dottoressabarbara

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Buongiorno, vi scrivo perchè mi trovo ad affrontare una situazione difficile.
Mio zio paterno (unilaterale) viveva da solo in un appartamento, il suo corpo è stato rinvenuto dalla domestica che in seguito ha chiamato i carabinieri i quali dopo i rilievi di rito hanno provveduto a spostare la salma, hanno chiuso la porta e consegnato le chiavi dell'appartamento alla polizia municipale.
L'appartamento era in locazione. L'anagrafe ha svolto una ricerca superficiale, non avendo trovato eredi ha chiuso la faccenda. Come ho anticipato io, mio fratello e mio cugino siamo eredi unilaterali, da parte di nonna paterna, mio padre era fratello del defunto. cognomi diversi, fratelli deceduti, tutti viviamo in altre città. Il quesito che vi pongo è questo: sono stata avvisata da un amico di mio zio del suo trapasso, evitandovi la mia reazione emotiva, e non avendo alcuna informazione ho chiamato i carabinieri per conoscere la situazione. Sono corsa nel luogo del decesso, dista più di 400 km dal luogo della mia abitazione e mi sono trovata a combattere con la burocrazia. non ho potuto prendere possesso delle chiavi, non sono neanche potuta entrare nell'appartamento condotto da mio zio per cercare eventuali disposizioni circa la sua sepoltura. La polizia municipale trattiene le chiavi ed è intenzionata a consegnarle alla proprietà dell'immobile (istituto). Ovviamente ho prodotto tutta la documentazione attenstante la mia qualifica di erede legittimo! E' corretto questo comportamento? come faccio a svuotare l'appartamento dei beni appartenuti a mio zio se non mi fanno accedere all'apparatamento? come faccio a chiudere le utenze? scusate lo sfogo ma sono appena rientrata dopo essere "scontrata" con muri per tutto questo periodo.
grazie Barbara
 

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