Simon_80

Membro Junior
Privato Cittadino
L'attuale (ed ultimo) testamento pubblico di una mia parente vedova e senza figli, regolarmente redatto e protocollato nel 2011 da un notaio ormai defunto, prevede che:
La medesima, volendo disporre del suo patrimonio mediante pubblico testamento per il tempo in cui avrà cessato di vivere, mi dichiara alla presenza dei suddetti testimoni ed in modo a tutti intellegibile la sua volontà che, a mia cura, viene ridotta per iscritto come segue:
"Revoco ed annullo ogni mio precedente testamento [...]. Nomino ed istituisco eredi universali di tutti i miei beni quali risulteranno di mia proprietà al momento dell'apertura della mia successione (immobili, mobili, denaro, titoli, crediti ed altro) i miei germani x**** e y**** indivisamente ed in pari quota fra loro e, in caso di loro premorienza, i rispettivi eredi per rappresentazione.
Precisandosi che mio fratello x**** ha ad oggi un solo figlio di nome k**** e mia sorella y**** ha ad oggi una solo figlia di nome z**** coniugata [...] e residente in [...]."
Aggiungo i seguenti dati:
- la mia parente, mesi fa, ha deciso che vuole lasciare a me, ovvero il figlio del fratello, la sua attuale casa, che è la sua unica abitazione ed è di sua proprietà al 100%;
- nel 2002, sempre presso lo stesso notaio, ha fatto redigere una procura generale a favore dei miei genitori;
- attualmente ha 90 anni e sta in discreta salute però, adesso che la frequento di più, noto che la lucidità non è sempre al top, diciamo che va molto a giornate.

Delineato questo contesto, ciò che vi chiedo è se posso portarla adesso io stesso da un notaio (ormai quello dei 2 documenti menzionati è defunto) e far modificare il testamento specificando che lascia a me casa sua, per il resto si può mantenere tutto così com'è stato redatto.

La mia preoccupazione principale è che la porti dal notaio in una giornata "storta" e questi chiedi perizia psichiatrica per valutare la capacità d'intendere e volere, da allegare al nuovo testamento, soprattutto ipotizzando un'eventuale circonvenzione da parte mia perchè sarei il beneficiario della modifica.
Mi chiedo, a tal proposito e sempre considerando il contesto, se e quanto valore possa avere un testamento olografo con la modifica indicata, ovvero: quando sarà defunta riuscirà l'olografo di oggi a "prevalere" su quello pubblico del 2011?

Altra preoccupazione è inerente la procura generale perchè, anche basandomi su quanto avete risposto in un altro thread però inerente un'eventuale atto notarile di vendita della casa, credo che senza l'avallo e la firma dei procuratori, ovvero i miei genitori, non sarà possibile modificare il testamento da parte della sola parente, sempre che io faccia presente l'esistenza di questa procura; ho detto bene?
Un'altra preoccupazione connessa alla procura è che un domani, ammesso che io riesca a farle modificare da sola il testamento, i miei possano annullarlo usando tale strumento legale, che la mia parente sia ancora in vita o sia già defunta; è possibile?

Per adesso non aggiungo altro in merito ai rapporti familiari, che sono piuttosto tesi, ed all'intreccio di interessi attorno la casa, comunque se avete domande risponderò.
 

matusalemme

Membro Attivo
Privato Cittadino
alcune info:

dove si trova la zia attualmente? a casa sua oppure in una casa di riposo? è autonoma?
non mi è chiaro quanti immobili ha la zia: uno solo ,quello in cui abita, oppure più di uno?
hai visto la procura? è veramente illimitata?
chi sono i procuratori generali? (i suoi fratelli oppure - come scrivi - i tuoi genitori)? è a firma congiunta oppure disgiunta?

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credo che qualsiasi notaio - prima di ricevere un testamento da persona che non conosce e di età avanzata - chiederebbe almeno un certificato di buona salute o similare da parte del suo medico condotto (senza arrivare alla perizia psichiatrica)

informati presso qualche studio notarile della zona e vedi quel che ti rispondono
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la vecchia procura generale non può impedire - oggi - alla zia di far un nuovo testamento oppure di apportare una modifica al precedente

certo è che con la procura generale i procuratori potrebbero aver necessità -domani- ( per affrontare le spese di cura, vitto e alloggio della zia) di vendere la casa che la zia vorrebbe destinarti e ,quindi, non riceveresti nulla

l'eventuale esercizio della rappresentanza non è senza responsabilità e va esercitata con cautela, specie in presenza di rapporti tesi
 

Simon_80

Membro Junior
Privato Cittadino
Abita a casa sua, che è l'unica che possiede e che vuole dare a me. Non è autossuficiente ed è assistita da una badante part-time ma la situazione si è aggravata e dobbiamo valutare di prendere una 2^ badante (non vuole mollare quella "storica") o di metterla in rsa e chiudere la casa per abbattere le spese di mantenimento di quest'ultima, preservandola come eredità.

Ho digitalizzato la procura in formato immagine. Sono 9 pagine e, francamente, non le ho lette tutte. Credo sia a firma "disgiunta" perchè a pag.2, dopo i dati degli interessati, c'è scritto:
All'uopo conferisce ai nominati procuratori ogni più ampio potere e facoltà affinchè abbiano a compiere congiuntamente ed anche separatamente tra loro qualsiasi atto di amministrazione ordinaria, straordinaria e di disposizione relativamente a tutti i beni mobili, immobili, [...]; acquistare, alienare [...] e permutare beni mobili, immobili [...]; costituire e modificare diritti di usufrutto, d'uso e d'abitazione [...]
Quindi credo tu abbia ragione quando dici che, benchè il testamento possa venire modificato, possono vendere la casa quando è ancora in vita senza chiedere permesso a lei.

Cosa vuol dire questo passo a pag.3 sull'eredità? Intendo chiedere se è pertinente e può essere importante per il mio caso.
accettare puramente e semplicemente e col beneficio di inventario qualunque eredità legittima o testamentaria ed in genere qualunque disposizione di ultima volontà, anche sotto condizione; confermare, ratificare od eseguire volontariamente disposizioni di ultima volontà; rinunziare ad eredità o legati; rappresentare la parte costituente nella procedura della eredità beneficiata, nella formazione dello stato di graduazione; [...] agire in petizione di eredità; dare esecuzione ad oneri e modi testamentari; procedere all'accertamento ed alla divisione, consensuale o giudiziale, delle comunioni e delle eredità, chiederne la rescissione

Ammesso dunque che i miei non vendano la casa quando è ancora in vita la parente, come suggerite di muovermi dopo aver fatto presenti questi ultimi dati? Parto comunque dal notaio di zona chiedendo informazioni circa la modifica del testamento di un'anziana, ovvero se vuole perizia? Conviene che faccio presente al notaio l'esistenza di tale procura generale?
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
che, in questi casi, sarebbe assai bene non far incaz... non indisporre la signora.
poco ci vuole affinchè cambi idea e decida di eleggere come erede una terza parte.
questo almeno fintanto che è capace di intendere e di volere.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
la mia parente, mesi fa, ha deciso che vuole lasciare a me,
Se ora non è sempre lucida, può essere che non lo fosse nemmeno mesi fa; tenderei ad escludere che tu possa accompagnare la tua parente perché cambi il testamento a tuo favore.
Se vuole davvero farlo, deve essere una scelta spontanea e ragionata, ma ora mi pare tardi, viste le condizioni di salute che hai riportato scrivendo "adesso che la frequento di più, noto che la lucidità non è sempre al top, diciamo che va molto a giornate".
Sicuramente il notaio verificherà la sua capacità di intendere e volere, chiedendo anche una perizia medica, se, come sembra, lo riterrà necessario, anche solo per l'età.
se e quanto valore possa avere un testamento olografo con la modifica indicata, ovvero: quando sarà defunta riuscirà l'olografo di oggi a "prevalere" su quello pubblico del 2011?
Un testamento olografo può revocare o modificare un testamento notarile; ma, nella situazione da te descritta, è probabile che gli eredi designati nel testamento pubblico impugnino il testamento olografo successivo, proprio per la supposta incapacità della parente anziana.
Cosa vuol dire questo passo a pag.3 sull'eredità?
Significa che i tuoi genitori possono accettare o rifiutare eredità per conto della parente, e gestire qualsiasi situazione in cui lei dovesse essere coinvolta come erede, comprese eventuali cause per salvaguardare i suoi diritti ereditari .
Nulla ha a che vedere con il testamento della parente.
 

Simon_80

Membro Junior
Privato Cittadino
La parente è il ritratto della tranquillità ed ha preso in piena consapevolezza la decisione di volermi dare la casa, anzi le ho spiegato le conseguenze della modifica del testamento così: "guarda che se dai a me la casa, mia cugina non avrà nulla; io non sono interessato a venderla ma ad abitarci mentre lei vorrà venderla per prendersi la sua metà tramite tua sorella. mi spiace dirtelo in questi termini ma ad uno di noi due nipoti finirà male e se modifichiamo così il testamento sarà mia cugina ad avere la peggio perchè non avrà nulla. è chiaro?" -"sì" -"ti sta bene che tua nipote non avrà nulla?" -"lei è già sistemata con la sua famiglia, tu invece sei solo ed hai bisogno della casa".
Ripeto che ha solo delle giornatacce in cui è molto "distratta" ma tale confusione è d'origine ansiosa, patologia diagnosticata più volte da neurologo.

Un testamento olografo può revocare o modificare un testamento notarile; ma, nella situazione da te descritta, è probabile che gli eredi designati nel testamento pubblico impugnino il testamento olografo successivo, proprio per la supposta incapacità della parente anziana.
Potrei farle fare una visita psichiatrica da medico asl per avere una perizia "oggettiva", non di parte, poi farle scrivere l'olografo specificando che allega tale perizia a dimostrazione della (piena/sufficiente?) sua capacità d'intendere e volere, ammesso che la relazione del medico darà parere favorevole sulla lucidità nel prendere decisioni come firmare atti e roba del genere. Così facendo, ovvero olografo+perizia, l'olografo sarà inoppugnabile prevalendo sul vecchio testamento pubblico?
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
anzi le ho spiegato le conseguenze della modifica del testamento così: "guarda che se dai a me la casa, mia cugina non avrà nulla; io non sono interessato a venderla ma ad abitarci mentre lei vorrà venderla per prendersi la sua metà tramite tua sorella.
Non gliele hai spiegate molto bene. Al post #1 , hai scritto che nel testamento nomina eredi suo fratello (tuo padre) e sua sorella (tua zia).
Quindi tu e tua cugina non c'entrate proprio nulla, con le attuali disposizioni, a meno che tuo padre o tua zia muoiano prima della parente.
Inoltre le tue domande sembrano tendenziose.
Ripeto che ha solo delle giornatacce in cui è molto "distratta" ma tale confusione è d'origine ansiosa, patologia diagnosticata più volte da neurologo.
Non sembra quindi nelle condizioni per poter cambiare testamento; ma solo un medico specialista potrà attestare questa situazione.
A me pare comunque un azzardo.
Così facendo, ovvero olografo+perizia, l'olografo sarà inoppugnabile prevalendo sul vecchio testamento pubblico?
Mah...padre e zia potrebbero sempre voler impugnare il testamento; la cosa andrebbe per le lunghe...

Se proprio vuole lasciare la casa a te, potrebbe donarti la nuda proprietà; se trovi un notaio che accetti di stipulare un atto del genere, probabilmente sarebbe più semplice, e meno soggetto ad impugnazioni.
Ma pare comunque una situazione border line, per età ma soprattutto per condizioni mentali.
 

Simon_80

Membro Junior
Privato Cittadino
Ho riportato solo la "spiegazione" sintetica finale che ho fatto all'anziana ma non le spiegazioni pregresse che le avevo dato e che hanno portato a quella perchè dovrei qui far presenti i rapporti di forza, le tensioni e gli interessi in cui la vicenda si deve contestualizzare. Cerco di essere schematico:
- gli attuali eredi sono mio padre e l'altra zia;
- a mio padre interessa monetizzare, cioè vendere un domani la casa, inoltre è necessario per lui mantenere rapporti ottimali con mia madre e successivamente anche con la sorella (l'altra zia);
- a mia madre, 80enne la cui mente ormai comincia a vacillare, interessa papparsi la casa: purtroppo è stata sempre convinta d'avere grandi doti nell'immobiliare ma, sistematicamente, i suoi investimenti si sono rivelati fallimentari... ed ovviamente ha sempre chiesto (ed ottenuto!) un contributo economico a mio padre per i suoi investimenti e guai se si rifiutava;
- l'altra zia sta all'estero, ormai è nonna, ed è "assoggettata" alla figlia, cioè mia cugina, che vuole vendere e monetizzare.

Se il testamento resta così, all'indomani della morte della parente, a mio parere accadrà la seguente: l'altra zia, su pressione di mia cugina, si metterà d'accordo con mio padre per fargli vendere la casa ed avere la sua metà, oppure si metterà d'accordo con mia madre per venderle la sua metà, così la zia/cugina prendono i soldi ed ai miei andrà rispettivamente il 50%+50% della proprietà. Ma anche questa ultima ipotesi è da evitare perchè mia madre la rivenderà per altre sue "elucubrazioni speculatorie sul mercato immobiliare locale"... mai vista una persona così scarsa in un settore ed al contempo così convinta d'essere una cima. Vi dico solo che è da 20 anni che cerca di vendere una sua catapecchia ma non riesce, indovinate perchè!

Sulla base di quanto appena spiegato e già fatto presente alla mia parente, avevo schematizzato dicendo: "o finisce bene a me oppure a mia cugina", almeno questa è la mia personale sintesi di tutto. Dite che sono stato tendenzioso? A me sembra d'averle spiegato per bene tutti i dettagli della situazione e lei sembrava aver seguito tutto.
 

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