Per professionisti: previsioni e dati durante la pandemia

Leggo variamente di previsioni sul futuro - io stesso ho espresso variamente le mie idee - ma qualcuno degli agenti immobiliari ha dei dati da cui partire? Avete tenuto traccia delle richieste di appartamenti e con quali caratteristiche, suddivisi per territorio, con confronto rispetto alla media degli ultimi 2 anni? Vi è effettivamente un cambiamento nella domanda?
Un mio importante cliente -sviluppatore immobiliare - mi ha citato report e interviste di Abitare & Co. (che qui a Milano ha in mano la commercializzazione di molti cantieri di prestigio).
Avete impressioni e dati divergenti?

Lin0 ha scritto:

Casa, prezzi fermi (o giù), mutui bassi: vale la pena comprare adesso? L’Economia oggi gratis

Le compravendite sono in calo del 20-30% ma le quotazioni no. Fanno i conti con la resistenza dei venditori e con il fatto che, Milano a parte,anche prima erano molto basse

www.corriere.it

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GLi articoli di giornale li ho letti anche io. Tutti. La gran parte riportano opinioni, non dati. I dati sono fondamentali. Io posso parlare per ore delle mie idee ma se non sono supportati da dati, sono potenzialmente molto fallaci.

akaihp ha scritto:

GLi articoli di giornale li ho letti anche io. Tutti. La gran parte riportano opinioni, non dati. I dati sono fondamentali. Io posso parlare per ore delle mie idee ma se non sono supportati da dati, sono potenzialmente molto fallaci.

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Io non do una opinione perché non ho dati, tutti gli articoli che leggo vanno nella stessa direzione. Penso che gli articoli pubblicati da aziende del settore vadano presi con le pinze perché tendono sempre a dare un'immagine più addolcita della realtà. Un po' come chiedere all'oste come è il suo vino
Tutti quelli che scrivono qui dicono che
I tempi si sono allungati
Le banche non danno risposte
Il notaio non rogita
Sono in cassa integrazione o licenziati
Hanno problemi col venditore/acquirente/inquilino

In ogni caso se lo scenario sarà veramente quello rappresentato nell'articolo riportato, mi sembrano dati tutt'altro che catastrofici e neppure particolarmente allarmistici.

akaihp ha scritto:

Leggo variamente di previsioni sul futuro - io stesso ho espresso variamente le mie idee - ma qualcuno degli agenti immobiliari ha dei dati da cui partire? Avete tenuto traccia delle richieste di appartamenti e con quali caratteristiche, suddivisi per territorio, con confronto rispetto alla media degli ultimi 2 anni? Vi è effettivamente un cambiamento nella domanda?
Un mio importante cliente -sviluppatore immobiliare - mi ha citato report e interviste di Abitare & Co. (che qui a Milano ha in mano la commercializzazione di molti cantieri di prestigio).
Avete impressioni e dati divergenti?

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Credo sia complicato avere dati che possano dare se non risposte almeno delle ipotesi affidabili perchè anche se è sembrata lunga alla fine il tutto si riduce a circa un mese e mezzo, durante il quale ad esempio noi da casa abbiamo lavorato come fossimo aperti (tranne gli appuntamenti) per i primi 15 gg avendo da portare a termine le "vecchie" pratiche, poi chiaramente si è molto rallentato il tutto, ma non fermato.
A giudicare da contatti ricevuti ultimamente in previsione della riapertura tutto sommato sembra una giornata non brillante ma abbastanza normale, ma poi dipende anche molto da cosa si ha in portafoglio in quel momento.
Io sono ottimista, basandomi anche su eventi del passato, ma ci vorrà un po' a fare bene i calcoli, di certo i pessimisti perderanno di più se ci sarà a perdere, il perchè è intuitivo per chi consoce il nostro lavoro.

Giuseppe Di Massa ha scritto:

Credo sia complicato avere dati che possano dare se non risposte almeno delle ipotesi affidabili perchè anche se è sembrata lunga alla fine il tutto si riduce a circa un mese e mezzo, durante il quale ad esempio noi da casa abbiamo lavorato come fossimo aperti ...

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Grazie per il feedback. Miei colleghi architetti sproloquiano su deurbanesimo e recupero dei borghi. In parte è un discorso ammissibile ma non quantificabile e che prevede una serie non indifferente di presupposti al contorno non immediatamente verificabili.
Certamente chi scommetterà su di uno scenario che poi si andrà a verificare, avrà vantaggi non indifferenti.
Al momento però vi sono troppo pochi dati perfare una previsione sensata e il tutto è, appunto, una scommessa.

Affinchè una qualsisasi attività possa ritenersi attendibile servono:
- dati certi (ci sono)
- metodologie chiare, trasparenti e verificabili. Molto meglio se già condivise
diversamente si tratta di opinioni, pareri, aspettative ... illusioni, magie, oroscopi

Teniamo inoltre presente che già c'è un grosso problema (diffuso, immediatamente risolvibile ma non ancora risolto per la maggioranza) nel calcolare il valore alla data odierna in condizioni normali, figuriamoci quindi se è lontamente possibile prevedere il futuro.

Io posso parlare solo per il "nuovo" attualmente, perchè lavoro da 8 mesi (di cui 2 sul divano...) su un complesso immobiliare di nuova costruzione (finito da un pò, ma nuovo) e prima del lockdown ero subissata di appuntamenti e ho fatto 10 vendite in due mesi...

Ho fatto anche una vendita mentre eravamo a casa in quarantena, ovviamente su una trattativa già in corso e un'altra è in svolgimento.
Nel frattempo ho ricevuto parecchie telefonate e richieste per mail.

Quindi il nuovo andava molto bene e c'era molto movimento anche nell'usato.

Da oggi siamo di nuovo in pista e vedremo cosa ci aspetta...

sulle quotazioni, in sè e per sè, non saprei: non è il mio mestiere.
quello che però credo che sul medio termine è relativamente certo è che non sarà facile accedere al credito.
tante risorse delle banche saranno "congelate" nelle moratorie e ancora di più saranno destinate ai finanziamenti alle imprese.
di converso, come già faceva notare @akaihp qualche giorno fa, se questa reclusione forzata farà riconsiderare -soprattutto ai giovani- la casa un posto dove "vivere" anzichè dove fare la doccia e dormire... mah. forse si aprono scenari interessanti, non scontati.
o magari l'anno prossimo tutto come prima, solo un po' meno ricchi.