gcaval

Membro Attivo
Professionista
Buongiorno a tutti,
un amico mi ha chiesto numi riguardo alla seguente questione, di cui avrei un'idea, ma vorrei avere anche il conforto di persone più esperte in materia o di chi c'è già passato.

E' stato compravenduto un immobile con relativo garage. Già in fase di prima visita, nel far vedere (l'appartamento ed) il garage, era stato segnalato all'acquirente dell'umidità in corrispondenza del battiscopa del garage, tant'è che gli era stato esplicitamente mostrato che quest'ultimo si era staccato dal muro. Il proprietario aveva anche detto che non avrebbe fatto nulla, lo avrebbe venduto nello stato di fatto in cui si trovava. Il prezzo complessivo dell'immobile, poi, ha tenuto conto di questo e di tutte le altre situazioni di vetustà (trattasi di palazzina di 30 anni), senza però specificare nel dettaglio questi difetti per iscritto.

A distanza di un paio di mesi dal rogito, l'acquirente fa eseguire un controllo da parte di un suo artigiano che, verificato che non ci fossero tubazioni rotte, appura che trattasi di umidità di risalita in quanto la guaina eseguita a suo tempo (quindi oltre 30 anni fa) non era stata fatta a regola d'arte. Stesso problema c'è anche nel box attiguo, solo che il proprietario non se n'era mai accorto, forse perché c'erano mobili davanti alla parete.

L'entità della riparazione non è comunque ingente, ma trovo sia comunque utile capire se si ravvisano, secondo voi, gli estremi per richiesta danni al proprietario, e se sì, con quali motivazioni.

La mia idea è che non ci siano vizi occulti, perché il difetto è stato esplicitamente mostrato.
Senza mancare di rispetto verso nessuno, possibilmente sarei grato se non ci fossero solo opinioni di buon senso, ma risposte motivate e argomentate. Ringrazio anticipatamente.
 

studiopci

Membro Storico
La mia idea è che non ci siano vizi occulti, perché il difetto è stato esplicitamente mostrato.
Difatti ... credo che il tuo amico non possa fare niente in quanto il problema non gli è stato nascosto ma..anzi evidenziato, per cui credo che appellarsi ad un vizio sia sostanzialmente inutile e dannoso per la sua tasca. Fabrizio
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
. Il proprietario aveva anche detto che non avrebbe fatto nulla, lo avrebbe venduto nello stato di fatto in cui si trovava. Il prezzo complessivo dell'immobile, poi, ha tenuto conto di questo e di tutte le altre situazioni di vetustà (trattasi di palazzina di 30 anni),


Credo che la risposta sia qui.
Del resto, quando tu firmi che compri un immobile "nello stato di fatto e di diritto in cui si trova".... sai cosa stai facendo e lo accetti.

Mi sembra che stiamo proprio esagerando con le rivendicazioni post-rogito...
 

tharapyo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Il proprietario è stato corretto, evidenziando al momento della visita l'umidità e specificando che si vendeva l'immobile nello stato di fatto; se poi di questo problema è stato tenuto conto nella determinazione del prezzo di vendita...che cosa si può contestare? Nulla. Se avesse voluto fare il furbo, il proprietario avrebbe potuto mettere magari dei mobili davanti alla parete per mascherare i segni dell'umidità e poi affermare di non saperne nulla, e bisognava poi fare una causa per dimostrare che sapeva di questo vizio...e con i tempi delle cause civili...campa cavallo...
 

STUDIOMINUCCI

Membro Assiduo
Amm.re Condominio
In sintonia con tutti gli intervenuti, aggiungerei anche questo : cosa mai può avere di "occulto" l'umidità di risalita? :maligno:
Salvo che non venga fraudolentemente occultata dietro rivestimenti murali...non solo si vede, ma persino "si sente"!!!! :^^:

Comunque sono di quelle malignità dei terzi che ci insegnano tanto: viene accordato uno sconto per la somma delle magagne cordialmente riscontrate? Ebbene : tanto vale scriverlo, così è sicuro che non emergeranno - dopo - le furbate in mala fade.
 

Brisko

Membro Attivo
Agente Immobiliare
... Il proprietario aveva anche detto che non avrebbe fatto nulla, lo avrebbe venduto nello stato di fatto in cui si trovava. Il prezzo complessivo dell'immobile, poi, ha tenuto conto di questo e di tutte le altre situazioni di vetustà (trattasi di palazzina di 30 anni), senza però specificare nel dettaglio questi difetti per iscritto...

probabilmente se fossero stati assistiti da un bravo agente le due righe in proposta, nel contratto preliminare e nell'atto sarebbero state scritte... per evitare proprio spiacevoli situazioni come questa ;)
 

irma

Membro Attivo
Privato Cittadino
A mio parere è irrilevante la clausola : il bene è venduto nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, perchè è insita nel contrattto di compravendita la garanzia contro eventuali vizi...ma in questo caso è stato segnalato...sarebbe meglio ci fosse un testimone.
Per immobili datati si addice di più un'altra clausola che di solito si trova negli atti: "visto e piaciuto" ...se è presente in atto vale la pena farlo notare all'acquirente.
 

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