- Creatore Discussione twins
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Hai dimenticato a dire x te, pessimista!anche il mondo e' cambiato....................in peggio.
..alcune agenzie dicono " prima fai la proposta condizionata poi ti facciamo vedere l'atto", una pratica cosi' è illogica: se il bene a provenienza donativa o vi sono altri intoppi l'acquirente puo' non aver alcuna intenzione ad acquistarlo e quindi fare la proposta di acquisto è tempo perso ( per una persona che ragiona con logica non con l'ottica della provvigione). In piu' se vai in banca senza questo non ti fanno neanche la pratica per il mutuo... se poi l'agenzia pensa che sia necessaria la proposta di acquisto perche ha poi paura che gli scappi la provvigione, ben venga ma non è il modo corretto di lavorare.
Ho idea che qualcuno non abbia le idee molto chiare: dopo 10 anni dalla morte del donante o 20 anni dalla donazione il bene è assolutamente vendibile senza possibilità di revocatoria.
se sei alla fase banca vuol dire che la proposta è stata accettata e quindi si è trasformata in preliminare (condizionato o meno) e a quel punto è giusto richiedere i documenti.
Ma dare i docunenti prima della proposta lo ritengo inutile : sarebbe come se al potenziale acquirente prima di far visionare l'immobile si chiedesse il cud/730, estratto conto bancario e/o certificazione della bancabilità a dimostrazione che possa comprare.
non direi: sei io voglio comprare una casa, e prima di fare una offerta devo essere sicuro di avere i soldi altrimenti faccio solo perdere del tempo all'agente. Poi che gli agenti ti fanno fare la proposta a prescindere è perche sperano che il venditore accetti, se poi non ti danno il mutuo chi compra si puo' riprendere la caparra, mentre chi vende è tenuto a pagare l'agente.
Sui termini della donazione hai stra ragione, pero' 20 anni o 10 sono comunque tanti e molte volte si cade in quel periodo e son dolori....
Tutto bene stasera? Nessun libro da leggere? Hai parlato poco oggi? Va che non devi scrivere per forza qualcosa. Rileggi e spiega bene cosa vuoi dire.
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