Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Un mio cliente ha acquistato molti anni fa una palazzina vuota, con diverse unità immobiliarie. Nell'86 ha presentato il condono mantenendo le parti comuni che erano in essere.Successivamente ha venduto qualche immobile ed ha mantenuto una parte dell'edificio. La fine del corridoio di accesso dall'entrata principale dello stabile, é sempre stato delimitato da una porta che separa un secondo corridoio utile solo al mio cliente per accedere all'unico immobile presente e di sua proprietà.
E' possibile prevedere un allargamento dell'unità abitativa inglobando anche il secondo corridoio?

All' inizio del secondo corridoio si affacciano anche le finestre degli altri condomini:
Eventualmente quanto spazio bisognerebbe rispettare per l'affaccio?

E' sufficiente rivolgersi a un tecnico per modificare la planimetria o bisogna chiedere anche il permesso al Condominio?

Spero di essermi spiegata, grazie. :)
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Ciao Limpida
Occorre sapere questo secondo corridoio che il tuo cliente vuole accorpare all'appartamento in planumetria catastale dove risulta?
Cioe è di già inglobato all'appartamento o è parte del sub dichiarato come bene comune non censibile?
Un'altra cosa molto importante nei rogiti degli altri inquilini c'è mensione e descrizione sulle parti comuni?
Oppure negli stessi rogiti sono citate le particelle censite come bene comune non censibile quali parti comuni?
Vedi di poter acquisire queste informazioni e facci sapere.
La distanza minima prevista dal C.C. tra due finestre contigue cioè poste sullo stesso prospetto è di 75 cm dal punto più vicino della finestra al confine delle proprietà art. 906 c.c.
Ciao salves
 

Procicchiani

Membro Attivo
Amm.re Condominio
se una parte è comune, è comune fino a quando un rogito di vendita non dice il contrario
non è importante l'esistenza da sempre di una porta

salvo il trentino & c dove c'è il catasto tabellare, il ns catasto è solo indicativo della distribuzione delle proprietà, solo i rogiti ci dicono come sono distribuite le proprietà

PS stò affogando nei problemi causati dalla neve !
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Volevo chiarire che il secondo corridoio non risulta accorpato all'appartamento e che all'origine, quando il proprietario ha acquistato la palazzina vuota, risultava parte comune ed é stata mantenuta anche se di fatto, quel passaggio, non sarebbe servito al Condominio ma al solo proprietario del monolocale.
Sui rogiti dei successivi acquirenti, si parla solo di parti comuni senza specificare niente.
Grazie .
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Tramite il proprietario del monolocale fai richiesta dell'elaborato planimetrico e elenco sub, in questo troverai la destinazione dei subalterni con dicitura bene comune non censibile ai sub ........ verifica a chi è attribuito il sub oggetto di tale porzione di corridoio con questa documentazione se il sub è attribuito al solo monolocale allora vedi con il notaio come sistemare la situazione se è attribuito a più sub devi procedere alla cessione di tale porzione eseguendo quanto prevede la normativa sulla vendita di parti comuni.
Ciao salves
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Il rogito di un appartamento della palazzina che all'origine era tutta del mio cliente, dice che nella vendita é compresa anche la comproprietà pro-quota sulle parti comuni dell'edificio a norma di legge e nella descrizione della porzione del fabbricato fa riferimento alla planimetria presentata in variazione al Condono. Nella tale planimetria le parti comuni originarie sono rimaste invariate ed i sub dei corridoi non esistono. Il condono é stato presentato prima delle vendite ed a mio parere era il tecnico che avrebbe dovuto inglobare quella parte comune del secondo corridoio all'unico immobile( monolocale) che usufruiva di tale accesso.
Ora, il proprietario, inconsapevolmente, si ritrova ad aver regalato al Condominio una parte comune che di fatto non é e non era di proprietà del Condominio. Credo che l'unica possibilità rimasta per il proprietario sia quella di ricomprare quella parte comune, se vuole ampliare il suo immobile, sempre se glielo permettono.
Vedete qualche altra possibilità?:domanda:
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
In questo rogito indica il sub che identifica le parti comuni?
Hai provveduto a richiedere elenco sub e elaborato planimetrico con l'ausilio del proprietario?
Ciao salves
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
l'eleaborato planimetrico il catasto non ce l'ha. Ho chiesto l'elenco dei sub e li ho confrontati con gli altri immobili che combaciano con i sub soppressi ma dei corridoi non c'é nessun sub e il rogito non indica nessun sub delle parti comuni ma solo dell'immobile in oggetto. Nel rogito originario della palazzina ( del 1946) si parla di compravendita di casa con bottega di 4 piani e vani 33 con foglio e particella (senza sub) e confini.:)
 

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