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Utente Cancellato 75298

Ospite
Salve a tutti. Sono nuovo del Forum e, per iniziare, vorrei porre un quesito. Io sono figlio unico di padre vedovo, e sarò l'unico beneficiario dell'eredità. Vorrei chiedere se è possibile rinunciare, ovviamente prima della morte di mio padre, ad uno solo dei suoi beni immobili (un appartamento), per il motivo che ereditando questo bene, erediterei anche le relative ''rogne'' ad esso connesse. Grazie
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Vorrei chiedere se è possibile rinunciare, ovviamente prima della morte di mio padre, ad uno solo dei suoi beni immobili (un appartamento)
No, non è possibile.
Prima della morte di tuo padre non puoi rinunciare a niente.
E dopo, o accetti tutto o rinunci a tutto.

per il motivo che ereditando questo bene, erediterei anche le relative ''rogne'' ad esso connesse.
Un immobile si può sempre vendere ( o svendere se è necessario disfarsene) , a meno che le "rogne" siano davvero insuperabili.
Che problema ha ?
 
U

Utente Cancellato 75298

Ospite
Il problema è che l'immobile, facente parte di un condominio, è abusivo. Nel lontano 1975 mio papà lo ha acquistato da una Società edile, come seconda casa da passarvi l'estate al mare (non più di due mesi). Ora però che lui è molto anziano non può più andarci, e a me non interessa, per cui abbiamo deciso di venderlo. Senza dilungarmi troppo, abbiamo però scoperto che per il Comune questo appartamento NON ESISTE, cioè pur essendo registrato al catasto, nel progetto che era stato presentato e approvato dal comune questo immobile non compare, NON ESISTE PROPRIO! Poichè si tratta di un seminterrato, probabilmente il Comune ''pensa'' che gli appartamenti soprastanti poggino su un terrapieno. Siccome il condominio è stato costruito negli anno 60, a quei tempi chi costruiva ne faceva di tutti i colori pur di costruire e VENDERE, ed evidentemente mio padre è stato vittima di una truffa (il classico pollo!). Purtroppo sono passati troppi anni e non ci si può più rivalere su nessuno dei venditori, per prescrizione e perchè son tutti morti. Quindi quali sono le soluzioni? Mi sono già informato presso un architetto: sanare il tutto, ma si parla di cifre astronomiche, tipo 500€ al mq, e in quel caso potremmo venderlo... oppure tenercelo per altri 43 anni (faccio per dire...) senza fare niente, continuando però a pagare spese condominiali, IMU, ecc... in attesa di un prossimo condono edilizio, tipo quello del 1986, del quale purtroppo mio padre, ignoranza o dabbennaggine sua, non ha usufruito. Se qualcuno del Forum ha qualche consiglio da darmi lo ringrazio fin d'ora.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Acquista gli altri beni immobili di tuo padre fintanto che è vivo a un prezzo "simbolico" e quando muore rinuncia all'eredità dell'unico bene "scomodo" rimasto.
 
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Utente Cancellato 75298

Ospite
Eh no, ho paura che neanche questo potrei fare. Esiste una legge in materia di compravendite immobiliari che non permette di vendere (e acquistare) ad un prezzo inferiore ad un valore prestabilito, a seconda della tipologia dell'immobile. Probabilmente questo per evitare speculazioni. Comunque grazie del consiglio
 

frvanel

Membro Attivo
Professionista
altra soluzione è quella di accettare a suo tempo tutta l'eredità, e contemporaneamente donare l'immobile che non interessa al comune

comunque ad ogni proprietà si può sempre rinunciare, facendo appunto
'' rinuncia alla proprietà '', in favore dello stato
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Può fare anche accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario.
Comunque di soluzioni ce ne sono anche col papà in vita.
L'importante è che sia capace di intendere e volere e che si possa ragionare.
Purtroppo con tanti vecchi genitori si incontrano difficoltà notevoli, perché sono deteriorati e diventano paranoici e diffidenti.
 
Ultima modifica:

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
Acquista gli altri beni immobili di tuo padre fintanto che è vivo a un prezzo "simbolico" e quando muore rinuncia all'eredità dell'unico bene "scomodo" rimasto.
Questa strada sarebbe percorribile solo acquistando tutti i beni (mobili ed immobili) e rinunciando poi in toto all'eredità (composta infine dal solo immobile "fastidioso"). Certo è che potrebbe risultare oneroso dal punto di vista economico/fiscale (tasse, notaio etc etc)

Può fare anche accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario.
Anche in questo caso non è strada percorribile: il beneficio d'inventario servirebbe a coprire eventuali debiti (di cui non mi pare si parli). Una volta utilizzato quanto in eredità, per saldare eventuali debiti, l'erede può disporre di quanto rimane: e se rimanesse solo l'immobile che vuol dismettere?

Piuttosto potresti:
- Interpellare l'ufficio del patrimonio nel comune dove insiste l'immobile per sapere se possono essere favorevoli ad una cessione gratuita del bene (gratuita per il comune, nel senso che a te/tuo papà restano tutti gli oneri relativi: notaio, diritti di segreteria, copie conformi, bolli etc etc ma in generale, probabilmente, meno onerosa di una sistemazione in sanatoria che non è detto che sia percorribile).
- Valutare la "rinuncia abdicativa" anche se, purtroppo, non più così semplice come un tempo. Vedi i motivi a questo link: Si può cedere la proprietà di un immobile allo Stato?
- Confrontarti con un legale (forse un avvocato che segue il diritto fallimentare?) per valutare l'ipotesi di non pagare più le spese condominiali e far si che l'amministratore condominiale pignori l'immobile.
 
U

Utente Cancellato 75298

Ospite
L'idea che mi ha dato frvanel non mi sembra male, e la terrò in considerazione. A specialist rispondo che mio papà è ancora capace di intendere e di volere. Che si possa ragionare è spesso problematico, perchè lui ha la mentalità di una volta, ed è ancora convinto che molte leggi si possano raggirare con sotterfugi vari. Purtroppo (o per fortuna!) adesso non è più così, almeno in materia di edilizia. Negli anni 60 e 70, era spesso ''consuetudine'' tra chi costruiva, presentare un progetto e poi, una volta approvato, si facevano le ''varianti in corso d'opera'', aggiungendo o modificando a loro piacimento, fregandosene del progetto presentato al Comune. Tanto, dicevano, prima o dopo si potrà sanare con una piccola spesa. E così molti immobili furono venduti, e a prezzi molto convenienti..... così è successo a mio padre, che però, a suo dire, era ignaro di tutto e in buona fede (io al tempo ero troppo piccolo per ricordarmi come sono andate le cose). Sicuramente lui non ha mai avuto il pallino degli affari, e nella sua vita è sempre stato un ingenuo!
 

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