Chr79

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buongiorno, sto per fare una proposta immobiliare per una casa di fine anni 80. Il venditore ha dichiarato che possiede certificato di abitabilità/agibilità, e ha dichiarato che gli impianti non sono conformi in quanto vecchi e non in possesso della dovumentazione.

Ho chiesto ad un tecnico e mi ha detto che se non ha conformità impianti non può avere avuto abitabilità / agibilità. Se ha avuto abitabilità/agibilità al tempo aveva conformità impianti e quindi fa capo quello.

Gradirei vostro feedback! Grazie
 

sgaravagli

Membro Assiduo
l'abitabilità era un documento esistente a fine anni 80, quindi il venditore potrebbe esserne in possesso cosi come ha dichiarato......... gli impianti invece sicuramente non saranno a norma con le leggi di oggi.... una costruzione recente, invece, se ha abitabilità/agibilita di conseguenza deve avere gli impianti a norma perché il certificato è una conseguenza di più caratteristiche tra cui gli impianti certificati
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
In realtà è dal 1991 che esiste la Dichiarazione di Conformità degli impianti, mentre prima bastava un'asseverazione sulla loro presenza fatta dal tecnico abilitato e una certificazione dell'installatore (non sempre).

Quindi non si possono applicare le normative di oggi a un'abitabilità rilasciata a fine anni 80. Inoltre gli impianti potevano essere stati certificati nel loro stato iniziale ma in seguito modificati senza poter chiedere una Di.Co. poiché oggetto di modifiche non conformi; da qui la conformità al tempo dell'abitabilità ma non a oggi.

La tua offerta deve essere fatta su quanto dichiara il proprietario, quindi impianti non conformi --> da rifare!
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Aggiungerei solo:
fatto salvo quello che asserisce o dichiari il venditore, se fossi nei panni dell'acquirente farei fare un sopralluogo ad un installatore di fiducia onde farmi evidenziare lo stato delle cose: adeguamento o completo rifacimento..
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
quindi impianti non conformi --> da rifare!
Come acquirente è certamente opportuno che tiri l'acqua al suo mulino e faccia una offerta tenendo conto di dover rifare gli impianti.

Ma non è poi detto che DEBBANO essere rifatti: se all'impianto non sono state apportate nel tempo modifiche non sicure, l'impianto potrebbe anche oggi "rispondere" ai requisiti dell'epoca e non presentare problemi di sicurezza anche oggi.

Faccio un esempio: in anni passati era perfettamente lecito (e sicuro) utilizzare i conduttori unifilari rigidi, che col tempo sono stati messi fuori commercio e sostituiti dai conduttori multifilari, che sono più facilmente manovrabili ed offrono una maggior conducibilità, (leggi effetto pelle)

Il consiglio finale di @marcanto è quindi molto saggio: e le ragioni per prendere in considerazione un rifacimento sono legate anche al maggior impiego di elettrodomestici ed accessori vari, che portano alla necessità di molti più punti di presa ecc. rispetto al passato.
E non sempre le canaline esistenti sopportano una maggiorazione delle sezioni dei conduttori, implicando anche lavori extra di muratura.
 

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