cuba49

Membro Attivo
Privato Cittadino
Sembra una chimera. Da quando sto cercando casa non ho trovato una (dico una!) casa che avesse tutte le carte a posto. E non parlo di impianti certificati o conformi, si può anche soprassedere, ma di verande non condonate ("è stata fatta tanto tempo fa"), piante catastali completamente difformi (lavori di ristrutturazione senza DIA), agibilità sconosciuta... Che fare? Datemi un consiglio. Molte AI mi dicono che sarà tutto messo a posto tra il compromesso e il rogito, ma come fidarsi a lasciare una congrua caparra se poi la regolarizzazione non arriva? Molti inoltre vendono per una situazione debitoria grave: non sono più in grado di sostenere tutte le rate che si sono accollati (mutuo, ristrutturazione, mobili). C'é un modo per tutelarsi? Vi ringrazio per l'aiuto che fornite: in quest'Italia di abusi mi sento un marziano!
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
La tutela migliore è la proposta di acquisto con clausola sospensiva e poi dritti al rogito.
Naturalmente nella proposta va specificato che l'immobile dovrà essere consegnato libero da vincoli, iscrizioni ecc, conforme agli strumenti urbanistici e catastali; se la conformità non è pronta per la data fissata il contratto si ritiene annullato su semplice richiesta di parte acquirente.
Con la clausola sospensiva non paghi provvigione e non passa la caparra, fra l'altro ti consente di verificare l'agenzia che a quel punto proporrà solo case veramente sanabili.
 

cuba49

Membro Attivo
Privato Cittadino
Innanzitutto grazie! Che vuol dire che con la clausola sospensiva non passa la caparra? La proposta d'acquisto posso farla dal notaio, magari depositando la caparra? Mi sentirei più tutelata.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Stanno arrivando i nodi al pettine ....:disappunto::disappunto::disappunto:

Con la malaugurata (vista la situazione dell'Italia che sembra perfetta solo al legislatore) entrata in vigore del D.L. 78/2010, risultanop invendibili - o quantomeno problematiche - quasi tutte le case vecchie, che possono avere subito difformità edilizie, spesso in corso di costruzione.

E dobbiamo ringraziare i nostri governanti che fanno le pentole senza i coperchi (cioè condono ad hoc), lasciando i poveri venditori - spesso inconsapevoli di possedere un immobile non regolare dal punto di vista urbanistico - a doversela sbrogliare con questa nuova situazione e i poveri acquirenti a non capire come mai non riescono a comprare...

Dato che il mercato immobiliare è in crisi, ci voleva proprio una legge a metà che rendesse impossibili o difficili le poche vendite che si riescono a fare !!!:rabbia::rabbia::rabbia::rabbia:

Silvana
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Sono di parere contrario, secondo me era ora di dare una sistemata legislativa al patrimonio immobiliare italiano.
Basta con i rogiti fatti su condoni del 1985 ancora aperti, planimetrie catastali del 1939 (mai regolarizzate non perché non si sapesse che andava fatto ma per risparmiare).
Sul condono poi sono contrarissimo perché in Italia ogni volta che si è ventilata l'ipotesi di un condono sono stati più gli abusi commessi ex novo che quelli vecchi sanati.
Per sanare molto spesseo basta una Attestazione di Conformità a sanatoria e con il Piano Casa e la legge sul recupero dei sottotetti che consentono un certo margine di ampliamento agli edifici le cose veramente insabili sono poche, pochissime.
Inoltre chi ha acquistato bilocali con mansarde e sottotetti per poi trasformarli in camere sapeva cosa stava acquistando, oggi non può pensare di rivendere al triplo perché ha fatto impianti e tramezzi facendo di fatto diventare un bilocale un 4 vani.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Sono di parere contrario, secondo me era ora di dare una sistemata legislativa al patrimonio immobiliare italiano.
Basta con i rogiti fatti su condoni del 1985 ancora aperti, planimetrie catastali del 1939 (mai regolarizzate non perché non si sapesse che andava fatto ma per risparmiare).
Sul condono poi sono contrarissimo perché in Italia ogni volta che si è ventilata l'ipotesi di un condono sono stati più gli abusi commessi ex novo che quelli vecchi sanati.
Per sanare molto spesseo basta una Attestazione di Conformità a sanatoria e con il Piano Casa e la legge sul recupero dei sottotetti che consentono un certo margine di ampliamento agli edifici le cose veramente insabili sono poche, pochissime.
Inoltre chi ha acquistato bilocali con mansarde e sottotetti per poi trasformarli in camere sapeva cosa stava acquistando, oggi non può pensare di rivendere al triplo perché ha fatto impianti e tramezzi facendo di fatto diventare un bilocale un 4 vani.



Il problema sta nel fatto che l'Italia è già federalista prima che sia approvato il federalismo e ogni regione, ogni cprovincia e ogni comune vanno per conto loro.

Qui in Emilia Romagna e soprattutto a Bologna, abbiamo una Legge Regionale e un Regolamento Elilizio (RUE) rigidissimi che ritengono insanabili una quantità di situazioni pseudo-normali in altre regioni e l'unica via per uscirne è il condono.
Forse pensano così di essere più bravi degli altri, mentre hanno reso quasi impossibile vendere...

Pensa che fra tutte le richieste richiamanti il Piano Casa, ne sono state dichiarate ammissibili in prima istanza solo 20 e solo 7 hanno ottenuto il via...

Da noi non è ammesso il recupero dei sottotetti e quindi niente ampliamenti....

Quindi ....

Silvana

Aggiunto dopo 1 :

Aggiungo che era ora di mettere ordine, ma si poteva fare in modo più graduale e considerando l'esistente, non immaginando un paese di Bengodi che non c'è....

Silvana
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Aggiungo che era ora di mettere ordine, ma si poteva fare in modo più graduale e considerando l'esistente, non immaginando un paese di Bengodi che non c'è....

Su questo sono d'accordo con te.

Qui in Emilia Romagna e soprattutto a Bologna, abbiamo una Legge Regionale e un Regolamento Elilizio (RUE) rigidissimi che ritengono insanabili una quantità di situazioni pseudo-normali in altre regioni e l'unica via per uscirne è il condono.

In Toscana non siamo messi meglio e se consideri che all'isola d'Elba abbiamo anche il vincolo paesaggistico che dipende da Pisa :disappunto::disappunto:
 

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