Inquilino contesta bollette luce e gas

Io invece vorrei fare l'avvocato del diavolo:
Non mi sembra molto regolare che il conduttore di una stanza si debba pagare l'intero riscaldamento di un appartamento che tu riempi quando ti fa comodo!
Fra l'altro se é entrata ad inizio mese, le bollette mi sembra che i gestori le fatturino ogni due mesi!

se la conduttrice apre il calorifero di altre stanze a cui non ha diritto di godimento se ne fa carico, mentre se cio non è avvenuto c'è la ripartizione dei servizi comuni con relativi criteri .Altresi puoi invece contestare e pretendere in caso di riscaldamento autonomo, la temperatura e gli orari siano eccedenti i limiti Comunali .

Affittare stanze o posti letto a canone concordato é riservato a cooperative, Associazioni o Società, non a privati. Come privato puoi affittare tutto l'immobile a canone concordato a studenti o lavoratori, i quali si dividono poi le spese fra di loro ( la situazione più semplice). Appena uno recede ( lo studente) a te l'onere di rimpiazzarlo con un altro. Ma affittare una stanza secondo il tuo criterio mi sembra più da affittacamere o da uso turistico per cui, dovresti già prevedere una spesa da sommare al canone anticipatamente se vuoi rimanere dentro le spese.

dormiente ha scritto:

Affittare stanze o posti letto a canone concordato é riservato a cooperative, Associazioni o Società, non a privati. Come privato puoi affittare tutto l'immobile a canone concordato a studenti o lavoratori, i quali si dividono poi le spese fra di loro ( la situazione più semplice). Appena uno recede ( lo studente) a te l'onere di rimpiazzarlo con un altro. Ma affittare una stanza secondo il tuo criterio mi sembra più da affittacamere o da uso turistico per cui, dovresti già prevedere una spesa da sommare al canone anticipatamente se vuoi rimanere dentro le spese.

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In parte sono daccordo con te però mi è successo che ad un cliente una delle associazioni firmatarie abbia fatto un contratto concordato parziale e quindi forse è possibile! Certo anche a me sembra molto un lavoro da affittacamere!

dormiente ha scritto:

Io invece vorrei fare l'avvocato del diavolo:
Non mi sembra molto regolare che il conduttore di una stanza si debba pagare l'intero riscaldamento di un appartamento che tu riempi quando ti fa comodo!
Fra l'altro se é entrata ad inizio mese, le bollette mi sembra che i gestori le fatturino ogni due mesi!

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Concordo con Dormiente sul discorso relativo al riscaldamento. Non concordo però sulla limitazione di chi può locare o meno in tal senso: salvo novità dell'ultimo mese di cui posso non essere informato, mi risulta che la locazione parziale di immobile abitativo non abbia limitazione sulla tipologia di contratto a cui può essere assoggettato.

D'accordo, ma affittare una stanza a mio parere non è l'affitto di un immobile parziale, la stanza di un appartamento non è un immobile, dovrebbe avere almeno una sua autonomia che non puó avere una stanza. Allora tutti i proprietari in barba alla 431/98 si tengono a disposizione l'alloggio e affittano le camere per la durata che gli pare con un canone concordato determinato come non si sa e si pretende anche che l' unico conduttore presente in quel momento nell'alloggio, paghi gli oneri accessori come se avesse in affitto l'intero appartamento?

Il canone é stato calcolato secondo o parametri da un'associazione di piccoli proprietari ,non è determinato non si sa come.
Gli oneri accessori vengono pagati secondo i consumi effettivamente fatti,le spese condominiali è metà del totale essendo due stanze.

dormiente ha scritto:

D'accordo, ma affittare una stanza a mio parere non è l'affitto di un immobile parziale, la stanza di un appartamento non è un immobile, dovrebbe avere almeno una sua autonomia che non puó avere una stanza. Allora tutti i proprietari in barba alla 431/98 si tengono a disposizione l'alloggio e affittano le camere per la durata che gli pare con un canone concordato determinato come non si sa e si pretende anche che l' unico conduttore presente in quel momento nell'alloggio, paghi gli oneri accessori come se avesse in affitto l'intero appartamento?

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Concordo che la stanza non è UN immobile: è una parte di esso. Se la locazione/affitto parziale di un immobile non è il cedere l'uso di una parte dell'immobile (in questo caso la stanza in via privata, i locali di servizio se presenti quali wc, ingresso, cucina etc in via comune) dimmi cos'è... .

Il metodo per calcolare il canone concordato non è certo una fantasia: metri quadri moltiplicato coefficiente (in euro) dettato da una serie di parametri da identificare con apposita tabella.

il "lavoro" di affittacamere è ben diverso dalla locazione presentata, richiede inoltre una serie di servizi da aggiungere.

Le alternative per tutelarsi prima di immettere qualcuno nell'immobile ci sono (erogazione di spazi e servizi, richiesta di un garante etc etc) ovvio che comportano sempre una contropartita.

Ora però va sviscerata la domanda iniziale: come fare a risolvere sta situazione?
Eventualmente perdici un po' di soldini per la prima bolletta ma fai in modo di trovare un accordo chiaro per il pagamento delle bollette (se già non l'avete fatto). Scrivetelo e datevene copia. E' una rottura di scatole ma ti dura solo per un breve periodo. Coi prossimi inquilini fatti pagare mensilmente una rata comprensiva di canone ed utenze da portare poi a consuntivo (eventualmente copribile con la cauzione).

Ho visto contratti simili di affitti di stanze fatte da qualche Associazione, non escludo che sia previsto da qualche accordo territoriale di qualche Comune. Cosí come è posto il quesito di un contratto a canone concordato per una stanza, rimarco quello che ho detto. Le varie Associazioni non dimentichiamo che hanno sempre i piedi sotto il tavolo e solo noi mediatori sappiamo veramente come è ogni situazione.

in che senso?