paolo51980

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Privato Cittadino
Buongiorno,
vi scrivo perché possiedo una villetta semi-indipendente col classico tetto spiovente in cui ho fatto realizzare una piccola soffitta da utilizzare ESCLUSIVAMENTE come deposito e locale di sgombero.
Il sottotetto è nato prevalentemente per ragioni estetiche e di contenimento del calore nei mesi invernali in quanto avendo una villetta a 2 piani con un altissimo colmo in corrispondenza della scala, tutto il calore veniva "mangiato" salendo verso l'alto e creando inoltre fastidiosi correnti d'aria. Inoltre risultava esteticamente molto più gradevole un "soffitto" in legno sia sopra la scala interna che nel piccolo disimpegno del primo piano.
L'accesso alla soffitta è piuttosto difficoltoso ed è una prova inconfutabile del fatto che non ci sia alcuna intenzione/possibilità di renderlo abitabile. Le altezze della soffitta sono diverse perché in corrispondenza della scala (per circa 3 mq.) si ha un altezza di oltre 3 metri, mentre in corrispondenza di tutto il corridoio del disimpegno l'altezza è inferiore al metro.
Noi utilizziamo il tutto come deposito di scatole, giochi dei bambini, ed in generale tutto ciò che non è di uso abituale.
Premesso tutto questo, la domanda è semplice.
Posto che ovviamente la soffitta non è nel progetto originale e non è stata "denunciata" in comune, come devo comportarmi volendo vender la casa? Devo sanarla? Devo smontar tutto? (e sarebbe un vero peccato perché: è esteticamente molto bella, è molto utile nonostante si parli in tutto di neppure 8mq, e mi è costata alcune migliaia di euro). Ovviamente noi vendiamo come se non esistesse, e non conteggiamo la sua superficie come superficie di vendita, ma mi preoccupa comunque che possa essere contestata nell'ispezione del perito per la banca del compratore. Inoltre non nego che pur sicurissimo della solidità della soffitta fatta con le stesse travi in legno con cui si costruiscono case intere, cosa accadrebbe se con un uso improprio il compratore riuscisse a causarsi danni nel suo utilizzo? Chi risponderebbe??
Vi ringrazio per l'aiuto che potrete darmi perché faccio fatica ad orientarmi in questa situazione
 

stefaste

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Buongiorno,
se partiamo dal presupposto che sia un vero peccato smontar tutto in quanto questa soffitta non denunciata è costata parecchi soldi e soprattutto risulta anche molto utile alla villetta, ritengo che in primis sia fondamentale accertarsi, grazie all'intervento di un tecnico preposto, sulla stabilità delle travi in legno.
Se l'esito è positivo provvedere a sanarla.
Se l'esito è negativo provvedere a toglierla.
Credo infatti che qualsiasi perito di banca, durante la sua perizia, non possa che contestare tale intervento.
 

Albano50

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Leggendo il tuo post, se il problema principale era non disperdere il calore potevi ottenere lo stesso risultato con un controsoffitto in cartongesso ed adeguata coibentazione, queste opere, dipende da comune a comune ma, spesso non necessitano del titolo edilizio.
Come già precisato da @stefaste, ora è un costo anche il solo ripristino, ma prima di vendere è necessario o sanare o ripristinare.
La soluzione ideale, (se con il montaggio del "solaio" non hai abbassato troppo le altezze degli ambienti sottostanti), è incaricare un tecnico che provveda alle verifiche, sani il tutto ed aggiorni le mappe catastali.
Se è fattibile, anche se sono solo 8mq, potresti tenerne conto nel prezzo di vendita.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Da quello che ha scritto @paolo51980 sembra si tratto di un vero e proprio impalcato, che prelude a una pratica sismica in sanatoria, oltre che quella architettonica.

Per evitarla si dovrebbe verificare se tale intervento, a livello regionale, possa essere incluso tra quelli ritenuti minori (in particolare in base ai pesi propri dei materiali utilizzati).

Comunque le strade sono sostanzialmente quelle due già descritte, alle quali si può aggiungere la trasformazione di tale impalcato in un controsoffitto non strutturale.
 

paolo51980

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Anzitutto grazie per le risposte che mi avete già dato!
Ho contattato un ingegnere del mio comune che mi ha detto non sia necessaria alcuna sanatoria e che la casa possa essere venduta così com'è senza alcun intervento o ulteriore attestazione.
Posto che do per scontato conosca benissimo i regolamenti comunali in tema edilizio, e che io non ho alcuna intenzione di considerare il "soppalco" come maggior superficie calpestabile, ne quindi di considerarlo nel prezzo di vendita, c'è il rischio di incorrere in qualche sanzione?
Se per assurdo murassi l'unica apertura esistente, precludendone di conseguenza l'accesso, cambierebbe qualcosa?
 

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