Buongiorno a tutti,
leggo con piacere le vostre discussioni e noto che siete molto competenti in materia. Vorrei porVi all'attenzione una situazione un pò complicata: la mia famiglia è proprietaria di un immobile costruito in antecedenza rispetto al 1942. Quest'immobile è sempre stato utilizzato come locale commerciale. Attualmente l'immobile è stato affittato con un contratto di locazione, risalente al 2009 (prima della legge sui contratti del 01 Luglio 2010). Per motivi personali, abbiamo messo in vendita l'immobile e preparando la documentazione necessaria al rogito ci siamo accorti che la destinazione d'uso dell'immobile è c6 (garage). Il problema adesso non è soltanto effettuare la sanatoria per poter vendere l'immobile, ma l'affittuario vuole un risarcimento pecuniario per questa incongruenza. Ma può legalmente avanzare questa pretesa? Alla fine lui, come commerciante, ha avuto tutte le agibilità per poter aprire e gestire la sua attività commerciale. L'incongruenza andrà risolta fra il proprietario, il comune ed il catasto attraverso un cambio di destinazione d'uso. Giusto?
Perdonate la mia ignoranza, ma leggendo in giro non sono riuscita a capire bene come funziona la questione.
Grazie a chiunque avrà la pazienza di rispondere.
leggo con piacere le vostre discussioni e noto che siete molto competenti in materia. Vorrei porVi all'attenzione una situazione un pò complicata: la mia famiglia è proprietaria di un immobile costruito in antecedenza rispetto al 1942. Quest'immobile è sempre stato utilizzato come locale commerciale. Attualmente l'immobile è stato affittato con un contratto di locazione, risalente al 2009 (prima della legge sui contratti del 01 Luglio 2010). Per motivi personali, abbiamo messo in vendita l'immobile e preparando la documentazione necessaria al rogito ci siamo accorti che la destinazione d'uso dell'immobile è c6 (garage). Il problema adesso non è soltanto effettuare la sanatoria per poter vendere l'immobile, ma l'affittuario vuole un risarcimento pecuniario per questa incongruenza. Ma può legalmente avanzare questa pretesa? Alla fine lui, come commerciante, ha avuto tutte le agibilità per poter aprire e gestire la sua attività commerciale. L'incongruenza andrà risolta fra il proprietario, il comune ed il catasto attraverso un cambio di destinazione d'uso. Giusto?
Perdonate la mia ignoranza, ma leggendo in giro non sono riuscita a capire bene come funziona la questione.
Grazie a chiunque avrà la pazienza di rispondere.