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Mutuo a tasso fisso o variabile? Il fattore tempo fa la differenza!
Nel primo trimestre del 2009 le domande di prestiti a interesse variabile hanno registrato un incremento del 44,8% contro il 17,2% del secondo trimestre dell'anno prima.

E' l'effetto della crisi finanziaria che ha spinto la bce a tagliare il costo del denaro portandolo all'1%, al minimo storico da quando l'istituto ha iniziato a gestire la politica monetaria. Stando alle cifre di mutuionline ora il miglior variabile oscilla tra il 2,2 e il 2,3%, mentre il fisso è al 5,3%. un divario che, a prima vista, non lascerebbe spazio a grossi dubbi circa la scelta del mutuo ma che invece richiede una attenta riflessione per non incorrere in brutte sorprese future.

Per gli esperti, infatti, l'attuale situazione di emergenza non durerà in eterno e l'inflazione potrebbe riprendere a galoppare proprio per via delle massicce iniezioni di liquidità immesse dalle banche nel sistema finanziario, provocando un rialzo dei tassi almeno al livello attuale dei fissi.

L'instabilità dell'attuale fase economica invita alla cautela quanti si accingono a sottoscrivere un mutuo: se per un mutuo decennale il tasso variabile può essere un rischio calcolato, per quelli a 20 o 30 anni il fisso può rappresentare la miglior difesa contro le turbolenze dei mercati

Fonte Idealista.it
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
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Agente Immobiliare
La sottovalutazione delle possibilità di crescita nel tempo di un tasso variabile inizialmente conveniente è stata la causa scatenante della mancanza di liquidità italiana! :rabbia:
Tutte le coppie di lavoratori dipendenti che si sono fatti abbindolare dagli allettanti scenari che negli ultimi anni descrivevano gli impiegati di banca per spingere il tasso variabile, hanno poi avuto un brusco ritorno alla realtà vedendo la rata del mutuo che cresceva vertiginosamente a fronte degli stipendi che rimanevano gli stessi! :disappunto:
.. speriamo almeno che facciano tesoro dell'esperienza! :fico:

;)
 

Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
Gli italiani fanno sempre il contrario di quello che bisogna fare ma poi sono bravissimi a lamentarsi dando la colpa alle banche al governo e alle agenzie immobiliari, all'amministratore e a chi più ne ha più ne metta.
Quando i tassi erano bassi tutti a correre a fare i mutui, drogando il mercato, poi, magari "ben" consigliati, andavano a fare un variabile, invogliati magari dallo spread più favorevole, poi i tassi sono saliti, e le famiglie erano indebitate oltremodo, tutti a lamentarsi con le banche carogne, poi i tassi sono scesi, e nessuno si lamenta più. ma se i tassi sono bassi cosa faranno in 20/25 anni staranno sempre bassi o possono salire ? Stessa situazione adesso, ma dal'1% è più facile che salgano o che scendano? Oggi bisognerebbe comprare indebitandosi al tasso fisso, anche il 4, 4,5% ,poi tra due anni, quando avremo l'inflazione a due cifre ne riparliamo su chi ha guadagnato e su chi ha perso
 

Pasqualita

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
...Più passa il tempo e più mi convinco che l'umanità sia stata colpita dalla "febbre demente" che porta a non saper utilizzare una parte del cervello.Le cause ? tante veramente tante,e iniziano già dall'infanzia,quando vai all'asilo e mammina per non farti sentire inferiore agli amichetti ti compra lo zainetto di XYX,poi alle elementari e così via; c'è stato un tempo invece che quando iniziavi le elementari ti davano un bel salvadanaio dove riporre il soldino, se oggi regali un salvadanaio al bimbo lo guarda e ti chiede cos'è. In compenso conosce bene la carta di papà per comprare tante cose belle !! logico che quando è un pochino più grande continui a volere questo e quello. :disappunto:
 

Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
Pur concordando con quanto affermi, se la durata è bassa a volte può convenire un variabile, poi dipende molto dallo spread applicato, ma se i tassi fossero già alti, parlo di 8 /10% con proiezioni al ribasso, non ci penserei due volte variabile, è quando i tassi sono bassi, come adesso che bisogna fare il fisso. Per le durate lunghe fisso, senza dubbio
 

CalaTarida

Nuovo Iscritto
riprendo questa discussione perché ho trovato una notizia che può interessare: il variabile attira perché i tassi di interesse sono ai loro minimi storici, tuttavia si tratta di una scelta rischiosa. Insomma, chi lo preferisce al fisso deve comunque mettere in conto che i tassi prima o poi torneranno a risalire, e la rata mensile aumenterà di conseguenza!

Tuttavia, il mercato offre delle alternative che permettono di sfruttare ugualmente i vantaggi dei tassi bassi, ma limitando i rischi legati al variabile. In sintesi:
http://www.idealista.it/pagina/boletin. ... a=20098010
 

bigbart33

Membro Attivo
Privato Cittadino
Salve a tutti
ho stipulato un mutuo a tasso variabile, euribor 1 mese più spread 1,25
a 20 anni, senza obbligo di apertura c/c e spendendo solo 360 euro di assicurazione immobile.
Le alternative erano, fisso, al tasso complessivo del 4,80 con 1853,00 euro di spese iniziali compresa assicurazione.
A conti fatti in 20 anni, con il variabile spendo 26.000,00 euro circa tutto compreso, con il tasso fisso 66.000,00 euro tutto compreso.
Le proporzioni mi sono sembrate pazzesche all'inizio, ma è la realtà.
Quindi, leggendo i vostri post precedenti, ho fatto proprio una cappellata????????(come al solito arrivo sempre dopo).
 

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