seba

Nuovo Iscritto
Salve. Mia sorella sta vendendo un immobile al confinante e ha scoperto che permane nella sua casa una piccola parte, circa 6 mt su 40 totali, non in regola col comune mentre in catasto corrisponde. Per onestà ha messo al corrente di ciò il potenziale aquirente che ha dichiarato di non avere problemi se la banca gli da il mutuo comunque. Ma cosa può succedere se compra? Il fatto di averglielo detto la tutela o questo può dire in seguito di non essere stato informato e pretendere risarcimenti? Insomma cosa puo succedere e come si può ovviare a eventuali rivendicazioni,che so facendo una scritta firmata dal compratore.... Sicuramente voi potete consgliarci in merito. Grazie mille
 

Remo Magnatti

Membro Attivo
Agente Immobiliare
:fico:...per tua garanzia, nella proposta e/o nel preliminare fai sottoscrivere alla parte acquirente la conoscenza della difformità che dovrà essere sanata entro il rogito a tua cura e spese, salvo patto espresso contrario....:)
 

seba

Nuovo Iscritto
ovviamente non si può sanare se non abbattendo la parte che per il comune risulta abusiva, infatti il prezzo di vendita è stato abbassato in ragione di questo problema, ma questa formula-salvo patto espresso contrario- sta a dire che l'aquirente esprime,oltre alla conoscenza del vizio,il non interesse a farla sanare al proprietario? Mi hanno anche detto che può fingere di accettare e poi farsi dare il doppio della caparra versata per risarcimento, e che le scritte private non hanno alcun valore legale. Insomma non sappiamo cosa fare. HELP.
 

Remo Magnatti

Membro Attivo
Agente Immobiliare
:)...io consiglio di stilare un contrato preliminare di compravendita dove l'acquirente accetta l'acquisto di un bene gravato da difformità catastali a condizione che tua sorella (venditore )si impegni a sua cura e spese ad ottenere la sanatoria, elemento indispensabile per poter rogitare.....:stretta_di_mano:
 

seba

Nuovo Iscritto
grazie Remo per il consiglio, ma resta il problema che il geometra ha detto a mia sorella che non si può sanare se non con l'abbattimento e nessuno,neanche l'aquirente vuole perdere quei 6 metri. Magari lo condonassero..... pagheremmo volentieri
 

Remo Magnatti

Membro Attivo
Agente Immobiliare
:)...non essendoci condoni in vista, l'unica soluzione e abbattere il muro ( considerando da come ho capito che il suo abbattimento non pregiudicherebbe la stabilità dell'immobile stesso....)... purtroppo non ci sono altre soluzioni.....:basito:
 

seba

Nuovo Iscritto
E' un po complicato. Grazie cmque,noi speravamo nella possibilità di un accordo privato ma tutelante sia per il venditore che il compratore.
 

cinoxx

Membro Junior
Professionista
...senno non c'è scampo

riprendo queste poche parole per definire come gli organi competenti siano sordi a qualsiasi soluzione di buon senso. Conseguentemente, va sempre a finire che gli abusi si trasmettono da proprietario in proprietario con grande difficoltà di chi opera nel settore e che vorrebbe agire nella massima trasparenza.
Di questi giorni un piccolo problema relativo ad una pompeiana alla quale è stata applicata una copertura fissa, sarebbe vietato, ma è altrettanto vero che è assolutamente improponibile disfare la copertura e da qui il compromesso si fa sostanza.
 

osammot

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Salve. Mia sorella sta vendendo un immobile al confinante e ha scoperto che permane nella sua casa una piccola parte, circa 6 mt su 40 totali, non in regola col comune mentre in catasto corrisponde. Per onestà ha messo al corrente di ciò il potenziale aquirente che ha dichiarato di non avere problemi se la banca gli da il mutuo comunque. Ma cosa può succedere se compra? Il fatto di averglielo detto la tutela o questo può dire in seguito di non essere stato informato e pretendere risarcimenti? Insomma cosa puo succedere e come si può ovviare a eventuali rivendicazioni,che so facendo una scritta firmata dal compratore.... Sicuramente voi potete consgliarci in merito. Grazie mille


Bisognerebbe capire di che anno è la costruzione dell'immobile e se negli anni successivi è stato adottato un nuovo piano regolare che preveda ampliamento di volumetria.
E' pur vero che non ci sono condoni in vista ma, se l'immobile ha possibilità di poter essere ampliato in quanto ha cubatura da sfruttare, si potrebbe sanare al Comune pagando gli oneri in misura doppia o tripla.
Se hai questa sicurezza puoi impegnarti con scrittura privata che preveda la regolarità dell'immobile al momento dell'atto, altrimenti NO!!
Nell'impossibilità di ciò è inutile pensare ad altre soluzioni, l'unica è demolire e ripristinare la situazione di progetto modificando anche la piantina catastale.
 

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