Pil

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Chiedo un vostro punto di vista rispetto ad una situazione che, seppur "abbastanza" frequente, presente di volta in volta dettagi che influiscono sul "nesso di causalità" legato all'operato di tutti i mediatori intervenuti e cioè:
(Agenzia 1) Ho ritirato incarico di vendita in esclusiva su un immobile, una volta scaduto il precedente incarico in esclusiva con altra agenzia (Agenzia 2).
Su richiesta da parte di un collega (altra agenzia immobiliare, quindi Agenzia 3) acconsento a far effettuare una visita all'immobile con loro cliente.
Durante la visita all'immobile, il cliente ci riferisce di aver già visionato l’appartamento con la prima agenzia e di aver sottoscritto formale proposta d’acquisto, NON accettata dalla proprietà.
In occasione della visita effettuata si dice comunque concretamente interessato, per cui consiglio di formulare una nuova proposta d'acquisto offrendo un'importo superiore a quello della prima offerta non accettata (fatta con la prima agenzia).
Attualmente tutto "congelato" in attesa che il cliente decida se procedere, ma ha mostrato perplessità per l'aspetto provvigionale (se la prima agenzia tentasse, una volta concluso l'acquisto e pagata la mediazione alla agenzia n°. 3, reclamasse anch'essa il pagamento della provvgione ?)
L’ agenzia precedente può pretendere qualcosa e da chi?
Il mio punto di vista è che non vi sia nesso di causalità e che quindi nulla sia dovuto, Cosa ne pensate ?
 

Massimo Brancaleoni

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Che bel guazzabuglio............ber non dire altro.
La regola è che se la conclusione dell'affare è concluso da una pluralità di mediatori, ciascuno ha diritto ad una quota sulla provvigione, lo dice un art. del C.C.............
Certo occorre dimostrare il nesso di causalità, megli che troviate tutti un accordo a condizioni che siate tutti iscritti e non vi siano in mezzo abusivi che reclamino una quota del compenso.
Saluti Max.
 

Pil

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Già, ma per l'agenzia 1 il nesso di causaltà qual è :domanda:
Nel condividere l'idea della condivisione per motivi che vanno al di là delle regole scritte, il dubbio permane: la proposta ritirata dall'agenzia 1 non è stata accettata e quindi ora si tratta di una nuova trattativa che sarà seguita da altro soggetto in un arco temporale diverso..... :occhi_al_cielo:
 

giorgino

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Ha ragione Massimo secondo me...

Sul piano legale francamente non so rispondere anche se il parere espresso da Massimo è il più vicino a un'ipotesi di "senno giuridico".

Sul piano logico e deontologico, la prima agenzia si è giocata la sua carta e ha perso il diritto alla mediazione, mentre le seconde due hanno diritto a dividersi la mediazione salvo restando l'iscrizione al ruolo.

In caso di giudizio il risultato sarebbe assolutamente aleatorio mi sa...

g
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Perché l'agenzia 1 non ha fatto sottoscrivere al venditore una contro proposta?
Quanto tempo è passato?
Quanta è la differenza di prezzo?

Questo per capire se si configura un affare diverso da quello proposto oppure è lo stesso affare; nel primo caso secondo me niente ha da pretendere l'agenzia 1 mentre nel secondo caso almeno una parte della provvigione potrebbe spettare.
Per tranquillizzare il tuo cliente puoi firmare una liberatoria in cui ti impegni a gestire l'eventuale (probabilissimo) contenzioso con il collega sollevandolo da qualsiasi obbligo.
 

Zampirollo Marco

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
La provvigione , secondo codice civile andrebbe divisa tra i mediatori che hanno concorso alla conclusione dell'affare . Questo è quello che dice il codice civile. Naturalmente c'è da considerare il fatto che il primo agente avrà diritto ad una quata minore poichè è vero che ha concorso, ma non è stato determinante.
Inoltre, a me è capitata una cosa analoga , io ho sollevato il cliente da eventuali richieste, ed ho concluso la trattativa poi ho interpellato il collega ed ha concluso la trattativa sul riconoscimento provvigionale.

Ciao. Fox72
 

Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
Argomento gia sviluppato piu volte.
A me è successo piu volte in questi anni e mi sono informato dall'avvocato.
1) il cliente deve stare tranquillo può decidere di comprare l'immobie con chi vuole, la provvigione da pagare è una sola e la paga alla agenzia che conclude l'affare.
2) L'agenzia 1 è quella che puo rivendicare parte della provvigionem ma l'onere della prova spetta a lei.
Puo rivendicare parte della provvigione per concorso in mediazione e deve dimostrare che il cliente ha acquistato quell'immobile perchè anche il suo intervento è stato determinate ai fini della conclusione dell'affare.
3) L'agenzia 1 ha accompagnato il cliente, avra seguito tutta la prassi per arrivare alla proposta d'acquisto ( conteggi spese, e non da meno ovvio la stesura della proposta.
4) Questa è la teoria a livello giuridico, ma come dicono i colleghi poi subentrato i fattori tempo prezzo differente ecc ecc.
5) Resta il fatto che il cliente può comprare con l'agenzia che vuole, se voleva e gli era simpatico tornava dalla prima e la seconda agenzia si doveva preoccupare dell'onere della prova e aveva dalla sua solo la visita.
UN saluto Roby.
 

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