V
Valerio Spallina
Ospite
Dopo una sentenza di divisione giudiziale passata in giudicato, l'atto formale di divisione è affidato in sentenza ad un notaio nominato dalla parte più diligente (io) e confermato pure dagli altri 3 fratelli.
La sentenza attribuisce a me un immobile e dovere dare un conguaglio di 20000 euro al altro erede aggiudicatario per sorteggio di una certa quota B del piano di divisione del CTU. Avvicinandosi, dopo innumerevoli altre liti e discussioni, ho scoperto che uno degli immobili del sorteggio fra gli altri 3 eredi ha la piantina catastale diversa dalla situazione reale : vi sono nell'edificio abusi, quale un portone d'ingresso, che in piantina è una finestra, 2 locali a cucina non elencati in pianta, una soffitta grande quanto tutto il villino, con altezza al centro sui 2 metri ed a 0 metri ai lati longitudinali, non segnata sulla piantina catastale, 2 terrazzi laterali, ove si aprono il portone ed una porta finestra segnati come finestre, non segnati in piantina, una tettoia esterna attrezzata con cucina in muratura non segnati in piantina. Alla morte di mio padre l'edificio benchè finito da decenni, non era catastato. Una delle mie sorelle, ad insaputa degli altri fratelli, fa accatastare l'edificio con "piantina diversa dal reale" al fine di diminuire la consistenza catastale. Il notaio consiglia a noi fratelli di firmare la conformità in atto, così non c'è nullità ed anche lui è salvo.
Io non voglio firmare e chiedo che mia sorella elimini gli abusi da lei fatti e riaccatasti. Gli altri fratelli mi accuano di bloccare la divisione per una cosa che non mi riguarda, in quanto a me è destinato un altro immobile ad a loro non importa firmare il falso ( per di più ben consigliati dall "onesto" notaio super-partes???????? ).
Io non voglio dichiarare il falso. Cosa mi consigliate : ritornare dal magistrato della divisione ? Fare denunzia in Comune e Catatsto ? Grazie
Valerio
La sentenza attribuisce a me un immobile e dovere dare un conguaglio di 20000 euro al altro erede aggiudicatario per sorteggio di una certa quota B del piano di divisione del CTU. Avvicinandosi, dopo innumerevoli altre liti e discussioni, ho scoperto che uno degli immobili del sorteggio fra gli altri 3 eredi ha la piantina catastale diversa dalla situazione reale : vi sono nell'edificio abusi, quale un portone d'ingresso, che in piantina è una finestra, 2 locali a cucina non elencati in pianta, una soffitta grande quanto tutto il villino, con altezza al centro sui 2 metri ed a 0 metri ai lati longitudinali, non segnata sulla piantina catastale, 2 terrazzi laterali, ove si aprono il portone ed una porta finestra segnati come finestre, non segnati in piantina, una tettoia esterna attrezzata con cucina in muratura non segnati in piantina. Alla morte di mio padre l'edificio benchè finito da decenni, non era catastato. Una delle mie sorelle, ad insaputa degli altri fratelli, fa accatastare l'edificio con "piantina diversa dal reale" al fine di diminuire la consistenza catastale. Il notaio consiglia a noi fratelli di firmare la conformità in atto, così non c'è nullità ed anche lui è salvo.
Io non voglio firmare e chiedo che mia sorella elimini gli abusi da lei fatti e riaccatasti. Gli altri fratelli mi accuano di bloccare la divisione per una cosa che non mi riguarda, in quanto a me è destinato un altro immobile ad a loro non importa firmare il falso ( per di più ben consigliati dall "onesto" notaio super-partes???????? ).
Io non voglio dichiarare il falso. Cosa mi consigliate : ritornare dal magistrato della divisione ? Fare denunzia in Comune e Catatsto ? Grazie
Valerio