avranno comprate e saranno entrate in possesso degli immobili, credi si faranno grandi scrupoli a venderle al 15/20?
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Domanda mal posta e risposte piuttosto astratte.

Sbaglio o il rendimento dipende dal prezzo di carico dell'immobile?

Un rendimento del 2-4 % sul prezzo di acquisto attuale, potrebbe significare un rendimento molto più ridotto se consideriamo immobili acquistati 10 anni fa.

In effetti mi riferivo al valore immobiliare attualizzato, parlando del 2%-4% e limitatamente alla mia zona (provincia di Rimini).
 

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