dubbioso85

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Privato Cittadino
Salve,

sono appena iscritto al forum per presentarvi le problematiche che sto riscontrando nella compravendita di un'appartamento.

Premetto che ho fatto una proposta d'acquisto (accettata), non vincolata all'erogazione del mutuo (delibera reddituale ok).

Il perito della banca ha analizzato l'appartamento e la documentazione e ha riscontrato questa discordanza.

Sul rogito di provenienza (acquisto del 1960) le coordinate catastali erano map: 413-A sub:5.
Al catasto attualmente sono map:51 sub:28.
Nella visura catastale storica non risulta nessun cambiamento.

Tra l'altro le coordinate catastali originarie, sembrano ereditate dal terreno su cui il costruttore ha edificato il condominio (map: 413).

L'agente immobiliare dice di essere andato in catasto e non aver scoperto nulla di nuovo. Cioè l'appartamento risulta accatastato da sempre con i nuovi dati map:51 sub:28.
Ha dato la palla al notaio il quale deve trovare il collegamento tra i vecchi dati e i nuovi.

Nel mentre il perito ha bloccato tutto. Il mutuo è congelato ma la provvigione e la caparra sono state consegnate.

Come devo comportarmi? cosa devo fare?

Grazie!!!!!
 

dubbioso85

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Volevo innanzitutto ringraziarti per la risposta. Quello che non capisco è come sia possibile che sul rogito ci siano delle coordinate e sul catasto dall'anno zero altre. Ovviamente l'appartamento è quello, proprietà, planimetria etc etc sono ovviamente corrette. Quello che è strano che il nuovo mappale sia più piccolo del vecchio...
 

Marco Giovannelli

Membro Attivo
Professionista
dai pochi dati che ci fornisci posso dirti che la situazione potrebbe essere cambiata anche per un accertamento d'ufficio. mi è capitato che non risultasse in visura poichè effettuato prima dell'impianto meccanografico (data da cui partono le informazioni riportate in visura). Naturalmente potrebbero essere accadute moltissime cose. Rivolgiti ad un tecnico e fai visionare la cosa.
 

dubbioso85

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Un ulteriore informazione.
Al catasto non sono emerse novità, in quanto sembra che quel mappale fosse relativo ad una precedente numerazione (513), per cui successivamente anni dopo il rogito (1960) è stato tutto rinominato (mappale 41). Presumo che ovviamente tutto il comune sia stato rinumerato, ma essendo precendente alla meccanizzazione non è emerso.

Il notaio si sta apprestando a scrivere una mail al perito dove afferma che l'immobile è quello e che dal punto di vista notarile non ci sarebbere problemi a rogitare. In soldoni per il notaio è tutto ok.

Quindi, al perito andrebbe bene questa risposta?

Grazie fatemi sapere.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Dovrebbe andare bene di sicuro, ma ci sono periti che se la fanno sotto quando non capiscono, per cui... in bocca al lupo e facci sapere !
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Chiedo conferma a Giovanelli : è una ipotesi, ma credo verosimile.

Al primo post il nostro accenna ai dati catastali del rogito (413-A sub. 5), ed al fatto che la particella del terreno su cui insiste era la 413.

A me suona "strana" la A dopo il 413: mi fa pensare che al momento del rogito non si fosse perfezionato il precedente frazionamento della particella 413 che probabilmente era più ampia. Il costruttore avrebbe comperato (o asegnato al condominio) solo una parte del 413: di solito i geom che presentano i frazionamenti , identificano in modo provvisorio le due frazioni del lotto originario, con delle lettere minuscole, ad es. 413a e 413b.
Il condominio è quindi sorto sul lotto 413a: e probabilmente il sub 5 è legato ad una provvisoria assegnazione dei subalterni.

Spesso in molte zone la numerazione del CT è poi stata distinta dal NCEU (l'attuale CF): di lì può essere originata la numerazione nuova della particella, la 51. Oppure è nata proprio a seguito della assegnazione di una definitiva numerazione alla particella 413a.

Il fatto che anche il sub sia variato, mi fa invece pensare che in anni recenti qualcono abbia richiesto un aggiornamento-variante a catasto, e che per questo sia stato fatto un nuovo elaborato planimetrico, con la individuazione completa delle parti comuni censibili e NC, ecc.

Secondo me un professionista con qualche anno di frequentazione degli uffici catastali ne viene certamente a capo, ricostruendo lo storico, credo in tempi anche celeri.
 

Marco Giovannelli

Membro Attivo
Professionista
io se non avessi le idee chiare non perizierei! se dovessero farti problemi (cosa che io farei) incaricherei un collega di redigere una perizia giurata per certificare dettagliatamente cosa è successo e perchè.
saluti
 

Marco Giovannelli

Membro Attivo
Professionista
tutto giusto quello che scrive bastimento, l'unica cosa che non mi torna è la numerazione più piccola della nuova particella ( unica cosa che mi viene in mente è l'eventuale fusione con un'altra particella limitrofa) magari facendo uno storico della situazione la cosa si risolve con poco. ma di solito i periti benevisi non periziano se la cosa non è più che cristallina.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
l'unica cosa che non mi torna è la numerazione più piccola della nuova particella
Vero, solitamente quando si creano nuove numerazioni, i nr crescono.

Per questo ho supposto che la numerazione 51 facesse parte del NCEU e non del CT.
Tra l'altro dalle mie parti adesso è in atto il processo inverso: dopo aver creato una numerazione ad ok per il N. Catasto Ed.Urbano (fabbricati), adesso chiamato C.Fabbricati, si tende a far riallineare le numerazioni tra CT e CF.

Altro giro di giostra.
 

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