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Mutui, Bankitalia: coprono solo 57,8% immobile

26/02/2013

Il mutuo copre solo il 57,8% dell'immobile.

Gli agenti immobiliari - secondo una indagine realizzata dalla Banca d'Italia - segnalano che la quota di acquirenti che sceglie di contrarre un mutuo per l'acquisto dell'abitazione si è ridotta ulteriormente sia su base congiunturale (di circa 3 punti e mezzo, a 56,2 da 59,6%) sia su base annuale (di 7 punti e mezzo).

Diminuisce per il secondo trimestre consecutivo il rapporto tra l'ammontare del prestito sottoscritto e il valore dell'immobile (a 57,8 da 60,6 nella segnalazione di ottobre), raggiungendo il valore minimo riscontrato dall'avvio dell'indagine nel primo trimestre del 2009.

Le aspettative a breve termine si confermano orientate al pessimismo.

Si è acuito il saldo negativo tra le attese circa le condizioni del mercato di riferimento (-42,8 da -41,6 del precedente sondaggio), riflettendo l'aumento delle risposte negative e di quelle di stazionarietà.

L'aumento dei nuovi incarichi si accompagna alle attese di un nuovo calo dei prezzi da parte del 72,2% delle agenzie, mentre la quota di coloro che prefigurano un aumento si mantiene trascurabile.

Le indicazioni di un ribasso dei prezzi nel breve termine sono più diffuse nel sud e nelle isole e, in generale, nelle aree urbane.

Torna a peggiorare il saldo percentuale sulle attese circa gli andamenti del mercato nazionale, raggiungendo i -57,4 punti percentuali dopo il parziale recupero del periodo luglio-settembre.

Il deterioramento del saldo è interamente attribuibile all'aumento della quota di agenti che esprimono valutazioni sfavorevoli, mentre rimane stabile, su livelli molto bassi, quella di chi riporta indicazioni favorevoli.

Il pessimismo sulle tendenze a breve del mercato nazionale è più accentuato nel nord est.

Sull'orizzonte di medio periodo (due anni) le attese tornano a segnalare un modesto ottimismo, per la prima volta dal terzo trimestre del 2010: per il complesso del paese aumenta sensibilmente la quota di operatori che si attende condizioni più favorevoli (a 37,8 da 27,5 nella segnalazione precedente), contro una diminuzione della percentuale di quelli che riportano giudizi negativi (a 31,0 da 38,9).

Il saldo torna quindi positivo per la prima volta dall'estate del 2010.

L'ottimismo appare più diffuso al sud e nelle isole, mentre nel nord est il saldo rimane negativo.

Fra gli agenti operanti nel settore, più della metà ha indicato un calo congiunturale dei canoni di affitto nell'ultimo trimestre del 2012 (58,1 per cento), contro una percentuale di appena sopra il 2% che ne ha riportato un aumento.

Per il 78,8% prevalgono nel breve periodo indicazioni di stabilità dei canoni.

Posted by Monitorimmobiliare
 

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