Francesco05

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Gentilissimi,
Sono in procinto di vendere il mio immobile a Roma acquistato nel 2009 e, a sua volta, acquistato nel 2006 dal precedente proprietario dalla società che lo ha ristrutturato e ha cambiato la divisione interna. Sia i precedenti proprietari, tramite mutuo, che il sottoscritto hanno effettuato la compravendita ed il rogito senza che nessuno bloccasse l'iter per impedimenti di tipo catastale/planimetrico (io mi occupo di altro nella vita ed all'epoca ero giovanissimo per cui non mi ero posto il problema. Nei due atti del 2006 e del 2009 è indicato che vi è una DIA del 2004. Il problema è che vi è una delle camerette (fino al 2017 è stata utilizzata come cameretta poi, dal momento che non serviva più, è stata usata come studio) che scopro solo ora essere di 7,5 mq quando il limite inferiore è di 9 mq (anche questo scoperto ora). Nella planimetria registrata al catasto, tra l'altro, non è disegnata la porta della camera e non è indicata la destinazione d'uso delle stanze (camera, cameretta, soggiorno etc) in quanto le uniche diciture sulla mappa sono per i bagni, l'angolo cottura ed il ripostiglio. Il problema è che ora devo vendere casa e qualche agenzia immobiliare mi ha sollevato questo problema che per me era sconosciuto. Alcuni suggeriscono di eseguire una variazione al catasto, anche per sistemare la questione della porta mancante (mi viene il dubbio che non sia un errore voluto). Altri suggeriscono addirittura di buttare giù una parte di muro tra questa cameretta ed una cameretta adiacente per far risultare un'unica camera, in quanto il comune di Roma non prevede stanze con finestra sotto i 9 mq. Probabilmente nella DIA del 2004, non in mio possesso, c'è qualche informazione utile.
Cosa mi suggerite per ovviare a questo problema e poter vendere la casa in tranquillità?
Grazie in anticipo a tutti.
 

cafelab

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Verrà il giorno in cui anche gli agenti immobiliari impareranno che non si può "eseguire una variazione al catasto" senza prima fare una sanatoria urbanistica.

Suggerireri di soprassedere sul mettersi a buttare giù pareti, per cui servirebbe comunque una pratica urbanistica e una catastale e prima rivolgersi a un tecnico a cui far visionare la casa e la situazione delle pratiche urbanistiche
La cameretta potrebbe benissimo essere legittima, per esempio se l'immobile fosse anteriore al 5 luglio 1975, la legge non è retroattiva
 

Francesco05

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Verrà il giorno in cui anche gli agenti immobiliari impareranno che non si può "eseguire una variazione al catasto" senza prima fare una sanatoria urbanistica.

Suggerireri di soprassedere sul mettersi a buttare giù pareti, per cui servirebbe comunque una pratica urbanistica e una catastale e prima rivolgersi a un tecnico a cui far visionare la casa e la situazione delle pratiche urbanistiche
La cameretta potrebbe benissimo essere legittima, per esempio se l'immobile fosse anteriore al 5 luglio 1975, la legge non è retroattiva
Nel 2004 è stata fatta una DIA e in tale occasione hanno cambiato la disposizione delle camere. Se viene presentata la DIA ed entro 30 giorni il comune non risponde, se non sbaglio vale il silenzio/assenso. Ad ogni modo, dopo aver scoperto ieri questa cosa domani chiamo un tecnico per mettergli in mano la questione.
 

cafelab

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Questa non l'ho compresa: parliamo delle norme tecniche di attuazione del Comune di Roma, se ben ricordo.

Certo, ma il tuo obbligo di rispetto si limita ai locali su cui intervieni,.

Per esempio, quando ristrutturi in un appartamento in un edificio del '50 - '60 è abbastanza frequente trovare un mini alloggio per il domestico con un ingresso secondario, una cameretta da 6/7 mq -all'epoca legittima- e un bagnetto, collegati direttamente con la cucina

se con il tuo intervento modifichi la disposizione degli altri locali, senza toccare la cameretta, nessuno ti obbliga a metterla a norma
 

cafelab

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Se viene presentata la DIA ed entro 30 giorni il comune non risponde, se non sbaglio vale il silenzio/assenso.

Il che non vuol dire che non sei tenuto ad essere in regola :)

Ma all'epoca le DIA si revisionavano con il tecnico comunale prima di protocollarle, non è come con la moderna CILA online che potrebbe finire nel mucchio senza che nessuno la veda
 

brina82

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Certo, ma il tuo obbligo di rispetto si limita ai locali su cui intervieni,.

Per esempio, quando ristrutturi in un appartamento in un edificio del '50 - '60 è abbastanza frequente trovare un mini alloggio per il domestico con un ingresso secondario, una cameretta da 6/7 mq -all'epoca legittima- e un bagnetto, collegati direttamente con la cucina

se con il tuo intervento modifichi la disposizione degli altri locali, senza toccare la cameretta, nessuno ti obbliga a metterla a norma
Certamente, ne deduco che le NTA siano posteriori al 1975 (non me lo ricordo).
 

Francesco05

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Privato Cittadino
Certo, ma il tuo obbligo di rispetto si limita ai locali su cui intervieni,.

Per esempio, quando ristrutturi in un appartamento in un edificio del '50 - '60 è abbastanza frequente trovare un mini alloggio per il domestico con un ingresso secondario, una cameretta da 6/7 mq -all'epoca legittima- e un bagnetto, collegati direttamente con la cucina

se con il tuo intervento modifichi la disposizione degli altri locali, senza toccare la cameretta, nessuno ti obbliga a metterla a norma
La cameretta credo sia stata creata allora. O forse era la cucina che è diventata cameretta.
 

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