Monicadr72

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Privato Cittadino
Buonasera,
mi rivolgo a voi in quanto non so più cosa fare.. nel 2013, dopo la morte prima di mio padre poi di mia madre, io e le mie due sorelle abbiamo ereditato una villetta degli anni 80 di due piani fuori terra e di uno interrato +garage e piccolo giardino. Sulla villetta c'era, e c'è ancora, un mutuo ipotecario acceso dai miei genitori e del quale io ero, e tutt'ora sono, garante per cui, dal 2013, ho iniziato a pagare personalmente ogni mese circa 380 euro, non chiedendo nulla alle mie sorelle in quanto non avrebbero potuto aiutarmi in questo. Nel 2013 ho fatto sistemare il giardino con impianto di irrigazione e nel 2015 ho anche ristrutturato e arredato completamente l'ultimo piano in quanto sono saltate le mattonelle e l'impianto idraulico non funzionava : 3 camere da letto e due bagni. Nel frattempo, la sorella più piccola, probabilmente guidata da qualcuno che sapeva come muoversi, ha iniziato a chiedere che la casa venisse messa in vendita e, per evitare qualsiasi lite, malvolentieri ho accettato, ovviamente pretendendo che non fosse svenduta. La seconda sorella, separata dal marito, ha sempre abitato nella casa paterna con la figlia, ad oggi maggiorenne, accollandosi qualche spesa, ma il di più l'ho sempre messo io, mentre la terza sorella non si è mai occupata di nulla che riguardasse la casa. Io vado li in vacanza circa 2 mesi l'anno. Non avendo avuto mai una proposta d'acquisto, abbiamo ritirato il mandato all'agenzia che, inutile dirlo, cercava sempre di ottenere un abbassamento del prezzo. Successivamente, sempre la terza sorella, ci ha fatto contattare da un'agenzia conciliatrice alla quale ho riferito che non mi opponevo alla vendita sempre che il prezzo fosse adeguato all'immobile. Da qui, e io questo lo ignoravo, mia sorella ha potuto richiedere al giudice lo scioglimento della comunione del bene chiedendo una perizia tecnica per verificare la possibilità della divisione del bene stesso. Ma, e anche questo ignoravo, essendo il bene indivisibile in maniera equa per tre, il giudice non poteva che disporre la vendita all'asta senza incanto. Da premettere che a me personalmente non è mai stato notificato nulla e che sono venuta a sapere del contenzioso iscritto a ruolo solo dalla seconda sorella, alla quale l'atto era stato notificato, e con la quale ci siamo affidate ad un avvocato suo conoscente. L'avvocato in questione perchè, prima di farmi firmare per costituirmi, non ha pensato che c'era un vizio di forma (credo io, ma non sono avvocato) e quindi opporsi al tutto?? Quando oggi gliel'ho chiesto, ha girato intorno all'argomento senza darmi un'effettiva risposta; è da circa 15 giorni che gli chiedo di verificare in cancelleria l'avvenuta notifica a mio nome, ma ha sempre trovato una scusa per non recarcisi..Gli ho chiesto di contattare l'avvocato della terza sorella per poter cercare un compromesso, in quanto sarei anche disposta ad acquistare la sua quota. Dopo tanto tempo, ha scritto questa benedetta lettera ma l'avvocato della controparte ha risposto che mia sorella vuole 100000 euro per ritirare il contenzioso ( base di partenza dell'asta 211.000 euro) e, se non bastasse, si ritiene estranea al mutuo in quanto mai firmato per averlo e mai usufruito di quei soldi..Ho anche chiesto al mio avvocato se ci fosse la possibilità di chiedere direttamente algiudice l'acquisto della quota della terza sorella..ma mi ha risposto di no. Possibile che i diritti di mai sorella siano diversi dai miei????L'asta è il 19 e io sono disperata perchè mi sono fidata del professionista sbagliato, il quale mi ha sempre assicurato che il giudice, vista tutta la documentazione presentata, non avrebbe mai indetto l'asta..BUGIARDO!!! Anche perchè l'iter seguito dalla terza sorella è giustissimo e la fine non poteva che essere l'asta!!! Ma io non lo sapevo..Spettava a lui dirmi tutto, a cosa si stava andando incontro e le possibili soluzioni alternative, se esistevano..Poi io avrei deciso cosa fare e non subire una scelta..
Chiedo scusa se mi sono dilungata oltremodo e se ho usato termini inesatti..sono un medico che, per fortuna o forse no, non ha mai avuto bisogno di avvocati, ma nella vita, si sa,c'è sempre una prima volta...per me molto traumatica..
Grazie.
Monica
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Sarò sintetica; credo che l’unico modo per evitare l’asta sia offrire a tua sorella i 100000 che chiede per il suo terzo.
Se la base d’asta è di 211000 euro, probabilmente è un prezzo abbastanza “equo”.
Capisco la tua ansia, ti auguro di risolvere al più presto.
 

Monicadr72

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Privato Cittadino
Sarò sintetica; credo che l’unico modo per evitare l’asta sia offrire a tua sorella i 100000 che chiede per il suo terzo.
Se la base d’asta è di 211000 euro, probabilmente è un prezzo abbastanza “equo”.
Capisco la tua ansia, ti auguro di risolvere al più presto.
Grazie per la risposta.. Sulla casa però gravano ancora 40000 euro di mutuo ipotecario residuo, più i 30000 che ho già versato.. se la casa venerdì venisse venduta al prezzo base, a mia sorella andrebbero si e no 45.000 euro, io avevo pensato di offrirle 55.000, ma lei ne vuole 100000.. se l'asta andasse deserta, si scenderebbe di un ulteriore 25%, quindi base di partenza 160.000 scarsi.. Nè lei nè il suo avvocato sono persone ragionevoli.. oppure mi sfugge qualcosa..
Comunque vorrei sapere, se c'è qualcuno che sa rispondermi, se ciò che è stato fatto dal mio avvocato in questi 5 anni, in pratica nulla, è giusto o si poteva fare altro ed eventualmente che cosa..
Grazie
 

Albano50

Membro Assiduo
Privato Cittadino
A distanza di 5 anni chiedere se il tuo legale ha fatto il possibile per tutelare i tuoi interessi mi sembra inutile, potrei dire che ha fatto male ad illuderti che il giudice non avrebbe proceduto in quanto, si dovrebbe essere indovini, per sapere in anticipo quale sarebbe stata la sua decisione.
A questo punto se l'asta venerdì andasse deserta, e da quanto scrivi non hai molta fiducia nel legale che ti ha seguito in questi 5 anni potresti affidarti ad un altro legale anche se credo che, essendo la procedura già avviata ed in stato avanzato, se sei interessata all'immobile dovrai trovare un compromesso con tua sorella che sapendo il tuo interesse tiene alto il prezzo.
Io sono sempre scettico sull'utilità di cambiare legale in corso di causa.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Che dire, a questo punto della storia, con l'asta tra 2 giorni non hai il tempo materiale di fare nulla.

Tenendo conto ci sono le spese ingenti della procedura, poi dovrà essere soddisfatta la banca con il residuo mutuo, poi puoi solo sperare che l'immobile vada subito aggiudicato in modo da limitare i danni: più si ricava dall'asta maggiore sarà la tua parte. Ma purtroppo, a parte qualche eccezione su immobili particolarmente appetibili, questo non succede spesso.

Comunque vorrei sapere, se c'è qualcuno che sa rispondermi, se ciò che è stato fatto dal mio avvocato in questi 5 anni, in pratica nulla, è giusto o si poteva fare altro ed eventualmente che cosa..
Lascia perdere, come fai a dimostrare quello che vi siete detti.
 

Monicadr72

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
la mia speranza è che vada deserta la prima asta in modo da poter fare, ovviamente se si può e io questo non lo so in quanto il mio avvocato non mi ha dato una risposta, una ragionevole proposta di acquisto della quota di mia sorella direttamente al giudice. Avere a che fare con avvocati che pensano di essere grandi solo perché sfoggiano paroloni e in 10 min riescono a dirti niente e il contrario di niente, per me è poco edificante..comunque, a me, poco importano i soldi, vorrei solo trovare un modo per evitare di vanificare i sacrifici di una vita fatti dai miei genitori e anche da me...100.000 sarebbe stata la somma che avrebbe potuto ricavare se la casa fosse stata messa in vendita all’inizio di tutto ciò, ma quando io ho proposto come prezzo di vendita 300000 euro, fu proprio lei a darmi della matta..
Per spese ingenti cosa intendi? Hai un’idea?e poi sono a carico di tutte e tre o solo dell’”attrice”?
 

Monicadr72

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
So di non avere tempo, ma quando ho detto all’avvocato che ii tempi erano stretti, mi ha risposto che non c’è alcuna scadenza e che la causa deve ancora iniziare..dato che io non vivo li, con l’avvocato parlo solo via mail, messaggi o telefonicamente e, proprio ieri, l’ho chiamato per chiedergli due informazioni.. beh.. è stato capace di dirmi che la telefonata gli dava noia ( ho capito che si è trattenuto e avrebbe volentieri detto altro).. forse sbaglio a paragonare la mia professione con la sua, ma quando un paziente mi chiama, anche mille volte ( e non è stato questo il mio caso perché in questi anni l’ho Chiamato solo nell’ultimo Mese) perché vuole capire cosa ha e cosa si può fare, io ascolto e se so rispondo, altrimenti mi prendo qualche giorno per studiare il caso ed è sempre mia premura richiamarlo.. dall’avvocato mi sarei aspettata di essere seguita meglio...
 

angy2015

Membro Assiduo
L'unico problema che vedo e per il quale potrebbe servire l'avvocato è per tentare il recupero di quanto pagato per le rate del mutuo e i lavori fatti. Per il resto non ti serve un avvocato, basta seguire le aste e quando ritieni che il prezzo sia interessante fai un offerta in asta e ti aggiudichi la casa. Se vuoi continuare a trattare con la sorella per comperare la sua quota non ti risolve il problema visto che avresti poi comunque un'altra sorella comproprietaria e un domani si ripresenterà il problema. Fare un'offerta tramite il giudice si può anche fare ma complica solo le cose perciò mi sembra meglio aspettare l'asta.
 

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