Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Sto conducendo una trattativa per la locazione di un immobile commerciale. Il proprietario mi informa che il commercialista lo ha consigliato di fare due contratti di locazione:
un contratto di locazione per l'immobile
un contratto di locazione per l'arredamento
Quali possono essere le motivazioni che giustificano questa procedura?
Io farei un unico contratto di locazione.
Saluti
 

Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
E' capitato anche a me di affittare un negozio con degli arredi, e come francesca, non vedo la necessità di fare due contratti di locazione distinti. Certo è che nel contratto in allegato inserirò l'inventario gli arredi presenti ed andrò a registrare anche quello. Il tutto deriva dal fatto che esercitando un'attività commerciale, se le cose dovessero andare male per il conduttore, nessuno potrà pignorare quegli arredi, essendo l'inventario, parte integrale del contratto di locazione ed avendo data certa (la registrazione). Il tutto a tutela dela proprietà
 

Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
Lo trovo assurdo la prassi giusta è qeulla indicata da Alessandro distinta mobili e si allega al contratto.
Pensare ad altro mi fa solo venire in mente delle furbate :shock:
Roby.
 

paolo ferraris

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Si...non trovo necessario fare due contratti...anche perchè il secondo per gli arredi, potrebbe non avere le stesse scadenze (non essendo un immobile non rientra nella normativa) contrattuali...cmq non mi preoccuperei più di tanto...probabilmente cè un fattore FISCALE che ci sfugge...ma per l'inquilino non dovrebbero esserci particolari controindicazioni...almeno io non ne vedo...costi che si scaricano cmq...e lìimportante è "strappare" un buon AFFITTO!....
 

Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
E' l' aspetto FIscale dai, come direbbe un noto politico "DICIAMOCELO" e "DICETEVELO" è cosi senza falsi giri di parole. :D :D :D
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Nel frattempo ho parlato con il commercialista (quello nuovo perchè era stato il commercialista vecchio a dargli questo consiglio) del cliente. Inizialmente mi ha detto che la motivazione poteva essere che agendo così non si ricadeva nell'affitto di azienda (Locatore società immobiliare, conduttore un artigiano pizzaiolo). Gli ho esposto tutte le mie motivazioni e alla fine le accettate condividendo la mia proposta:
* contratto di locazione per immobile arredato
* verbale di consegna immobile e chiavi con allegati:
documentazione fotografica ed elenco dei mobili e attrezzatura
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Riscrivo il messaggio precedente per completarlo, non cosa sia successo, si sono chiuse finestre ....

Nel frattempo ho parlato con il commercialista (quello nuovo perchè era stato il commercialista vecchio a dargli questo consiglio) del cliente. Inizialmente mi ha detto che la motivazione poteva essere che agendo così non si ricadeva nell'affitto di azienda (Locatore società immobiliare, conduttore un artigiano pizzaiolo). Gli ho esposto tutte le mie motivazioni e alla fine le accettate condividendo la mia proposta:

* contratto di locazione per immobile arredato;

* verbale di consegna immobile e chiavi con allegati:
documentazione fotografica
elenco di mobili e attrezzature
accordo su manutenzione ordinaria dei mobili (a carico conduttore) e
straordinaria (locatore);
che è in pratica il mio modo normale di operare.

Ora mi viene spontanea questa riflessione: se, nel corso della locazione, un'attrezzatura (ad es, un frigorifero) diventa fuori norma per quel tipo di attività la sostituzione, essendo manutenzione straordinaria, è a carico del proprietario.
A questo punto mi ricompare il dubbio sollevato dal commercialista: che differenze ci sono con una affitto di azienda (che non ho mai fatto)?
Grazie
 

Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
Stiamo parlando quindi di una pizzeria o di una pizza d'asporto giusto? Il locatore, proprietario dei muri e delle attrezzature è una società immobiliare che ha per oggetto (presumo) la locazione e compravendita di beni propri. Non vedo come possa raffigurarsi l'affitto d'azienda.
Questo avviene quando ad esempio un ristoratore affitta il proprio ristorante ad un terzo Gli affitta sia il locale, i muri, le attrezzature e la e il conduttore opera con la licenza del locatore. Quello è affitto d'azienda.

Nel tuo caso mi sembra che il proprietario dei muri affitti i locali con le attrezzature e pertanto, a mio modo di vedere, rientra in un normale contratto di locazione.

Per quanto riguarda l'eventuale "fuori norma successiva" dele atttrezzature, io scriverei nel corpo del contratto che le attrezzature( e presumo anche gli impianti) sono, ala data odierna, a norma con le vigenti disposizioni. Se nel corso dela locazione, dovessero intervenire nuove normative in materia che rendessero inutilizzabili in tutto o in parte, le attrezzature presenti, oggetto del presente contratto, si conviene che ... Paga il locatore, paga il conduttore o si fa a metà per uno. Secondo me è un'oportunità che può essere oggetto di contrattazione.
 

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