Fridrick

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Privato Cittadino
Buongiorno a tutti

vorrei porvi il seguente quesito

Parte prima

una società (A), NON costrutttrice e che NON ha effettuato lavori di ristrutturazione negli ultimi 5 anni, proprietaria di un immobile costituito da una pluralità di unità censite come a10 (uffici) e locate a diversi condutrori lo vende in blocco alla società B.

La strategia migliore dal punto di vista fiscale dovrebbe essere quella di optare per l'imponibilità IVA e applicare contestualmente il regime dell'inversione contabile così da pagare solo le seguenti imposte: registro (€ 168), ipotecaria (1,5%) e catastale (0,5%).

Mi potreste confermate la correttezza della scelta e le imposte da corrispondere?

Parte seconda

La società B decide di vendere frazionatamente le diverse unità (ad oggi a10) dell'immobile. Alla scadenza di ogni contratto di locazione relativo ad ogni singola unità la società vorrebbe liberare la stessa, cambiarne la destinazione d'uso in abitativo e venderla a privati.
Premettendo che la cosa da un punto di vista edilizio è fattibile, a livello fiscale cosa accade?

Mi sembra di capire che la vendita avvenga in regime di esenzione (si applicano le classiche imposte di registro, ipotecarie e catastali calcolate sulla rendita catastale e differenaziate a seconda che si tratti di prima casa o di seconda casa per il soggetto acquirente).

E' corretto?

Grazie a tutti
 

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