Graf

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Dopo aver osservato, per caso, qui su internet, il tonnellaggio dello YACHT lungo 37 metri di Pier Silvio Berlusconi, pardon solo “gestito” dal figlio del Presidente del Consiglio, ( pare risulti intestato ad un altro armatore…) rampollo della “casata” più ricca e potente della Penisola, soppesato, ad occhio, il volume, il peso, la stazza e il dislocamento del «Force Blue», il megayacht mozzafiato in uso al manager ed ex direttore sportivo della Renault, Flavio Briatore, peraltro poi sequestrato dai Finanzieri del Gruppo Genova, su mandato del PM del capoluogo ligure Walter Cotugno, mi sono venute in mente, per associazione di pensiero, le “raccomandazioni”che Cosimo De’ Medici, capostipite dell’allora famiglia più ricca e potente dell’Italia ( XV secolo) fece a Michelozzo, ( passato, nella storia dell’ arte, come Michelozzo da Forlì ) uno dei più grandi architetti dell’umanesimo, che infatti progettò e costruì il “Palazzo di Famiglia” detto, appunto, “Dei Medici Riccardi”
Cosimo si raccomandò con Michelozzo di costruirli un Palazzo grande e solido, ma scevro di magnificenza e di lusso, massiccio, ma nascosto e riservato, al fine di “evitare la sicura invidia dei concittadini”.
Detto fatto, Michelozzo, attenendosi scrupolosamente alle direttive del proprio prestigioso committente, si mise all’opera e, dopo poco tempo, consegnò alla Famiglia De’ Medici, il Palazzo di famiglia che, ancora oggi, si può ammirare a Firenze, in via Cavour 3.
(Oggi è sede della Provincia.)
E’ un Palazzo sicuramente elegante ed equilibrato, grande e massiccio ma privo di quelle raffinatezze, di quegli ornamenti e decorazioni che “comunicano ad alta voce” una ricchezza esibita.
E soprattutto, il Palazzo è nascosto, quasi eclissato, dentro una stradina oscura ed insignificante di Firenze.
Insomma per i Medici, la ricchezza non andava esibita, ostentata, messa in mostra, per evitare che si trasformasse in un oltraggio al rispetto umano, in uno schiaffo morale, verso chi, invece, non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena.
Per Berlusconi Pier Silvio, per Briatore e per molti altri ricchi o arricchiti, vale la filosofia inversa, rispetto a quella dei Medici: la ricchezza deve essere mostrata in modo sfacciato, in maniera spudorata, spavalda, deve essere insolente, “offendere” ed “insultare” i cittadini italiani, addirittura proprio ora che, dallo stesso Governo Berlusconi, sono messi a “pane ed acqua” con la ( peraltro provvida) manovra di governo.
Una tempistica eccezionale!
I Medici meglio dei Berlusconi?
Altri tempi, altro stile?
 

Sep

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Queste osservazioni molto personali e " politiche " da parte di una persona non certo favorevole al Sig. Berlusconi non penso siano espresse in un giusto contesto immobiliare.
 

Bagudi

Fondatore
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Beh, vorrei vedere in faccia chi pensa che l'ostentazione della ricchezza sia una cosa positiva....:confuso:

Detto ciò, Graf, credo che certa gente sia talmente abituata a vivere nel lusso, che non si accorge nemmeno di quello che ha intorno (cioè noi, poveri mortali...:shock:) e credo anche che la percezione delle difficoltà economiche degli altri sia molto "alterata" dalle abitudini allo sfarzo....

Silvana
 

LORENZO TOMMY

Membro Junior
Agente Immobiliare
Mala tempora currunt.
C'è da dire che questo tipo di ostentazione non è ad eclusivo appannaggio del Silvio, visto il primato dell' apparire sull' essere ormai trasversale (anche a sinistra), ma credo che ci sia di peggio.
Purtroppo: "The class is not the water":risata::risata::risata:
 

Graf

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@ Sep.
Non facevo una considerazione meramente politica.
Cercavo di riflettere sulla "comunicazione" del potere. Quello storico ed "eterno", allo stesso tempo, e come si è articolato nei secoli.
Ai famiglia De' Medici di Firenze non interessava affatto esibire pubblicamente il suo potere personale ma, certamente, lo faceva "pesare" in campo politico e nei rapporti finanziari ( erano i più ricchi banchieri del tempo...) con Re, Papi e grandi commercianti. Il potere e la ricchezza erano al servizio di un disegno politico, di un idea religiosa.
Ai nostri tempi, nell'epoca dell' "immagine" più che del pensiero, il potere e la ricchezza, devono colpire, sedurre, emozionare , in modo diretto e immediato e creare confusione, stordimento, sbigottimento. Una epidermica sensazione di benessere. Il potere non è più un concetto filosofico, ma si è trasformato in una forza viscerale.
Chi è potente oggi, lo deve essere anche nella forma, nella rappresentazione simbolica.
Si calcola il potere solo se lo si recita nel palcoscenico della vita. Solo se lo si riproduce in rifrazioni che riverberano e in sembianze che brillano.
Il potere è diventato fine a se stesso, è misura della vanità. Non è più un mezzo per fini più alti.
E soprattutto, fa tanto chiasso!
Un chiasso assordante.
 

Sep

Membro Attivo
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Ritorno a dire che, sicuramente, non era questo il posto per una discussione di questo genere che diventa " politica " prorprio perchè, guarda caso, su un numero enorme di barche e barchette, l'imbarcazione presa a modello è proprio quella di Berlusconi che, anche se grande, scompare in proporzione ad altre di certi personaggi.
 

LORENZO TOMMY

Membro Junior
Agente Immobiliare
Non sono marxista, ma cito una frase marxista: "tutto è politica".
Detto cio', l'ostentazione del potere attraverso la ricchezza è storia vecchia come l' uomo; perchè si costruiscono Chiese, moschee ed altri luoghi di culto maestosi, imponenti, sfarzosi, quando nel Vangelo si dice che "dove vi è un credente, lì è la mia Chiesa", significando così un approccio alla fede al di la' delle apparenze terrene? Perchè colui o coloro che hanno un ruolo politico, religioso o di qualche presa sulla gente, ostentano grandiosità? Cosa si aspetta un turista che va a Roma a vedere il colosseo....un monumento minimal e sobrio? E allora il detto panem et circenses? Perchè il potere (tutto ed in ogni tempo) ha avuto ed ha questi clichè? E' evidente che questi meccanismi presenti in ogni era aprono numerosi interrogativi. Certo non è corretto prendersela con il solo Berlusconi, quasi fosse il deus ex machina di ogni nefandezza.
Da lui non mi aspetto che rivoluzioni il mondo in senso etico. Lui deve governare e dimostrare agli italiani se è in grado di porre mano a quelle riforme che il paese attende da troppi anni e che nessuno (NESSUNO!) ha mai realizzato.
Il resto è retorica anche perchè chi è senza peccato .........
Certo che un pò di sobrietà in piu'........
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Il potere di una volta e il suo racconto esteriore dava un senso alla vita....rimandava ad altri significati e ad altre realtà...I Templi, Le Chiese....erano al servizio dell'uomo e della società
Ma la era esibizione privata e personale della ricchezza e del conseguente potere, con Yacht, ville a gogò, a quali altri sognificati rimanda, quali significati fondano se non essere la misura della propria vanità?
 

leonard

Membro Senior
Agente Immobiliare
Professionista
@ Sep.
Non facevo una considerazione meramente politica.
Cercavo di riflettere sulla "comunicazione" del potere. Quello storico ed "eterno", allo stesso tempo, e come si è articolato nei secoli.
Ai famiglia De' Medici di Firenze non interessava affatto esibire pubblicamente il suo potere personale ma, certamente, lo faceva "pesare" in campo politico e nei rapporti finanziari ( erano i più ricchi banchieri del tempo...) con Re, Papi e grandi commercianti. Il potere e la ricchezza erano al servizio di un disegno politico, di un idea religiosa.
Ai nostri tempi, nell'epoca dell' "immagine" più che del pensiero, il potere e la ricchezza, devono colpire, sedurre, emozionare , in modo diretto e immediato e creare confusione, stordimento, sbigottimento. Una epidermica sensazione di benessere. Il potere non è più un concetto filosofico, ma si è trasformato in una forza viscerale.
Chi è potente oggi, lo deve essere anche nella forma, nella rappresentazione simbolica.
Si calcola il potere solo se lo si recita nel palcoscenico della vita. Solo se lo si riproduce in rifrazioni che riverberano e in sembianze che brillano.
Il potere è diventato fine a se stesso, è misura della vanità. Non è più un mezzo per fini più alti.
E soprattutto, fa tanto chiasso!
Un chiasso assordante.

.......fini più alti?........... .graf è solo cambiato il modo di dimostrarlo il potere, ai potenti non frega nulla da milleni degli altri....................interessa solo aumentare la loro "potenza" usando ciò che il nuovo permette...................:ok:
.............capisco che il passato è interessante ma non dimentichiamo mai che l'essere umano ha raggiunto livelli di vita che un tempo erano impensabili, pertanto penso che i potenti di un tempo fossero più "schifosi" di quelli attuali..............:sorrisone::sorrisone::sorrisone:
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Tanto per dare un colpo al cerchio, oggi c'è su tutti i giornali che Berlusconi ha comprato un'altra villa in Sardegna...

Per dare, invece, un colpo alla botte, credo che abbia ragione Leonard: il potere è sempre (ed è sempre stato) fine a se stesso, se no, non si capirebbe perchè tanti personaggi famosi (sia attuali che storici), una volta "saliti" sul carro del potere, hanno "dimenticato" tutte le promesse fatte al "popolo" per essere eletti e si sono occupati solo di ampliare a dismisura la propria potenza a livello personale...

Silvana
 

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