lanos1997

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Privato Cittadino
salve, a breve andrò al rogito per l'acquisto di un appartamento ristrutturato nel 2018 che in sede di trattativa, il mediatore mi disse di considerare che in caso di acquisto, avrei potuto beneficiare delle specifiche detrazioni fiscali per via della cessione del credito tra venditore e acquirente. Premesso che sia nell'offerta poi accettata sia al preliminare di vendita non sia stato specificato nulla a riguardo, nel concordare la data del rogito col venditore, ho sollevato la questione alla quale mi ha risposto che è sua intenzione conservare il privilegio della detrazione. Nel leggere quanto stabilito dalla normativa, che parla di passaggio automatico tra venditore ed acquirente, salvo diverso accordo, chiedo come comportarmi specificando che se effettivamente mi dovessero spettare dette detrazioni, vorrei usufruirne anche perchè il prezzo pattuito di vendita non è stato particolarmente allettante. Nel caso affermativo come potrei conoscere ed avere la documentazione fiscale degli interventi effettuati se in disaccordo col venditore in fase di stipula del rogito?
grazie
 

fabio80mil

Membro Attivo
Privato Cittadino
che io sappia le detrazioni, se non espressamente pattuito diversamente, seguono l'immobile. Quindi se al momento della proposta il venditore non ha ESPRESSAMENTE indicato che sarebbero rimaste a suo carico, adesso non può far valere la richiesta e sei tu il beneficiario della detrazione. Ovviamente devi aver da lui tutta la documentazione inerente sia alla ristrutturazione che alle spese sostenute, in modo che in caso di controlli, tu possa far valere le tue ragioni. Avete interessato agenzia, se c'è, oppure notaio della cosa e del problema che state avendo?
 

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
Nel caso presentato, non avendo nulla citato al momento del preliminare, le detrazioni parrebbero di spettanza all'acquirente.

E' però bene precisare che la dichiarazione di mantenere le agevolazioni non è sufficiente che sia scritta a preliminare ma, a detta dell'AdE, dev'essere citata in atto di trasferimento.

Se ne può desumere che detta dichiarazione da farsi a "rogito" (del trattenere per se le detrazioni IRPEF) sia rimessa alla sola volontà del venditore e solo in mancanza di dichiarazione al definitivo, si possa configurare il passaggio automatico delle detrazioni tra le parti.

Va ben precisato inoltre che all'acquirente spettano solo le detrazioni residue, ovvero quelle di cui il venditore ancora non ha usufruito.
Sicchè, se il venditore decidesse di optare per la cessione del credito, ecco che all'acquirente nulla verrebbe.

Reputo pertanto, per il caso presentato, che resti facoltà del venditore non cedere le le detrazioni IRPEF se, al momento del rogito, dichiarerà in atto di volerle tenere per se.
A sostegno di questa tesi ricordo che è possibile citare detta volontà anche successivamente all'atto notarile (se c'è l'accordo delle parti) cito l'AdE: "tramite scrittura privata, autenticata dal notaio o da altro pubblico ufficiale a ciò autorizzato, sottoscritta da entrambe le parti contraenti, nella quale si dia atto che l’accordo in tal senso esisteva sin dalla data del rogito"
 
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