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I costruttori attendono con ansia le nuove misure adottate dal governo e contenute nel decreto sviluppo che dovrebbero costituire una "boccata d'ossigeno" per un comparto che non sta attraversando il suo miglior momento.

Nel 2012 gli investimenti sono calati del 6%, con una perdita negli ultimi cinque anni di 350.000 posti di lavoro (500.000, considerando anche i settori collegati). A dirlo è l'ance nel suo osservatorio congiunturale sull'industria delle costruzioni.

Dal 2008 al 2012 il settore ha perso più del 25% degli investimenti, raggiungendo livelli paragonabili alla metà degli anni settanta. Oltre alle perdite in termini occupazionali, la crisi degli investimenti ha causato il fallimento di 27.000 imprese, mentre 7552 hanno avviato una procedura fallimentare nel triennio 2009-2012.

Secondo l'ANCE, a pesare sulla situazione dell'imprese edili è, da una parte, il credit crunch, dall'altra i 19 miliardi che le stesse vantano nei confronti della pubblica amministrazione.

Ad aggravare la situazione...

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