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Utente Cancellato 75298

Ospite
Buonasera al Forum. Avrei una cosa da chiedere, relativa al certificato di abitabilità (o agibilità). Tre anni fa ho acquistato, tramite Agenzia immobiliare, un appartamento di 65 mq situato in un condominio di dodici unità immobiliari, a pochi km. da Mestre (VE). Un bell'appartamentino, arredato, che ho affittato con regolare contratto. A distanza di tempo, però, mi sono accorto che, sia nell'atto di compravendita, sia nella documentazione allegata, non esiste il documento ''Certificato di agibilità'' o abitabilità, e soprattutto nessun riferimento ( protocollo, codice, registrazione....) relativo a tale documento. Non mi è stato rilasciato, nemmeno all' atto della stipula notarile (purtroppo non mi ero neanche pensato di richiederlo). La mia domanda è questa: chi mi ha venduto l'immobile sarebbe stato obbligato a rilasciarmi anche questo certificato? Oppure non era obbligato per legge ed eventualmente, se dovesse servirmi, potrei richiederlo io al Comune?
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Dipende dall'epoca di costruzione o al massimo di ristrutturazione dell'immobile. Se si tratta di un appartamento recente o recentemente ristrutturato (PdC o DIA/SCIA posteriore il 2003) avrebbe dovuto possedere il cetificato di abitabilità (oggi SCIA di agibilità). Potrebbe comunque averla per silenzio/assenso; sarebbe quindi opportuno fare delle ricerche in Comune per capire come stanno le cose, facendo un Accesso agli Atti (o incaricando un tecnico per farlo).
 
U

Utente Cancellato 75298

Ospite
Grazie per la sua risposta. Io so che è stata fatta una piccola ristrutturazione nel 1995, lo stesso anno che l'ha acquistato la persona che me l'ha venduto, che è comunque ampiamente documentata, compresa l' asseverazione che certifica l'idoneità e la piena regola della ristrutturazione stessa. Per ciò che riguarda l'anno di costruzione dell'immobile, ovvero del condominio, non lo so, ma penso che risalga agli anni 60.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Dovrebbe quindi verificare se, a seguito dell'ultimo intervento del 1995, è stata richiesta e rilasciata l'autorizzazione all'abitabilità.
Si può comunque presentare anche oggi una SCIA per agibilità, sempre che quanto presente nella realtà combaci con quanto legittimato dai precedenti edilizi.
Rispondendo alla tua domanda, attualmente si deve inserire in atto se è presente o meno l'agibilità, al tempo della tua comprvendita non sò se era obbligatorio, macomunque sempre consigliato.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buonasera al Forum. Avrei una cosa da chiedere, relativa al certificato di abitabilità (o agibilità). Tre anni fa ho acquistato, tramite Agenzia immobiliare, un appartamento di 65 mq situato in un condominio di dodici unità immobiliari, a pochi km. da Mestre (VE). Un bell'appartamentino, arredato, che ho affittato con regolare contratto. A distanza di tempo, però, mi sono accorto che, sia nell'atto di compravendita, sia nella documentazione allegata, non esiste il documento ''Certificato di agibilità'' o abitabilità, e soprattutto nessun riferimento ( protocollo, codice, registrazione....) relativo a tale documento. Non mi è stato rilasciato, nemmeno all' atto della stipula notarile (purtroppo non mi ero neanche pensato di richiederlo). La mia domanda è questa: chi mi ha venduto l'immobile sarebbe stato obbligato a rilasciarmi anche questo certificato? Oppure non era obbligato per legge ed eventualmente, se dovesse servirmi, potrei richiederlo io al Comune?
L'agibilità/abitabilità riguarda l'intero stabile, non le singole unità e prima del 42 non esisteva, mentre per costruzioni iniziate prima del 1/9/67 dovrebbe esserci ma non è indispensabile per fare il rogito. Quindi se il palazzo è stato costruito in queste epoche sei a posto. Se è successivo potrebbe esserci il certificato, ma non ciato nei documenti, chiedi ad un architetto o un geometra, impiegherà pochissimo a risponderti. Infine, nei casi in cui il palazzo costruito dopo il 67 sia sprovvisto del certificato, grazie ad una legge relativamente recente si può ottenere per la singola unità immobiliare, ovviamente se necessario intervenedo sulla stessa con lavori di messa a norma, quindi non disperare...
 
U

Utente Cancellato 75298

Ospite
Comunque mi sembra di capire, dalle vostre gentili risposte, che nel mio caso essere in possesso del certificato di agibilità, inteso come documento ''fisico'', non è un obbligo. Tra l'altro questo documento non servirebbe a me, ma al mio inquilino che è straniero, e vuol richiedere il permesso di soggiorno permanente. A tale scopo deve presentare, insieme a tutta la documentazione, le dichiarazioni di conformità dell'impianto elettrico e dell'impianto idro-termo-sanitario dell'appartamento in cui abita, per le quali basterebbe in sostituzione, il certificato di agibilità, che non ho. Eventualmente vedrò di richiederlo.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Giusto per essere precisi: l'abilità a livello nazionale è obbligatoria dal 1937, localmente anche da prima!
Però dal 1942 al 1967 in territorio rurale non era necessario alcun titolo edilizio quindi spesso non venivano richieste neppure le autorizzazioni di varia natura a fine lavori (abitabilità/usabilità, scarico, passo carrabile, ...).

@Melandro magari limitati alle Di.Ri (Dichiarazione di Rispondenza) o alle asseverazioni sugli impianti (che ti verranno utili anche in futuro) senza andare a depositare una SCIA di Agibilità, non si sa mai che l'immobile abbia qualche difformità rispetto ai precedenti edilizi presenti in Comune.
 

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