salvo0573

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Buonasera,
ho un dubbio su una questione ereditaria caratterizzata dalla presenza di soli fratelli coeredi.
Non vi è testamento e quindi opera la successione legittima.
In caso di rinuncia o di morte di un fratello dovrebbero succedere i suoi discendenti per rappresentazione. Se anche quest'ultimi rinunciano si ha ulteriore rappresentazione in favore dei loro figli che potrebbero anch'essi rinunciare..
Cerco di capire fino a che può aver luogo la rappresentazione e quando invece può operare l'accrescimento.
Grazie per l'attenzione.
 

salvo0573

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Grazie sempre per gli utili contributi. In realtà la questione ha poi evidenziato ulteriori aspetti. Il fratello coerede è deceduto dopo l'apertura della successione sicchè non si avrebbe rappresentazione ma trasmissione. Quindi il diritto di accettare l'eredità è trasmesso ai figli che avendo rinunciato all'eredità del padre trasmittente rinunciano anche all'eredità dello zio originario de cuius. Ora non credo può aversi ulteriore trasmissione ai figli dei rinunciatari (che ci sono). Quindi il dubbio è se la quota vacante accresca quella degli altri fratelli oppure in modo ovvero per qualche istituto (non mi sembra trovi applicazione la rappresentazione) all'eredità possono concorrere anche i figli dei rinunciatari.
 

plutarco

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Privato Cittadino
Grazie sempre per gli utili contributi. In realtà la questione ha poi evidenziato ulteriori aspetti. Il fratello coerede è deceduto dopo l'apertura della successione sicchè non si avrebbe rappresentazione ma trasmissione. Quindi il diritto di accettare l'eredità è trasmesso ai figli che avendo rinunciato all'eredità del padre trasmittente rinunciano anche all'eredità dello zio originario de cuius. Ora non credo può aversi ulteriore trasmissione ai figli dei rinunciatari (che ci sono). Quindi il dubbio è se la quota vacante accresca quella degli altri fratelli oppure in modo ovvero per qualche istituto (non mi sembra trovi applicazione la rappresentazione) all'eredità possono concorrere anche i figli dei rinunciatari.
Credo che i figli dei rinunciatari possano concorrere.
 

Avv Luigi Polidoro

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Perdonate il ritardo, nelle ultime settimane sono scomparso.
Come detto da @francesca63 , la rappresentazione ha luogo all'infinito (art. 469 cc).
Leggo però che in questo caso si avrà trasmissione del diritto di accettazione (479 cc): in questo caso il diritto di accettare passa agli eredi del chiamato defunto.
Quindi coniuge e figli del fratello (coerede morto) potranno accettare ex art 479 l'eredità del padre (defunto originario).
Qualora coniuge e figli rinuncino alla eredità del coerede morto, perderanno il diritto ad accettare l'eredità del defunto originario.
Eventuali discendenti dei figli potranno però succedere in rappresentazione al coerede morto, nella cui eredità è compreso anche il diritto di accettare l'eredità del defunto originario.
Ritengo quindi che i figli dei rinunciatari concorrano.
 

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