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Dopo 40 anni, vengono cedute piccole superfici verdi del P.E.E.P.
La pezza giustificativa adottata dal comune è " dalle planimetria catastale risultano allargamenti delle sedi stradali, e come tali possono essere sdemanializzate e cedute ".
Conoscendo tutti i passaggi, sin dall'origine, posso affermare con certezza, che la planimetria depositata all'epoca all'ufficio territoriale UTE ( così si chiamava all'epoca, ora Agenzia del Territorio ) era quella del progetto di massima ( forse quella presentata per il Decreto d'esproprio per l'acquisizione delle superfici fondiarie necessarie per l'intervento ).
Ora il mio dubbio è il seguente, non è tenuta l'Amministrazione comunale nel depositare l'atto, in questo caso il progetto esecutivo dell'intervento?
Vi ringrazio anticipatamente per una vostra cortese, precisa risposta in merito.
 

approfonditore

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Privato Cittadino
Si è un intervento iniziato nel 1976, ultimato nel 1985, intervento eseguito nel rispetto della legge 865/1971 e successiva 457/1978 ( legge Bucalossi ), anche la cessine delle superfici fondiaria, è stata fatta nel rispetto delle sopra citate leggi, anche il procedimento del progetto dovrebbe essere coerente con quanto è stato realizzato, opere di urbanizzazione e immobiliare, così non ci risulta dalla verifica fatta.
 

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