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Utente Cancellato 67606

Ospite
Ci sono comunque ( e lo so per certo) persone che hanno venduto a prezzo di convenzione e ovviamente, non sono speculatori.
Ciao Bagudi, ma che tu sappia questo è avvenuto anche a Roma? Perchè da quanto mi pare di capire, da Roma Nord a Roma Sud, da Roma Est a Roma Ovest passando per Roma Centro, nessuno ha venduto a PMC negli anni.

Forse ora, visto che hanno capito da oggi che “non staremo a guardare” si renderanno conto che sarebbe imeglio intraprendere “anche” una strada comune per un condono o una sanatoria!!!
Noi, per ora ci difendiamo, ma valutiamo proposte collettive se ritireranno le loro ignobili denunce!!!!
@disperata70 bene, adesso avete il vostro comitato, però avreste dovuto fondarlo molto prima.

La cosa che a me lascia sconcertato è che i veri responsabili, a quanto pare, non arriveranno a pagarla mai. In questo momento ci troviamo in una condizione di diritto completamente sbilanciato dove alla fine a rimetterci è l'ultima ruota del carro (acquirente + venditore). Trovo anche imbarazzante che non ci si possa rivolgere al tribunale Europeo visto che siamo ostaggi delle nostre istituzioni: ma a noi (poveri) cittadini chi cavolo ci salva dallo Stato Italiano? Le "istituzioni" stanno facendo fronte comune (o cartello?) contro noi cittadini e siamo inermi...
 
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Hal75

Membro Junior
Agente Immobiliare
Scusa ma quale vostro bel comitato da fare prima.... di cosa? Le richieste sono partite in questo periodo.. i venditori hanno saputo solo con le lettere degli avvocati il problema dei prezzi imposti!! Comitati preventivi su situazioni sconosciute sono un po' difficili da creare! Ma!!!
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Non mi sembra che le situazioni siano state così sconosciute dal momento che la sentenza è del 2015 e solo su questo forum siamo arrivati a 584 pagine...
 

disperata70

Membro Attivo
Privato Cittadino
Prima delle prime sentenze su "rogiti" effettuati nel passato e non su "compromessi" come quella della cassazione, non c'era tutta questa attenzione.
 

Hal75

Membro Junior
Agente Immobiliare
Si...ma i venditori 167 la mattina quando si svegliano non comprano la gazzetta ufficiale o il settimale del notariato e al bar non si parla di affrancazioni ... personalmente ho contattato 4 ex venditori di immobili peep che non sapevano nemmeno che i loro immobili erano case peep..sono caduti dalle nuvole e sicuramente non fingevano!!
 
U

Utente Cancellato 67606

Ospite
@Hal75 vabbè, abbiamo capito, però adesso la situazione è conosciuta e dovete muovervi il più rapidamente possibile. La vostra associazione dovrebbe fare in modo di rendere ogni venditore assolutamente inattaccabile dal punto di vista legale, anche supportandoli a diventare nullatenenti.

Vogliamo scommettere che a quel punto gli acquirenti istantaneamente rinsaviscono e cominciano a vedere anche loro chi è il vero nemico? E' inutile che facciamo tutti gli ipocriti in questo forum così come su facebook, ci troviamo in questa situazione solo perchè gli acquirenti hanno un pretesto per attaccare i venditori, PUNTO!!! Tutti lo sappiamo che il vero colpevole sono le "istituzioni", che però nessuno osa affrontare perchè la sconfitta è altamente probabile, allora preferiamo fare "orecchie da mercante".

E per favore, vi imploro, non rispondetemi con finti moralismi, perchè tranne che in rarissimi casi, queste compravendite si sono svolte in assoluta "legalità" al momento del rogito, con la serena compiacenza di notai e comune: nessuno di noi nutriva sospetti. A noi brucia il c**o solo per una questione economica, dei principi morali ce ne stiamo altamente fregando.

Dobbiamo far valere i nostri diritti, ma non a scapito della giustizia, lo vogliamo capire O NO???
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
Mi rifiuto di pensare che non ci sia un sistema per rivendicare i propri diritti !
Eh, magari!!!!
Ammesso e non concesso che si riesca a far condannare il notaio, al momento (ed in cause per danni sempre legati ad un rogito mal fatto) sono stati condannati a restituire l'onorario!!! Capirai!

@Hal75 vabbè, abbiamo capito, però adesso la situazione è conosciuta e dovete muovervi il più rapidamente possibile. La vostra associazione dovrebbe fare in modo di rendere ogni venditore assolutamente inattaccabile dal punto di vista legale, anche supportandoli a diventare nullatenenti.

Vogliamo scommettere che a quel punto gli acquirenti istantaneamente rinsaviscono e cominciano a vedere anche loro chi è il vero nemico? E' inutile che facciamo tutti gli ipocriti in questo forum così come su facebook, ci troviamo in questa situazione solo perchè gli acquirenti hanno un pretesto per attaccare i venditori, PUNTO!!! Tutti lo sappiamo che il vero colpevole sono le "istituzioni", che però nessuno osa affrontare perchè la sconfitta è altamente probabile, allora preferiamo fare "orecchie da mercante".

E per favore, vi imploro, non rispondetemi con finti moralismi, perchè tranne che in rarissimi casi, queste compravendite si sono svolte in assoluta "legalità" al momento del rogito, con la serena compiacenza di notai e comune: nessuno di noi nutriva sospetti. A noi brucia il c**o solo per una questione economica, dei principi morali ce ne stiamo altamente fregando.

Dobbiamo far valere i nostri diritti, ma non a scapito della giustizia, lo vogliamo capire O NO???
Veramente tanto qui quanto su Facebook molti (se non la maggior parte) dei venditori e dei compratori sarebbe disponibile ad un accordo che preveda il rimborso delle spese di affrancazione da parte dei venditori (d'altra parte se si fosse fatta rispettare la legge, almeno a partire dal 2012, i venditori avrebbero dovuto comunque pagarla prima di vendere a prezzo di mercato), purtroppo esistono persone "disinvolte" tanto tra i compratori quanto tra i venditori: i primi annusano l'affare, contando sulle cifre spesso spropositate della ripetizione dell'indebito per chiedere cifre importanti, più basse della pura ripetizione ma più alte dell'affrancazione (comunque, ricordiamolo, finora sono stati chiesti anche 48.000 euro di sola affrancazione, più imposta di registro e spese notarili!), i secondi rispondono con il classico "se crede faccia causa".
In più se un acquirente si rivolve ad un avvocato per chiedere cosa fare, dovendo l'avvocato difendere soprattutto gli interessi del suo cliente, adotta il metodo che gli consentirà di ottenere il massimo beneficio col minimo dispendio di risorse (di tempo e finanziarie): si chiede la ripetizione dell'indebito (unica opzione possible, fra l'altro, in tribunale) ma si lascia aperta la porta ad un accordo extragiudiziale. Se il venditore risponde picche o non risponde per niene (come succede spessissimo) non resta altro da fare che andare dal giudice per chiedere la ripetizione dell'indebito.
Ma, ripeto, le cifre richieste negli accordi extragiudiziali sono spropositate non per l'avidità dei compratori, ma per l'assurdo comportamento del comune di Roma, che ha imposto tariffe di affrancazione stratosferiche. La tariffa media finora è di circa 23.000 euro, cui vanno aggiunte le spese notarili e l'imposta di registro (che è del 2% ma molti funzionari delle entrate continuano erroneamente ad imporre la vecchia percentuale del 3% o addirittura maggiore, ed i notai, con la loro solita "pigrizia", acconsentono supinamente.); per cui si arriva in media a 26.000 - 27.000 euro, con punte di 60.000 e oltre, senza che al compratore venga in tasca alcunché se non la caducazione delle limitazioni al prezzo dell'immobile, pagato come se tali limitazioni non fossero esistite.
 
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Mobil

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buongiorno, contrariamente a quanto si dice la situazione non riguarda solo Roma ma è molto diffusa su tutto il territorio nazionale, Roma è alla ribalta perchè esiste una controversa/onerosa soluzione per la cosiddetta affrancazione . Virgolettato il mio caso in Abruzzo, ma potrei citarne dalla Sicilia alla Lombardia attraversando tutto lo stivale. Chiaro che sino a quanto lo Stato/Regioni/Province, sanguisughe, possono fare cassa , nulla si smuoverà. La sentenza di cui a ss.uu. si e resa evidentemente necessaria perchè le singole sezioni , nel passato, avevano dato pareri diversi nel merito. Parlare di responsabilità civile del Notaio è puramente utopistico, al massimo una responsabilità disciplinare, ma sappiamo che questo, nel notariato difficilmente accadrà e comunque non risolverebbe il problema. Basterebbe un D.L. che fissi la decorrenza, relativa alla EREDITARIETà dei vincoli post 16 settembre 2015, ma così facendo i "sanguisughe" citati non farebbero cassa; la burocrazia si allenterebbe e gli Avvocati avrebbero meno lavoro...
Nel mio caso ma che credo riguardi molti, e dopo avere consultato Avvocati e Notai e valutati i costi dei certi tre gradi di giudizio che dovrei scalare, il cui per altro un eventuale d.i. conservativo e non esecutivo sarebbe possibile ottenerlo solo dopo un primo grado a me favorevole... Quindi considerati i costi rilevanti e le criticità anche di una, mi dicono, certa vittoria tra?????? ho preferito industriarmi in proprio inviando una raccomandata a.r. dove interrompo i termini di prescrizione/decadenza riservandomi ulteriori azioni successivamente alla risposta del comune alla mia richiesta di affrancazione anticipata che è poi il mio obiettivo. Infatti la richiesta al venditore(con le criticità citate) della differenza tra il valore pagato ed il prezzo imposto, sarebbe dal mio punto di vista, un atto puramente speculativo dal momento che all'atto dell'acquisto ho comunque attribuito un valore commerciale che evidentemente mi soddisfava. Per altro non ho notizia ma sarei grato a qualcuno che posti eventuali aggiornamenti di sentenze/giudizi che rimodulando il prezzo di vendita al prezzo imposto, obbligano il venditore a rimborsare la differenza e con quali modalità. Di seguito VIRGOLETTATO" il mio post di luglio 2017 Buona domenica a tutti.

"Salve, sono appena iscritto al forum. In merito alla nota sentenza ed alla discussione, nello specifico riconducibile alla possibilità di rivalsa per la cifra eccedente il prezzo imposto e non solo , vorrei portare il mio caso, non perchè non abbia le idee chiare sul da farsi, in quanto pur non essendo un legale ho comunque una formazione civilistica/tributaristica arricchita da frequentazioni "tribunalistiche" che mi portano a valutare anche aspetti/scenari critici nell'affrontare una eventuale costituzione in giudizio per ottenere, come dire, GIUSTIZIA.
Il caso: 2012 acquisto appartamento a circa 200.000 euro con mutuo di 100.000 euro, l'appartamento è proveniente da assegnazione a socio cooperativa in E.R.P. che vende dopo 10 anni dall'assegnazione. Il Notaio roga normalmente, il mutuo erogato per immobile acquisito nello stato di diritto come si trova, libero da ogni vincolo atto pregiudizievole etc. (solite formule di stile notarili).
Oggi 2017, per puro caso vengo a conoscenza di vincoli al momento del rogito taciuti probabilmente in buona fede dal venditore e dal notaio non rilevati semplicemente perchè ante sentenza 18135/2015 ci si "limitava" alle indagini di rito, ipocatastali etc.
Detti vincoli, CHE AVREI EREDITATO, contenuti in una apposita convenzione stipulata con il Comune che illo tempore aveva concesso il terreno in DIRITTO DI PROPRIETà vertono in te punti essenziali:
1) DIVIETO di alienazione prima dei 5 anni (paramentro rispettato)
2) Dopo il 5 e sino al 20° anno possibilità di alienazione con vincolo di prezzo imposto come da convenzione determinato da U.T.E. calcolato con indici istat e vetustà dell'immobile. (una formula semplice che mi ha permesso in autonomia di calcolare quanto sarebbe stato il valore dell'immobile nel 2012, precisamente 110.000 rispetto ai 200.000 pagati in atto di vendita.
3) Dopo 20 anni si può svincolare il prezzo imposto riconoscendo al Comune la differenza di valore del terreno ceduto in DIRITTO DI PROPRIETà, in questo caso tra il 2002 e 2022
Quanto su esposto è emerso da un accesso agli atti da me richiesto allo scopo di reperire tutta la documentazione specifica , che dopo circa un mese mi ha permesso la ricostruzione documentale.
Ovvio che ci siano tutti i presupposti per instaurare una controversia con il
venditore richiedendo al Giudice la nullità del prezzo eccedente in atto con conseguente rimborso oltre i danni per non potere esitare l'appartamento in quanto, pur proponendolo a prezzo imposto, nessuno lo acquisterebbe nell'incognita del valore di svincolo al 2022. QUINDI ANDIAMO IN GIUDIZIO!?
Le criticità:
1)
Reperibilità e solvibilità del venditore
2) Tempi della giustizia Italiana (si scaleranno certamente i tre gradi di giudizio con ampia possibilità di prescrizione, oltretutto in questi casi non mi sembra sia prevista la mediazione obbilgatoria che comunque sarebbe inutile)
3) spese iniziali comunque rilevanti visti gli importi in controversia a mio carico
4) esito della controversia.... siamo in Italia ed abbiamo visto come vanno certe cose!
Sarei più fiducioso in una legge/decreto , e forse in questo necessiterebbe insistere, che deroghi al dopo sentenza, quindi dal 2015 in poi, l'ereditarietà dei vincoli ai sub entranti, anche perchè altre sentenze degli ermellini, mi pare 2011, in questo senso si esprimevano, ovviamente tutte annullate dalle sezioni unite il cui spirito dell'orientamento giurisprudenziale pur abbastanza condivisibile non ha tenuto da conto che il pregresso avrebbe certamente intasato le aule dei tribunali con l'unico aspetto positivo di "creare" lavoro agli Avvocati.
Buona settimana a tutti."

Per quanto riguarda le convenzioni in diritto di proprietà, la cosa è molto più complessa di quanto non trapeli dalla sentenza delle ss.uu e, secondo me, caso per caso la storia è ancora tutta da scrivere, dato che la normativa e cambiata nel tempo più volte e va valutato di caso in caso qual'era il vincolo in quel momento storico.

Vorrei segnalare questo evento.
 

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  • Incontro del 21 apr 2018.pdf
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