Alexdelia

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Qualcuno competente del ramo può darmi qualche parere riguardo alle tariffe TARI calcolate dal mio Comune?

Ho letto abbastanza sulla rete (Decreti, Leggi, Regolamento comunale TARI ecc.) e ritengo di aver capito che l’Ufficio Tributi della mia Città stia dando i numeri! Mi spiego:

la TARI relativa alle utenze domestiche, com’è noto, si compone di due quote: quota fissa e quota variabile. Nulla questio per quanto riguarda l’applicazione della tariffa inerente la quota fissa calcolata sulla base del nucleo famigliare (vi abita un mio figlio con numero utenze 4), dei metri quadri dell’abitazione (in condominio) e del tributo provinciale (5%). Per quanto riguarda invece la quota variabile questa è stata calcolata per l’abitazione condominiale sulla base del nucleo familiare di n.4 unità e per il box di pertinenza condominiale sulla base di n.1 utenza (cioè nucleo familiare 1), del tributo provinciale (5%), ma conteggiando e applicando n.2 quote variabili poiché a dire del funzionario addetto, presso cui mi sono recato per far rilevare l’anomalia, al catasto figurano due unità immobiliari anche se ubicate nello stesso edificio: l’abitazione con categoria A/2 e il box auto di pertinenza con categoria C/6.

Ancora più assurdo ritengo inoltre sia stato il calcolo della quota variabile della mia abitazione (trattasi di una sola abitazione occupata dalla mia sola famiglia, no colf! - no badanti! n. 1 utenza gas, n.1 utenza elettrica) ove catastalmente risultano n.3 unità immobiliari di uguale categoria. Ebbene sono state calcolate n.3 quote variabili.

Cosa ne pensate? Cosa devo fare dal momento che il funzionario sostiene che il conteggio sia giusto? Devo pubblicizzare e proporre una azione collettiva? O che altro? Grazie sin da ora per le risposte che potrete darmi. Saluto cordialmente.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Non conosco il regolamento del tuo comune: ma è certo che ogni pertinenza contribuisce alla quota rifiuti.

Se a catasto sono presenti due u.i. : (Abitazione A/2 e box c/6) entrambe saranno tassate in funzione della superficie dichiarata o catastale.

Nel caso tuo a contribuire presumo sia invece l'abitazione A/2, il box C/6 , e la cantina C/2.

Non vedo nulla di anomalo nel metodo.

Altra cosa è la tariffa che il comune ha scelto di applicare: ma questo lo valuterai quando dovrai rivotare per il consiglio comunale, non in tribunale.
 

maxvica69

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
buona sera a tutti
ho bisogno di aiuto riguardo il calcolo della TARI che mi è stato assegnato dal comune di Isola Delle Femmine (PA) per due unità abitative che possiedo e di cui usufruisco nei mesi estivi (quindi da NON residente). Preciso che il comune ha deliberato una riduzione del 10% invece che del 30% per i non residenti.
Ma la cosa assurda è che come utenze mi hanno assegnato rispettivamente n°4 per l'unità abitativa di 80mq e n°3 per l'unità abitativa di 64 mq ovvero hanno a loro arbitrio calcolato 1 abitante ogni 25mq. Preciso che nello stato di famiglia siamo in 2 (io e mia mamma) residenti nel comune di Palermo e conviventi nello stesso appartamento. Dal regolamento per la TARI ho capito che se il cittadino non comunica il numero di utenti per ciascuna unità abitativa NON residenziale, in automatico vengono appioppati 1 utente ogni 25mq. Quindi per assurdo almeno nel mio caso che saremmo stati 2 utenti per ciascuna abitazione, io pagherò una cifra assurda da NON residente molto più elevata che se fossi stato invece residente in quanto in questo caso il comune avrebbe attinto ai dati presenti nello stato di famiglia e calcolato la TARI per 2 utenti ovvero quelli presenti appunto all'anagrafe. A me tutto questo sembra assurdo e ingiusto e vi chiedo in tal caso se è possibile fare ricorso e chiedere il ricalcolo per l'anno 2014 della TARI. Naturalmente la comunicazione la farò per il 2015 e futuro ma mi preme sapere se è possibile farlo per l'anno 2014 o se ormai non sia più possibile perché sono passati i termini. Preciso che il comune ha deliberato le quote in data 29/09/2014 ed io ho ricevuto la comunicazione tardiva con posta semplice (NON CON RACCOMANDATA) in data 20/12/2014 dove per altro non è presente nessun timbro postale e nessuna affrancatura ed è stata recapitata con servizio postale privato.
Vi ringrazio in anticipo per le risposte
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Caro maxvica69: mi trovo in una situazione molto simile: partendo dal presupposto che il tuo conteggio derivi dal regolamento locale (numero di residenti attribuito d'ufficio in base alla metratura o altro parametro minimo), credo che la strada del ricorso presso il comune, non porti a nulla.

Non sono un esperto di procedure legali, e quanto ti andrò dicendo è puramente teorico, non un consiglio.
Mi chiedo cioè se ci siano i presupposti per una causa al tribunale amministrativo (meglio, una class action) contro i criteri del regolamento comunale: la TARI dovrebbe coprire i "servizi divisibili", e come da denominazione dovrebbe essere conteggiata in funzione della reale produzione di rifiuti, o per lo meno a quella potenziale. Per i servizi indivisibili c'è già la TASI.
Andrei oltre: sulla tassa rifiuti si è a lungo discusso se sia una tassa o un'imposta: non ti so dire a memoria chi sia il pari e chi sia il dispari, ma la differenza tra le due sta nel considerare il balzello a fronte di un servizio, o come imposizione non riferibile ad un servizio.

La TARI dovrebbe corrispondere ad un servizio: e non vedo quale ragione porti ad attribuire in molti casi ai non residenti un carico maggior (se non per fare cassa).

So di essermi espresso in modo molto grossolano ed approssimativo: ma spero che qualcuno entri con maggiore competenza sul merito di quanto ho accennato.
 

Pennylove

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Ho bisogno di aiuto riguardo il calcolo della TARI che mi è stato assegnato dal comune di Isola Delle Femmine (PA) per due unità abitative che possiedo e di cui usufruisco nei mesi estivi (quindi da NON residente). Preciso che il comune ha deliberato una riduzione del 10% invece che del 30% per i non residenti.
Ma la cosa assurda è che come utenze mi hanno assegnato rispettivamente n°4 per l'unità abitativa di 80mq e n°3 per l'unità abitativa di 64 mq ovvero hanno a loro arbitrio calcolato 1 abitante ogni 25mq. Preciso che nello stato di famiglia siamo in 2 (io e mia mamma) residenti nel comune di Palermo e conviventi nello stesso appartamento. Dal regolamento per la TARI ho capito che se il cittadino non comunica il numero di utenti per ciascuna unità abitativa NON residenziale, in automatico vengono appioppati 1 utente ogni 25mq. Quindi per assurdo almeno nel mio caso che saremmo stati 2 utenti per ciascuna abitazione, io pagherò una cifra assurda da NON residente molto più elevata che se fossi stato invece residente in quanto in questo caso il comune avrebbe attinto ai dati presenti nello stato di famiglia e calcolato la TARI per 2 utenti ovvero quelli presenti appunto all'anagrafe. A me tutto questo sembra assurdo e ingiusto e vi chiedo in tal caso se è possibile fare ricorso e chiedere il ricalcolo per l'anno 2014 della TARI. Naturalmente la comunicazione la farò per il 2015 e futuro ma mi preme sapere se è possibile farlo per l'anno 2014 o se ormai non sia più possibile perché sono passati i termini. Preciso che il comune ha deliberato le quote in data 29/09/2014 ed io ho ricevuto la comunicazione tardiva con posta semplice (NON CON RACCOMANDATA) in data 20/12/2014 dove per altro non è presente nessun timbro postale e nessuna affrancatura ed è stata recapitata con servizio postale privato.


Le contorsioni della TARI i hanno generalmente determinato un aumento delle tariffe, specialmente per quei Comuni che prima erano in Tarsu, a causa principalmente della copertura totale dei costi del servizio. A questo si aggiungano i soliti cronici ritardi. Il passaggio al criterio dell’80% della superficie catastale partirà solo dopo che Entrate si decideranno ad emanare un apposito decreto. Il Ministero dell’Ambiente inoltre deve ancora emanare un regolamento con disposizioni ai Comuni per individuare una tariffa commisurata al servizio reso (legge n°147/2013, art. 1, co. 667).

Venendo ora al quesito proposto, la quota variabile della TARI 2014, va calcolata in base al numero degli occupanti che è conosciuto dal Comune di Isola delle Femmine per i soggetti residenti, attraverso lo stato di famiglia, ma sconosciuto per i soggetti residenti in altro Comune. Per questi ultimi, in assenza di dati certi, alcuni Comuni hanno stabilito valori medi forfettari di due o tre componenti il nucleo familiare e, in altri casi, fissando numeri in crescita in base alla maggiore grandezza della casa. Le procedure medie calcolate dal Comune sono prive di supporto oggettivo per carenza di dati, quindi, in teoria sono contestabili (salvo decorrenza dei termini), mediante l’invio per raccomandata AR all’ufficio tributi (eventualmente anche al difensore civico del Comune), di uno stato di famiglia che attesti formalmente il reale numero dei componenti il nucleo familiare sulla base del quale chiedere la rettifica della quota variabile della TARI.
 

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