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Ricordate Carlina Acaulis, quella ragazza italiana, pugliese per la precisione, dalla bellezza straripante, alta 180 cm. misure 95 - 65 - 90, bionda, con capelli dorati come spighe di grano a giugno, peso 68 Kg, occhi di un profondo verde smeraldo, anni 24, gambe lunghissime e affusolatissime, volto con un’approssimata rassomiglianza a quello di Claudia Schiffer, di grande intelligenza e di notevole spirito comico, nonostante l’aspetto da Barbie, diplomata geometra e appena laureata in Architettura, che aveva deciso di aprire uno studio di mediazione immobiliare, dopo essere riuscita a prendersi il patentino camerale al primo tentativo?
La ricordate? Sì?
(Beh, difficile che passasse inosservata, sinceramente, benché come professionista della mediazione è solo alle prime armi.)
Ebbene, Carlina Acaulis si sposa!
Questa è la bella notizia: Carlina convola a giuste nozze! Una notizia che rallegra e mette di buon’umore, il giovane e il vecchio, il pratico e il sentimentale, il colto e l’inclita. L’arch. Carlina Acaulis diventerà la moglie di un affermato cardiologo di ottima famiglia che abita ed esercita nell’ Ospedale pubblico di un’ incantevole cittadina medievale e rinascimentale dell’ Umbria del nord.
I due si era conosciuti, per caso e in modo piuttosto romanzato, in una spiaggia dorata e isolata del Cilento e il sole, il mare cristallino, le carezze morbide del libeccio e, soprattutto, la complicità della Luna avevano fatto il resto: colpo di fumine e matrimonio fissato dopo sei mesi!
Ciascuno di voi mi dirà: ma a me che me ne cala?
Se fosse stata, la mia, di moglie, pure pure, magari sarei stato l’uomo più felice del mondo, ma a questo punto….al massimo posso augurarle tanta felicità e figli maschi!
E no, vi assicuro!
Quello che sta per accadere a Carlina Acaulis riguarda tutti voi che fate il difficile lavoro dell’agente immobiliare, é di pertinenza di chi mangia un pane sudato facendo il mediatore di case e riesce, a malapena, arrangiandosi e adattandosi alle più disparate situazioni, a sbarcare il lunario a fine anno.
A Carlina sta per capitare un fatto che lei non aveva assolutamente previsto, un avvenimento che è al di là della sua stessa immaginazione, una di quelle circostanza che la vita, a volte, svela all’improvviso senza nessun preavviso.
L’ Architetto Carlina Acaulis sta per ritrovarsi al centro di quello che possiamo definire un “giallo dell’anima”.
La vicenda nasce da un’azione di poco interesse, da una di quelle decisioni che le donne prendono frequentemente a motivo della loro femminilità:andare dal parrucchiere di fiducia.
Ma questa volta non si tratta di una messa in piega qualsiasi ma di un trattamento capillifero che precede di pochissimo la propria cerimonia nuziale! Una manipolazione delicata, unica, da fare con i guanti di velluto!
E poi Carlina Acaulis si trova in terra straniera, in Umbria, e, in quella pur splendida città dai diversificati fattori artistici, tra i quali la struttura architettonica di spiccato carattere rinascimentale, lei non aveva nessun parrucchiere di fiducia!
Però era intervenuta in aiuto la futura suocera che le aveva consigliato il miglior negozio di parrucchiere della città: “Lallo Gemiti, Coiffeur”.
Lallo Gemiti era un parrucchiere quasi anziano, ormai all’apice del successo professionale che aveva iniziato, figlio di un bracciante agricolo, da semplice e modesto ragazzo-spazzola che si guadagnava la scarsa mercede recandosi a fare le barbe e le “teste” ai carcerati e ai malati gravi dell’ospedale ma in seguito, col passare degli anni, per l’innata astuzia, per una certa connaturata ingegnosità ed intraprendenza e, soprattutto, per alcune importanti entrature di indubbi pezzi grossi della città ( frequentare carceri e ospedali significa fare delle belle conoscenze…) era riuscito ad aprire un negozio di parrucchiere di grande eleganza e di qualità, con ricchi arredi, insieme funzionali ed eleganti, per offrire ai clienti il miglior servizio e la miglior esperienza possibile.
Quello di Lallo Gemiti era una di quelle tante, belle ed esemplari storie italiane di successo imprenditoriale che hanno fatto della Penisola una delle prime sei Paesi più industrializzati del mondo.

Appena Carlina Acaulis entrò nell’ampio locale di Lallo Gemiti si recò alla desktop reception, rivelò le sue generalità e i suoi desiderata ( un taglio e una messa in piega “leggera” per capelli mossi e lunghi) all’efficiente segretaria che era in attesa, e poi, dopo pochi minuti, passò sotto le cure della lavatesta, una giovane ragazzotta alle prime armi, da un bel profilo etrusco, che le preparò, con una frizionata allo shampoo e al phon, alla vera e propria messa in piega.
Svolazzando e quasi camminando sulle punte apparve dal nulla Lallo Gemiti in persona a compiere la delicata operazione della messa in piega; Dopo aver distribuito la schiuma Lallo pettina i capelli delicatamente, partendo dalle punte e risalendo fino alla radice: in questo modo elimina gli eventuali nodi senza rischiare di spezzare il capello. Poi invita Carlina a mettersi a testa in giù e dà una asciugata con il phon, per toglire l'umidità residua, partendo dalla nuca….
Sicuro, gentile, professionale, Lallo Gemiti, un uomo, alto, ossuto e piuttosto brutto, mentre svolge tutte le dovute operazioni che conosce, ormai a menadito, scruta con i suoi occhi acquosi e bovini la nuova venuta, la “straniera” di cui conosce, a malapena, il nome e il fatto che sta per sposarsi con il dott. Ascanio Pallonetti un noto cardiologo della città e rampollo di una delle famiglie più antiche della città.
Una bellissima ragazza questa Carlina, un vero colpo d’occhio, indubbiamente una delle donne più perfette, stilnoviste e “divine” che aveva visto in vita sua, se non la più bella in assoluto….Lalllo Gemiti cominciava a pensare a mille...Aveva la testa che gli girava.
E ne erano passate di donne, quante! sotto i suoi ferri e sotto il suo phon in questi 35 anni di attività….Donne di tutti i tipi, gli stili, le classi sociali, femmine belle e brutte e di tutte le età…Ma questa era, allo stesso tempo, carnale e spirituale insieme, raffinata ma con delle guance succose come pesche e rosse come mele…Aveva un corpo bellissimo ma, dentro di esso, si intuiva il respiro di un’ anima dallo una straordinaria energia vitale.
A Lallo era venuta un’idea….una tentazione quasi.
Carlina teneva gli occhi chiusi, si era completamente rilassata, aveva disteso i nervi, si sentiva al sicuro sotto le mani esperte di Lallo Gemiti….
Il parrucchiere stava per concludere l'operazione, tenendo l’ultima ciocca, ancora calda per l'ultima passata di asciugacapelli, e la stava arrotolando attorno alla spazzola per almeno mezzo minuto, in modo che i capelli si raffreddassero in quella posizione e "prendessero la piega".
Chissà come reagirà questa mia bellissima cliente se glielo dico, se gliel’ accenno, se glielo prospetto…
Io non conosco lei, lei non conosce me, magari le farà piacere, probabilmente sarà di suo interesse se la gliela propongo. Dopotutto non è ancora sposata, magari sono ancora in tempo …Chissà se il futuro marito ha già provveduto….
Sono passati circa 50 secondi e Lallo srotola la spazzola, quindi riarrotola la ciocca intorno al suo dito e la ferma alla base della nuca con una pinza.
Lallo sente addosso alla sua faccia il caldo umido, africano, del respiro di Carlina…
Adesso glielo dico adesso…Adesso o mai più.
“ Scusi signorina! Mi sente?”
Carlina apre di scatto gli occhi e stava per annuire, quando Lallo Gemiti, con il phon acceso ancora a mezz’aria, con tutto il miele con cui poteva insaporire la sua voce, domanda quasi soffiando
” Gentile Signorina, le serve una casa da acquistare?”.

FINE PRIMA PARTE.
 

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