Lorenzo Longo

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Privato Cittadino
Buongiorno,
ho da poco comprato una casa in un piccolo complesso residenziale. Sono al piano terra ed ho un giardino che corre sui due lati in cui si estende la casa.
Il problema enorme è che il giardino e tutte le finestre (bagno e camere da letto comprese) sono rivolte su una delle strade più trafficate della mia città.
Solo per fare un esempio, la volta in cui ho deciso di togliere le erbacce dal giardino, il giorno dopo, praticamente tutti i colleghi di lavoro sapevano che avevo cambiato casa.
Quindi, per aver un pò di privacy, ho posizionato sul confine una rete ombreggiante.
Tutti i condomini si sono ribellati, dicendo che l'ombreggiante non si sposa col restante complesso. E, nonostante abbia spiegato che la rete è del tutto provvisoria (la terrei un anno: quanto basta per consentire alla siepe di crescere), nella riunione condominiale hanno deliberato la rimozione dell'ombreggiante.
La mia domanda è: il condominio può deliberare sulla rimozione del mio diritto di privacy in favore dell'estetica?
E, se no, a chi mi devo rivolgere per garantirmi questo sacro santo diritto?!?!
Ringrazio chiunque voglia rispondermi
 

Kurt

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Professionista
In primis bisogna considerare che la valorizzazione di un parametro estetico, per valutare la legittimità dell'intervento del condomino, costituisce un appiglio fondamentale per i ricorsi di simile natura. La sentenza della Cassazione n.10048/2013 apre nuove possibilità per contrastare opere non gradite anche quando l'edificio non sia sottoposto a vincolo o classificato come immobile di pregio storico.
Come specifica il testo della decisione, il singolo proprietario che voglia eseguire interventi di sopraelevazione sul terrazzo o lastrico solare o costruire nuove strutture rispetto a quelle già esistenti non deve solo rispettare le norme condominiali, ma è obbligato a tenere conto sia dell'aspetto architettonico sia del decoro architettonico dell'edificio.
Una soluzione, quella adottata dalla Corte, che nel bilanciare gli interessi in gioco fa prevalere il principio estetico difeso dai condomini sul diritto del singolo proprietario a eseguire lavori nel rispetto delle norme di legge. Una posizione che ricalca quanto stabilito per l'installazione dei condizionatori sulle facciate dei palazzi, ammessa a patto che non danneggi il decoro dell'edificio (Cassazione n. 1286/10). Allo stesso modo ogni manufatto che cambi l'originario decoro anche soltanto di singoli elementi o punti del fabbricato è da considerarsi a rischio demolizione.
Per questa ragione i condomini potrebbero crearti dei problemi ma considerando il citato diritto alla privacy, diritto parimenti tutelato, avresti altrettante possibilità di vedere soccombere in giudizio i tuoi oppositori (privacy contro estetica).

Però sposterei il discorso dall'ambito puramente giuridico per analizzare le diverse attività che potrebbero essere generate dalla vicenda:
a) la delibera è semplicemente nulla in quanto regola una tua proprietà privata e in ipotesi di disaccordo non possono fare altro che adire a vie legali; e
b) per iniziare una causa l’amministratore deve ottenere procura di lite, per ottenerla indire un’assemblea, ottenuta la procura andare da un legale. Per affrontare tutto questo gli altri condomini devono iniziare a sborsare dei soldi; e
c) il legale necessita del tempo per verificare la questione e intimarti la rimozione della rete; e
d) prima di citarti dinnanzi al Giudice deve passare per le forche caudine della conciliazione in cui potrebbero essere soccombenti ( i costi di conciliazione sono minimi); e
e) nell’ipotesi in cui ti dessero torto potresti negoziare il tempo di rimozione e, comunque, se tu non rimuovessi il manufatto sarebbero costretti al passaggio dell’atto di citazione nei termini di cui alla procedura civile per la prima udienza, momento che di solito è posticipato ad altra data dal Giudice competente; e
f) è prossimo periodo delle ferie (particolarmente lunghe nell’anno giudiziario) con conseguente ulteriore allungamento dei tempi;
g) la soluzione è solo temporanea e esteticamente sostenibile
in conclusione prima di parlare seriamente della questione è trascorso l’anno di tempo di cui necessiti. Ne consegue che al tuo posto proseguirei senza preoccuparmi.
Tutto ciò detto una domanda: ma comprare delle piante più grandi? Costano poco di più di quelle più giovani ma se conti i costi per mettere la rete e rimuoverla non so dove si pone il target di convenienza economica
 

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