Rama-21

Membro Junior
Privato Cittadino
Fermo restando che formalmente non avendo ricevuto alcuna accettazione la proposta è decaduta ,e da li ci sta pensando il tuo avvocato....faccio presente che trattenere le somme integra appropriazione indebita. Un altro spunto di riflessione , andare in contenzioso comporta per il venditore l iscrizione della causa sull immobile che rimarrebbe bloccato per ovvie ragioni, pertanto riterrei che ragionevolmente dovrebbe esservi un punto di caduta e il venditore molli la presa.
Il telegramma non l hai ricevuto questo deve essere certo, non è che poi il tuo Avvocato si ritrova tra i piedi la consegna delle Poste,

A latere, tutti disquisite su una variazione catastale, che date scontata , ma manca sempre il riscontro col progetto di costruzione approvato ....esistono anche i locali chiusi inaccessibili ed in tal caso se fosse stato reso accessibile inglobandolo costituisce un abuso non sanabile.

Potresti scrivermi di più su questo aspetto? Vorrei capirne di più in modo da poterlo utilizzare al nostro fine. Grazie
 

Rudyaventador

Membro Attivo
Professionista
Non sono d'accordo, se io Ti mando via pec o per raccomandata non mi occorre la firma. In oltre per logicità e la legge spesso è logica e di buon senso in quanto anche i giudici sono persone pensanti e non robot. Con questo voglio dire che un giudice difronte a queste affermazioni e fatti non potrà che giudicare il contratto valido e quindi non essendo un terreno fertile non glielo consiglierei affatto.

Premesso che sono Avvocato quindi non parlo per opinioni ..
PEC e o Raccomandata attesta la ricezione ed è altra cosa poichè sempre sottoscritta è ( o nel testo della pec o via ar o con sottoscrizione o nota accompagnatoria ) altrimenti da cosa si evince che la proposta sia accettata? Nel caso esposto non si parla di prove in merito all'accettazione che è stata comunicata verbalmente , anzi anticipata verbalmente ma poi non pervenuta.

Nel merito ho risposto alla tua ipotesi , se ho ben capito , che da una visita si faccia conseguire una conseguenza , e non vedo prove sugli antefatti.

La logica nel processo deve riguardare una prova o indizi precisi gravi e concordanti.
Tu hai esposto un ipotesi di prova logica cosi si chiama , ma la prova logica presuppone di provare gli antefatti altrimenti non è abilitata.

Il convincimento del Giudice in base a meri indizi può esservi solo quando è ammessa la sua valutazione su base equitativa ed alcune eccezioni ( es lavoro) , altrimenti deve motivare in base ad un insieme probatorio.
 

Bruno2301

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Premesso che sono Avvocato quindi non parlo per opinioni ..
PEC e o Raccomandata attesta la ricezione ed è altra cosa poichè sempre sottoscritta è ( o nel testo della pec o via ar o con sottoscrizione o nota accompagnatoria ) altrimenti da cosa si evince che la proposta sia accettata? Nel caso esposto non si parla di prove in merito all'accettazione che è stata comunicata verbalmente , anzi anticipata verbalmente ma poi non pervenuta.

Nel merito ho risposto alla tua ipotesi , se ho ben capito , che da una visita si faccia conseguire una conseguenza , e non vedo prove sugli antefatti.

La logica nel processo deve riguardare una prova o indizi precisi gravi e concordanti.
Tu hai esposto un ipotesi di prova logica cosi si chiama , ma la prova logica presuppone di provare gli antefatti altrimenti non è abilitata.

Il convincimento del Giudice in base a meri indizi può esservi solo quando è ammessa la sua valutazione su base equitativa ed alcune eccezioni ( es lavoro) , altrimenti deve motivare in base ad un insieme probatorio.
Cioè a dire se io ti dico faccia a faccia con la proposta in mano, "il venditore ha accettato la tua proposta, controfirmamela" e tu mi rispondi "non te la firmo" questa non sarebbe una prova? e qundi non possiamo provare mai nulla? cioè se le dichiarazioni e i fatti sono questi con comporterebbero prova davanti ad un giudice? questo mi stai dicendo?
 

Rudyaventador

Membro Attivo
Professionista
Cioè a dire se io ti dico faccia a faccia con la proposta in mano, "il venditore ha accettato la tua proposta, controfirmamela" e tu mi rispondi "non te la firmo" questa non sarebbe una prova? e qundi non possiamo provare mai nulla? cioè se le dichiarazioni e i fatti sono questi con comporterebbero prova davanti ad un giudice? questo mi stai dicendo?
No se si rifuta di firmare per ricevuta , gliela mandi via raccomandata ar , cosi provi che ne ha avuta conoscenza dell accettazione.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Grazie davvero a tutti. Ciascuno di voi è di aiuto! Ultima novità è che ieri sera mio marito ha risposto al mio cellulare riconoscendo il numero agenzia, in un momento di mia assenza, ed era l'agente immobiliare. Con tono apparentemente dimesso ha detto che c'erano i venditori in agenzia e che vorrebbero parlarmi, che è stata fatta una proposta, etc. Mio marito ha detto solo "riferirò". Noi siamo quasi convinti che vogliano farci andare nella tana del lupo per poi dirci che dobbiamo dare i soldi all'agenzia e che dobbiamo dare al venditore i 10.000 di ulteriore anticipo. è ovvio che iniziano ad avere paura e non vogliono spendere soldi per l'avvocato. Noi ragionando non vorremmo andare nella tana del lupo ma eventualmente far parlare il venditore col nostro avvocato. Che ne dite?
Che prima di far intervenire l’avvocato io andrei a sentire cosa ti vogliono proporre:
magari ( e il tono dimesso è un segnale) vi vogliono dire che dovete trovare un modo per chiudere la faccenda, avendo compreso di essere in torto, e che, se andate in causa, tutti dovrete attendere a lungo, ma la casa “bloccata” ce l’avranno loro.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
( sembra da come scrive che l ampliamento sia tramite l apertura di un locale chiuso non accessibile e magari di proprieta anche condominiale magari)

Non so perchè tu abbia presunto questo, ma non è così, è semplicemente lo spostamento di una zona d'uso.

I vani inferiori ai 9 mq sono da sempre definiti catastalmente "studio", o "guardaroba".

Non vedo perchè abbiate paura di "andare nella tana del lupo", dal momento che siete voi dalla parte della ragione.
Andate tranquillamente, spiegate le ragioni per cui debbono sanare e fate capire ai proprietari (che non sono gli unici a pensarla così...) che le leggi sono cambiare dal 2010 in avanti e i notai non rogitano nel caso in cui ci siano delle difformità.

I mq presenti in visura catastale non sono una difformità, dal momento che anche il catasto li calcola sulle planimetrie, che spesso non sono in scala, ma modificarli (se effettivamente sono sbagliati) è una stupidaggine.
 

manucris

Membro Junior
Agente Immobiliare
I vani inferiori ai 9 mq sono da sempre definiti catastalmente "studio", o "guardaroba".

Non vedo perchè abbiate paura di "andare nella tana del lupo", dal momento che siete voi dalla parte della ragione.
Andate tranquillamente, spiegate le ragioni per cui debbono sanare e fate capire ai proprietari (che non sono gli unici a pensarla così...) che le leggi sono cambiare dal 2010 in avanti e i notai non rogitano nel caso in cui ci siano delle difformità.

I mq presenti in visura catastale non sono una difformità, dal momento che anche il catasto li calcola sulle planimetrie, che spesso non sono in scala, ma modificarli (se effettivamente sono sbagliati) è una stupidaggine.

Stessissimo pensiero, da una professionista come te, per me è un complimento;):D
 

Rudyaventador

Membro Attivo
Professionista
Non so perchè tu abbia presunto questo, ma non è così, è semplicemente lo spostamento di una zona d'uso.

I vani inferiori ai 9 mq sono da sempre definiti catastalmente "studio", o "guardaroba".

Non vedo perchè abbiate paura di "andare nella tana del lupo", dal momento che siete voi dalla parte della ragione.
Andate tranquillamente, spiegate le ragioni per cui debbono sanare e fate capire ai proprietari (che non sono gli unici a pensarla così...) che le leggi sono cambiare dal 2010 in avanti e i notai non rogitano nel caso in cui ci siano delle difformità.

I mq presenti in visura catastale non sono una difformità, dal momento che anche il catasto li calcola sulle planimetrie, che spesso non sono in scala, ma modificarli (se effettivamente sono sbagliati) è una stupidaggine.

Riterrei che dietro una difformità catastale rispetto allo stato di fatto, non di rado nascondono difformità nel titolo edilizio , quali ad esempio varianti in costruzione non approvate dal ufficio edilizio . Io non liquiderei cosi che possa trattarsi si un errore catastale seppur non escludendolo, non possiamo saperlo.

Che il catasto mediamente e largamente recepisca la situazione edilizia del immobile conveniamo, tuttavia rimane sempre un documento fiscale e non edilizio.

Io consiglierei sempre di verificare il titolo edilizio e correlato progetto, cosi come le sanatoria da condono , verificarne sempre il fascicolo.

Un bravo tecnico , pur presentando un accesso agli atti , che potrebbe essere lungo specie nelle grandi città , informalmente riesce ad ottenere tali informazioni senza una ufficialità certificatoria .


Poi so bene che gran parte degli immobili , specialmente gli appartamenti , passano di mano solo con la verifica catastale, e poi non spesso ma neanche cosi raro emergono amare sorprese.

Si sta acquistando un immobile con cifre non di poco conto per le tasche relative di chiunque , e non una roulotte.
 

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