aluvi

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ciao a tutti,
sono interessato all'acquisto di un immobile all'asta. L'esecuzione è stata promossa da una banca che vantava un'ipoteca volontaria datata aprile 2004. in seguito sull'immobile è stato ttrascritta un decreto di sequestro conservativo ad opera di creditori dell'esecutato datata aprile 2006 e in seguito ipoteca giudiziale di 15000 euro da parte di un privato verso l'esecutato datata luglio 2006. Infine l'atto di pignoramento è datato ottobre 2006.
Ho chiesto in cancelleria se al decreto di trasferimento il giudice ordinerà di togliere tutte le pregiudiziali e loro mi hanno detto che la legge afferma che vanno tolte tutte.... stessa cosa un legale da me interpellato.. Leggendo qua e la ho trovato un articolo che dice con il decreto di trasferimento deve essere ordinata anche la cancellazione delle trascrizioni di pignoramento e delle iscrizioni ipotecarie successive alla trascrizione del pignoramento in base al quale è stata effettuata la vendita.

La mia domanda è questa: e per le iscrizioni precedenti? Siccome l'esecuzione è stata promssa dalla banca che vanta la prima ipoteca in ordine cronologico mi sta bene che sia cancellata. ma ciò che mi fa un po paura sono il decreto conservativo e l'ipoteca giudiziale che è stata inoltrata da chi"non ha promosso" l'esecuzione...

forse un notaio ne capisce qualcosa di più ... ??
grazie a chi mi risponderà
ciao
 

alf

Nuovo Iscritto
Un immobile acquistato all'asta giudiziaria viene trasferito privo di ogni gravame o trascrizione pregiudizievole!
 

realessandro

Nuovo Iscritto
L'acquisto dell'immobile da parte dell'aggiudicatario non proviene dal debitore espropriato ma dall'autorità Giudiziaria ;in sostanza il trasferimento coattivo si perfeziona con un provvedimento giudiziale ossia con il decreto di trasferimento ex 586 cpc. ultimo comma- che fra l'altro dispone della cancellazione delle trascrizioni, dei pignoramenti e delle iscrizioni ipotecarie, con la sola eccezione di quelle obbligazioni a carico dell’aggiudicatario ex. art 508 cpc.2.
Pare opportuno comunque una ricostruzione delle provenienze per una verifca ; infatti problema potrebbe derivare da errori involontari . Il caso capitato ad un avvocato di Milano (autore del testo sottocitato) che voleva comperare una unità immobiliare da destinare a studio è sintomatico.
L' unità immobiliare era in fatto in comunione legale dei coniugi che l’avevano destinato a loro abitazione. Il solo marito nel corso della sua attività risultò insolvente causando l' attivazione della procedura espropriativa.
Erroneamente era stato trascritto il pignoramento sull’intera quota di proprietà dell’appartamento anziché su quella corretta del 50%. L’errore venne ripetuto in sede di perizia e di provvedimento di vendita all’incanto. La moglie non eccepi' nulla (forse strumentalmente al fine di dilazionare i tempi di restituzione) così si giunse all’asta, all’aggiudicazione ed all’emissione del decreto di trasferimento, che evidentemente potrebbe venire impugnato.

La materia è complessa e non essendo avvocato Le consiglio di approfondirla
"I beni subastati e la tutela dei diritti dei soggetti in buona fede
IL conflitto tra aggiudicatari -Maurizio Sala © Milano marzo 2007"
 

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